Rapporto Censis
Favorita la sanità privata. Aumentato il lavoro povero con bassi salari

Agli inizi dello scorso dicembre è stato pubblicato il 58° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2024, il cui capitolo intitolato “Il sistema di welfare” si concentra su importanti temi sociali che riguardano il nostro Paese.
Per ciò che riguarda la sanità, dal rapporto emerge che dal 2013 al 2023 la spesa sanitaria privata pro capite è cresciuta in termini reali del 23,0%, invece quella pubblica dell’11,3%. Tra il 2015 e il 2022, inoltre, le retribuzioni dei medici nel Servizio sanitario nazionale hanno subito un taglio in termini reali del 6,1%.
È evidente che il mancato finanziamento della sanità pubblica costringe coloro che se lo possono permettere nella direzione della sanità privata ed esclude, di fatto, una parte delle masse popolari dall'accesso alle cure.
Il Censis attesta, sulla base di un sondaggio, che negli ultimi 24 mesi il 44,5% degli italiani ha sperimentato, direttamente o indirettamente tramite i propri familiari, gravi disservizi nella sanità pubblica, quali il sovraffollamento nelle corsie di ospedale o in altri servizi sanitari e la lunghezza intollerabile delle liste di attesa per le visite, fatto quest'ultimo che spinge ormai il il 34,9% degli italiani a rivolgersi alla sanità a pagamento, cioè in intramoenia o nel privato puro, e a pagare per intero visite e terapie.
Il 36,9% degli italiani, emerge dal rapporto, ha dovuto tagliare altre spese per finanziare le proprie esigenze sanitarie, una percentuale che sale al 50,4% tra le persone con redditi bassi: tutto ciò ha spinto il 63,4% degli italiani a provare sfiducia nel Servizio sanitario, perché teme di non poter contare su soluzioni sanitarie appropriate.
Il Censis si è concentrato anche sul tema del lavoro povero e su quello dei bassi salari, tutti fattori che stanno aggravando la situazione socioeconomica delle masse popolari. Il 9,8% degli italiani maggiorenni, certifica l'istituto di ricerca, vive in famiglie in cui il reddito, a causa di lavoro povero o di bassi salari, non è sufficiente a coprire le spese mensili, mentre l’8,4% degli italiani si trova in una condizione di povertà alimentare, il 9,5% in povertà energetica e 2,7 milioni di maggiorenni in condizione di povertà oculistica. Tale situazione costringe il 7% degli italiani a rivolgersi regolarmente a membri della rete familiare e a stretti amici per ricevere aiuti economici.
Il quadro socioeconomico tracciato dal Censis, insomma, è drammatico per le masse popolari che vivono in Italia, che scivolano sempre di più verso la povertà alla quale si accompagna una graduale perdita di welfare che le generazioni precedenti avevano conquistato con decenni di lotte politiche e sociali: per questo è importante che le masse popolari prendano coscienza dei problemi e lottino contro il governo neofascista Meloni e per i propri diritti, come quelli al giusto salario e alle prestazioni sanitarie pubbliche.


15 gennaio 2025