Come responsabile del lavoro giovanile ho aiutato il PMLI a rendere forti i ruggiti della Pantera
di Simone Malesci
Fin dai primi ruggiti e dai primi potenti graffi della Pantera (Palermo, dicembre 1989) il PMLI fu al fianco e dentro a quel grandioso movimento studentesco universitario, successivamente affiancato da quello delle Tigri nelle scuole medie superiori.
In quanto Responsabile della Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI, quella ovviamente fu la priorità, l’argomento principe del mio impegno politico e giornalistico, a getto continuo. Ero e sono ancora oggi operaio, ma ovviamente mi buttai a capofitto in questa esperienza di lotta studentesca affascinante, istruttiva e formativa, nonostante non avessi mai messo piede in un ateneo e avessi una conoscenza relativa del mondo universitario. Occorre sottolineare con evidenza che il tutto venne reso possibile dal costante e insostituibile lavoro di indirizzo politico e tattico del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI, col quale il confronto era pressoché quotidiano e sempre produttivo, denso di consigli e indicazioni generali e pratiche.
Erano giorni convulsi, pieni di notizie, di attività, di iniziative, ci sarebbero volute 36 ore invece di 24 per gestire tutto al meglio e offrire ai più alti livelli il contributo del PMLI alla mobilitazione contro la privatizzazione mascherata dell’università e della scuola stessa.
Il Partito non mancò nessuno degli appuntamenti principali della lotta studentesca, sostenendola e indirizzandola con documenti e interventi di varia natura, centrali e locali, si fece in quattro a tal fine.
Nei giorni tra la fine 1989 e il capodanno 1990 assieme ad altri compagni, tra cui la compagna operaia militante di base fiorentina Cinzia Giaccherini, ci recammo nelle facoltà universitarie di Palermo occupate a intervistare per Il Bolscevico
i protagonisti che avevano fatto scoccare la scintilla della rivolta antiRuberti. I viaggi in treno in seconda classe di andata e ritorno furono faticosi ma fummo ripagati dal successo dei resoconti e dall’interessante materiale raccolto per il Partito e per il nostro giornale come testimoniato anche dagli ampi servizi apparsi sul numero 1/90 de Il Bolscevico
. Non ci facemmo mancare una coraggiosa e militante diffusione dell’Organo del PMLI presso il popolare mercato della Vucciria.
Un evento particolare, subito dopo la prima Assemblea nazionale degli studenti che si svolse a fine gennaio a Palermo, su di essa fa fede quanto scrive il compagno Erne Guidi nel suo intervento sul tema, fu certamente la grande manifestazione nazionale del 3 febbraio a Roma. Scesero in piazza in primis le Pantere universitarie ma anche tante Tigri delle scuole superiori, infatti, il corteo venne promosso dagli studenti medi napoletani. Invasero la capitale per una dimostrazione di forza vigorosa e tanto più significativa anche in considerazione del boicottaggio de facto
attuato dall’allora morente PCI revisionista e della sua organizzazione giovanile, FGCI. Gli studenti contavano sostanzialmente sulle proprie forze e non mollavano la piazza. Erano almeno 150mila i manifestanti a Roma e sfilarono compatti, determinati e combattivi da piazza Repubblica a piazza del Popolo. Un successone, alla faccia anche delle manovre ostili del governo piduista Andreotti-Craxi e dei media allineati ai partiti dell’esecutivo e alla classe dominante borghese in generale.
Il PMLI partecipò alla manifestazione con una folta Squadra di propaganda diretta dal sottoscritto e, come capo aggiunto, dalla compagna Monica Martenghi, Responsabile della Commissione donne centrale. Ne facevano parte anche alcuni simpatizzanti del Partito nonché dirigenti e militanti come i compagni Erne Guidi, Andrea Cammilli, Caterina Scartoni, Franco Panzarella, Antonella Casalini, Giancarlo Canfailla, Claudia Del Decennale, Franco Dreoni, Cinzia Giaccherini, nonché la prematuramente scomparsa compagna fucecchiese Lucia Guida. Facemmo un lavoro eccezionale nella distribuzione di migliaia e migliaia di volantini riportanti il Documento della Commissione giovani centrale del 9 gennaio “Gli studenti devono essere i padroni della scuola e dell’università” nonché nella vendita dello speciale de “Il Bolscevico”, il n. 4/90, splendido, ricchissimo, curatissimo nelle 24 pagine (uno sforzo rilevante sia finanziariamente che organizzativamente, all’epoca le pagine settimanali erano “solo” 12, tutte dedicate alla battaglia sviluppata dagli studenti a partire da dicembre e fino all’ultimo minuto antecedente la chiusura del giornale. Facemmo una vendita record de Il Bolscevico
, la maggiore nelle manifestazioni di massa. Il prezzo di copertina era di 600 lire.
Appena il tempo di rientrare a Firenze e noi compagni della Squadra di propaganda venimmo immediatamente ricevuti con tutti gli onori nella Sede centrale (quella storica di via dell’Orto, nel quartiere popolare di San Frediano) dall’Ufficio politico del PMLI con alla testa il Segretario generale Scuderi che ringraziò i compagni militanti e simpatizzanti e tutte le Organizzazioni del Partito in Italia per l’importante missione compiuta a Roma e per essersi “slanciati come un solo uomo e con grande entusiasmo nel lavoro studentesco”. Inoltre, tracciò un importante bilancio dell’esperienza in corso con utili e puntuali indicazioni sul suo proseguimento secondo la linea e gli obiettivi del PMLI.
Con i suoi pochi e poveri mezzi ma con la feroce determinazione marxista-leninista di chi sa di stare dalla parte del giusto, del socialismo, del proletariato, delle masse popolari e giovanili, il nostro Partito e il suo Organo continuarono il sostegno e l’amplificazione massima della lotta degli studenti. Basta scorrere la collezione de Il Bolscevico
di quei magnifici mesi di fuoco.
Per la seconda Assemblea nazionale studentesca, programmata proprio a Firenze a partire dal 26 febbraio e protrattasi addirittura fino al 9 marzo per i suoi risultati definitivi, il PMLI fece un grande sforzo, oltre alla partecipazione col compagno studente Erne Guidi e di simpatizzanti e amici del Partito.
1) La diffusione a tappeto nel giorno dell’apertura dei lavori presso il palazzetto dello sport dell’Iti “Da Vinci” del fulminante Documento dell’Ufficio politico del PMLI “Benvenute Pantere a Firenze” (vedere il testo pubblicato a parte). Un volantinaggio a cui parteciparono tra gli altri i compagni Giovanni Scuderi, Monica Martenghi, la compianta Nerina “Lucia” Paoletti, una dei primi quattro Pionieri del PMLI, Simone Malesci, Emanuele Sala, Andrea Cammilli, Claudia Del Decennale, Patrizia Pierattini, un’altra dei primi quattro Pionieri, Antonella Casalini, Franco Dreoni, Cinzia Giaccherini. Due compagni seguirono i lavori come giornalisti de Il Bolscevico,
mentre il sottoscritto ebbe la meglio nello scontro quasi fisico con un attempato ed esperto scribacchino del foglio fascistoide Il Giornale
per ottenere dei comunicati stampa emessi dall’Assemblea e che circolavano in copie ridottissime, massimo tre. A tal proposito va ricordato che all’epoca non c’erano Internet e i social media. Per fare un esempio, quando avevamo da telefonare al Centro del Partito, dovevamo cercare una cabina telefonica, sperare fosse libera e mettere i gettoni, altro che smartphone e strumenti tecnologici vari oggi di dominio comune e che da questo punto di vista hanno semplificato e migliorato le comunicazioni.
2) Domenica 4 marzo l’Assemblea nazionale organizzò in piazza SS. Annunziata un dibattito aperto alle forze politiche e sociali. Il PMLI, unico Partito ufficialmente presente, nonostante l’ostracismo dei destri e degli “ultrasinistri” (che non si peritarono a fischiare e provochicchiare non appena sentirono nominare il nostro Partito dai microfoni) pronunciò uno stimolante intervento, mio tramite, dal titolo: “Pantere, non lasciatevi ingabbiare, l’Università vi appartiene”, che ricevette applausi dalla parte sincera e sana della piazza in cui si contavano circa mille partecipanti. Anche il compagno Erne Guidi intervenne, a nome degli studenti di Scienze politiche di Firenze.
Il 17 marzo si svolse a Napoli una manifestazione nazionale di 100mila Pantere e Tigri, sotto la pioggia, ultimo grande appuntamento di piazza del movimento che per 4 interi mesi aveva messo a soqquadro in pratica ogni scuola e ogni università del nostro Paese. Il PMLI partecipò alla manifestazione con il sottoscritto più i compagni Erne Guidi, Angela Rossi, Andrea Cammilli, Lucia Guida e Cinzia Giaccherini, oltre ai compagni della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del Partito. Venne effettuato un largo volantinaggio dell’Appello dell’UP del PMLI
“Ragazze e ragazzi siate gli alfieri della lotta per il socialismo” e la vendita di un elevato numero di copie de Il Bolscevico
n. 11/90.
Preme evidenziare che le trasferte di quel periodo in ogni angolo d’Italia vennero quasi tutte autofinanziate dai compagni che vi partecipavano, tradizione che resiste nonostante la nostra perdurante povertà economica, dimostrando anche in ciò il profondo e commovente attaccamento alla causa e al Partito.
D’altronde, grazie al PMLI che ci educa da sempre a crescere da marxisti-leninisti coscienti, convinti e preparati, si era consapevoli, alla nostra pur giovane età e relativa esperienza, che stavamo scrivendo una piccola ma splendente e imperitura pagina di storia della lotta politica e sociale nel nostro Paese e di riflesso del monumentale lavoro di costruzione del Partito marxista-leninista italiano, una Lunga Marcia politica e organizzativa che non si è conclusa e che ci vede ancora sulla breccia per dare al Partito un corpo da Gigante Rosso mentre la testa lo è già. Non era solo l’ardore giovanile o una generica sete di giustizia sociale e di voglia di cambiare il mondo a muoverci nello stare dentro al ruggito della Pantera. Era la sublime aspirazione strategica a distruggere il capitalismo e conquistare il socialismo. Che oggi confermiamo nello spirito proletario rivoluzionario che ci anima e nel vivo della lotta contro il governo neofascista Meloni, del capitalismo e dell’imperialismo nelle condizioni del XXI secolo.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
22 gennaio 2025