Comunicato del PMLI.Biella
Rete Ferroviaria Italiana decide di elettrificare la tratta che serve il colosso Amazon e non la Biella-Novara
Ignorati i bisogni essenziali di lavoratori e studenti pendolari in nome del profitto capitalistico. Oltretutto con soldi pubblici
Sconcerta e indigna la decisione di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), azienda del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, interamente controllata dal ministero dell’Economia e dunque, in ultima analisi, dallo Stato italiano e dalla collettività, di destinare fondi pubblici all'elettrificazione della tratta ferroviaria Novara-Agognate. Questa decisione risponde chiaramente alle esigenze delle grandi multinazionali della logistica presenti nella zona, tra cui spicca il colosso Amazon. È un segnale chiaro di come, ancora una volta, vengano anteposti gli interessi del capitale ai bisogni della popolazione.
Ciò che desta maggiore preoccupazione è che, mentre RFI destina risorse per agevolare il trasporto merci delle multinazionali, viene completamente trascurata l'urgenza di intervenire sulla tratta ferroviaria Biella-Novara, una linea essenziale per migliaia di lavoratori e studenti pendolari.
Le condizioni attuali della Biella-Novara sono semplicemente inaccettabili: la linea non è elettrificata, molti passaggi a livello sono obsoleti e frequentemente guasti, e non si è ancora provveduto a costruire i necessari sottopassi che ridurrebbero il congestionamento del traffico stradale nelle aree limitrofe alla ferrovia. La situazione è talmente grave che appare chiaro come vi sia una scelta politica ben precisa dietro a queste decisioni.
Perché, ci chiediamo, RFI sceglie di investire nell'elettrificazione di un breve tratto destinato principalmente al traffico merci, anziché affrontare i problemi cronici della linea Biella-Novara? È evidente che si preferisce privilegiare i profitti delle multinazionali, come Amazon, che già accumulano miliardi di euro ogni anno, piuttosto che garantire un servizio dignitoso per i pendolari che ogni giorno sono costretti a viaggiare su treni lenti, obsoleti e soggetti a continui disservizi.
Come marxisti-leninisti riteniamo inaccettabile che sia il settore pubblico a farsi carico dei costi per favorire le multinazionali. Se davvero Amazon e le altre grandi compagnie della logistica traggono vantaggi dall'elettrificazione della tratta Novara-Agognate, dovrebbero essere loro stesse a finanziare almeno parte dei lavori. Invece il denaro pubblico viene impiegato per sostenere interessi privati, mentre i problemi strutturali della rete ferroviaria locale restano ignorati.
L'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) si batte da decenni contro le speculazioni che favoriscono i "signori del cemento" e le grandi opere inutili. Un caso emblematico è il TAV in Valsusa, una costruzione dispendiosa e inutile che non risolve i reali problemi infrastrutturali del Paese, come dimostrano le condizioni disastrose della rete ferroviaria esistente. Investire miliardi nel TAV mentre le tratte regionali come la Biella-Novara sono lasciate al degrado è una chiara dimostrazione di come il sistema capitalista metta al primo posto il profitto, a discapito delle esigenze reali della popolazione.
NO al TAV in Valsusa!
NO alla sola elettrificazione del tratto Novara-Agognate, un'opera che serve solo ai profitti delle multinazionali della logistica!
Sì all'elettrificazione e ammodernamento immediati dell'intera linea Biella-Novara, una linea essenziale per migliaia di lavoratori e studenti pendolari!
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban
Biella, 20 gennaio 2025