Firenze si mobilita per la Palestina e per l'abrogazione del Decreto sicurezza
Il PMLI partecipa e fa sentire la sua voce muovendosi tra i manifestanti come un pesce nell'acqua
Redazione di Firenze
Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, alla vigilia del “Giorno della Memoria”, è proseguita a Firenze la mobilitazione contro l'invasione sionista di Gaza e contro il Decreto sicurezza, varato dal governo neofascista Meloni, organizzata da Firenze per la Palestina e dalla Rete libere/i di lottare.
Prima della partenza del corteo ricordate le vittime tra giornalisti e operatori sanitari a Gaza. In testa gli striscioni “Gaza è un genocidio”, “Il genocidio è ora” e “Aggiorniamo la memoria il genocidio è ora”, un mezzo migliaio i manifestanti che si sono ritrovati in piazza SS. Annunziata per dare corpo a un combattivo serpentone che è poi terminato in piazza Santa Croce passando da piazza S. Maria Novella, luogo simbolo di ritrovo degli immigrati.
Tra i manifestanti, in una selva di bandiere palestinesi, una forte presenza di studenti universitari e medi tra i quali molte ragazze giovanissime. Come forze politiche presenti, con le propri insegne, oltre al PMLI, il Partito comunista rivoluzionario e il Partito dei CARC. In uno spirito di solidarietà internazionalista vi erano le bandiere nazionali portate dalla comunità libanese, che sta provando sulla propria pelle le “delizie” degli invasori sionisti, e dalla sempre presente comunità peruviana. C’era anche una rappresentanza dei lavoratori ex GKN col loro immancabile tamburo simbolo della chiamata alla lotta degli sfruttati e oppressi.
La rappresentante dei Giovani palestinesi di Firenze, Sereen El Debuch, nel proprio intervento dal microfono, tra l'altro ha rimarcato “Ma la memoria non può essere utilizzata per strumentalizzare l'oppressione che il popolo palestinese sta subendo da troppo tempo”. Tanti gli slogan con cui si è snodato il lungo serpentone, dall'ormai classico “Palestina libera” oppure “Free Palestine”, ma non sono mancati anche slogan più articolati come “Resistenza fino alla vittoria!”, “Siamo tutti antisionisti!”, “Se non cambierà Intifada pure qua!”.
La componente studentesca ha avuto un ruolo molto attivo sia con gli slogan che con uno striscione variopinto e un altro emblematico affisso sul rettorato in piazza S. Marco dove il corteo ha sostato alcuni minuti: “Fuori la guerra dall'università”; oppure su un cartello simile, ma ancora più incisivo” dove si leggeva “Fuori guerra e sionismo dall'università” a testimonianza dell’avversità alla collaborazione degli atenei con l'entità sionista. La sosta successiva, dove il corteo ha fatto sentire la propria protesta per la politica del governo a sostegno a Israele, è stata di fronte alla prefettura in via Cavour. Insomma un corteo molto ricco di slogan e scritte che testimonia che la mobilitazione degli antimperialisti e antisionisti non si è allentata, giustamente, anche se è in corso la tregua nella striscia di Gaza.
Come PMLI abbiamo partecipato con una rossa delegazione di compagni di Firenze e provincia con i cartelli e le locandine nei “corpetti” con le parole d'ordine del Partito sulla Palestina e contro il Decreto sicurezza e le bandiere del PMLI. Compagni che si sono “mossi come pesci nell'acqua” tra le masse antimperialiste, antisioniste e antifasciste riscontrando ampio consenso. I compagni con spirito unitario hanno distribuito con successo i volantini contro il DDL sicurezza della Rete libere/i di lottare alla quale il nostro Partito aderisce.
È stato dato da Firenze per la Palestina, invitando alla partecipazione, il successivo appuntamento di lotta per lunedi 27 gennaio sotto palazzo Vecchio per chiedere alla sindaca piddina Sara Funaro di rispondere alla lettera inviatagli sulla situazione in Palestina.
29 gennaio 2025