Il forte e brillante intervento di Erne Guidi per il PMLI
“La lotta del popolo palestinese è una lotta di liberazione nazionale. E come tale è una guerra giusta, inevitabile e rivoluzionaria”
 
Buongiorno a tutte e tutti,
ringraziamo come Partito marxista-leninista italiano il “Pungolo Rosso” per aver organizzato questo importante incontro e Pietro Basso per la relazione iniziale sostanzialmente corretta e condivisibile sulla plurisecolare storia della causa palestinese.
Il 7 ottobre 2023 abbiamo assistito ad una operazione senza precedenti, 50 anni esatti dopo quella del Kippur, allorché furono gli eserciti egiziano e siriano a far tremare lo Stato di Israele. Un evento storico. Un contributo straordinario alle guerre di liberazione nazionale.
Noi del PMLI gli rendiamo omaggio senza se e senza ma, come abbiamo fatto dall’inizio con l’appoggio incondizionato espresso dalle pagine del nostro Organo “Il Bolscevico”, nelle piazze con i nostri cartelli e volantini portati da militanti e simpatizzanti in tutta Italia.
In oltre un anno di guerra in un’area così piccola, il militarmente possente Stato israeliano non è riuscito nemmeno a raggiungere i prigionieri di guerra detenuti dalle Forze di resistenza palestinesi, e tanto meno a ottenere la vittoria. E’ stato capace di portare immani morti e distruzioni, di macchiarsi di indelebili crimini contro l’umanità, di assassinare i leader della Resistenza palestinese e libanese violando impunemente il territorio di altri Stati sovrani, Iran, Siria e Libano, in spregio assoluto del diritto internazionale ormai ridotto a brandelli. Il suo capo attuale, Benjamin Netanyahu, è un nuovo Hitler, e dovrebbe essere incriminato e condannato dalla Corte di giustizia internazionale come criminale di guerra. Lo Stato genocida di Israele è l’incarnazione dell’aggressione imperialista e del colonialismo.
Identificare la Resistenza palestinese con Hamas, restringere la Resistenza e presentarla come un “conflitto con gli islamisti” è il tentativo degli imperialisti e dei loro lacché di legittimare pubblicamente i genocidi israeliani. La realtà è che Hamas e altre forze islamiche della Resistenza hanno guadagnato la stima e la simpatia del popolo palestinese, come ha dimostrato anche la tregua strappata vittoriosamente a Gaza, rispetto a coloro, come l’attuale direzione dell’ANP di Abu Mazen, che hanno costantemente fatto concessioni all’espansionismo israeliano e agli imperialisti perdendo credibilità e che a Jenin hanno sparato sui palestinesi insieme ai nazisionisti israeliani. Coloro che rifiutano la legittimità della lotta delle forze resistenti palestinesi contro l’occupazione e per l’indipendenza nazionale sulla base della natura di Hamas sono i sostenitori dell’imperialismo che legittimano l’occupazione del sionismo israeliano e giustificano l’occupazione e l’aggressione degli alleati imperialisti e reazionari, in particolare l’imperialismo statunitense.
Che ci piaccia o no attualmente Hamas e altre organizzazioni di orientamento islamico svolgono un ruolo fondamentale nella Resistenza palestinese, sono i più risoluti nello spingere verso un governo di unità nazionale con tutte le altre forze, comprese quelle che si richiamano al marxismo-leninismo come il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e che si battono contro l’ingiustizia della schiavitù, della sottomissione e dell’oppressione della Palestina da parte di Israele. Questa lotta non ha un carattere islamista, ma ha un contenuto che mira a liberare la Palestina dal giogo sionista e imperialista.
In questo contesto, la lotta del popolo palestinese è in ogni senso una lotta di liberazione nazionale. E come le guerre civili proletarie contro la borghesia e le guerre rivoluzionarie nazionali dei popoli oppressi contro l’imperialismo sono guerre giuste, inevitabili e rivoluzionarie.
Continuiamo pertanto a dare forza al movimento antimperialista tuttora in piedi a sostegno della Resistenza e del popolo palestinesi! Lavoriamo, prendendo spunto dalla grande convergenza di stamani, ad una nuova, grande manifestazione nazionale unitaria. Questo è quanto possiamo fare in Italia per questa giusta e eroica causa.
Viva la Resistenza palestinese!
Onore ai martiri di Gaza e Cisgiordania!
Fermiamo il genocidio!
Il governo neofascista Meloni deve rompere le relazioni diplomatiche e non vendere più armi a Israele nazisionista!
Palestina libera!
Per noi sempre e comunque uno Stato due popoli!


5 febbraio 2025