Dura denuncia dei crimini nazisionisti
Partecipato corteo a Biella per la Palestina libera
Il PMLI in piazza col cartello “Uno Stato due popoli”
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Nonostante una pioggia incessante che ha accompagnato tutto il pomeriggio centinaia di manifestanti antimperialisti si sono riuniti in piazza Battistero a Biella, il 1° febbraio, per partecipare alla manifestazione per una Palestina indipendente e in pace, organizzata dall'associazione "Biellesi per la Palestina libera".
La partecipazione è stata massiccia e fin da subito sono stati srotolati numerosi striscioni, molti dei quali realizzati a mano, insieme a cartelli che denunciavano i crimini dei nazisionisti israeliani. In particolare sono stati espressi duri attacchi contro il governo fascista di Netanyahu e una denuncia collettiva del massacro di oltre 15.000 bambini nella sola Striscia di Gaza, vittime di una brutale aggressione che riflette la volontà imperialista di Israele.
Il corteo, composto da una moltitudine di bandiere palestinesi mescolate a bandiere rosse con la falce e martello, ha attraversato la centralissima via Italia. Presenti i rappresentanti di diversi partiti comunisti, tra cui Rifondazione Comunista, il PCI e il PMLI, che hanno rilanciato con forza gli slogan proposti dagli organizzatori. Tra questi, i più intonati sono stati "Palestina libera", gridato sia in arabo che in inglese, e "From the river to the sea, Palestine will be free", uno slogan che sottolinea la lotta per la liberazione di tutta la Palestina dall'oppressione sionista e imperialista.
Particolarmente significativo è stato lo slogan "Israele assassino", che ha evidenziato il ruolo genocida dell'entità sionista nel cacciare i palestinesi non solo dalla Striscia di Gaza, ma anche dalla Cisgiordania, attuando un piano di pulizia etnica che mira a consolidare il dominio colonialista e capitalista.
L'Organizzazione di Biella del PMLI ha portato in piazza il cartello "Palestina libera, uno Stato due popoli", rivendicando la soluzione di uno Stato palestinese unico, come risposta rivoluzionaria all'oppressione di Israele nazisionista spalleggiato dall’imperialismo.
In piazza Vittorio Veneto sono stati letti alcuni discorsi da parte degli esponenti giovanili del PRC e del PCI. In particolare, un giovane comunista del PCI ha colpito profondamente il pubblico, affermando: "Dobbiamo ribellarci contro questi maledetti sionisti che massacrano migliaia di palestinesi come se nulla fosse. Dobbiamo rispondere con fermezza, organizzare una lotta che superi ogni compromesso, perché questi assassini non possono continuare a massacrare impunemente un popolo inerme". Le sue parole, pervase da una giusta rabbia, sono state accolte da lunghi applausi, dimostrando la volontà di unire la lotta antimperialista alla battaglia per la giustizia sociale e per il socialismo.
Gli interventi dei rappresentanti della comunità araba biellese sono stati altrettanto toccanti, esprimendo una solidarietà militante e non solo simbolica ai fratelli palestinesi. Particolarmente commovente è stata la recita dei bambini della comunità araba che hanno messo in scena una rappresentazione del quotidiano di guerra vissuto dai loro coetanei a Gaza, una testimonianza vivida della brutalità dell'occupazione israeliana. È stata anche ribadita la ferma denuncia della sistematica oppressione esercitata dallo Stato israeliano contro il popolo palestinese, attraverso un apartheid istituzionalizzato che riflette la natura razzista e colonialista del progetto sionista.
Nazarena, portavoce del gruppo "Biellesi per la Palestina libera", ha voluto fare una corretta e necessaria distinzione tra il popolo ebraico, tra cui molti sono pacifisti e criticano apertamente le politiche del loro governo, e l'ideologia sionista. Il sionismo, ha sottolineato Nazarena, è un'ideologia nazionalista e imperialista che non ha nulla a che fare con l'ebraismo come religione, ma che anzi serve come strumento di dominio per il capitale e per l'espansione dell'influenza imperialista nella regione.
Nonostante la pioggia battente, la manifestazione si è conclusa con successo, ribadendo la necessità di continuare a mobilitarsi, organizzarsi e costruire una resistenza internazionale contro il sionismo, il colonialismo e l'imperialismo. Si è lanciato l'appello a ritrovarsi presto per proporre nuove iniziative politiche a favore della liberazione della Palestina, ribadendo che solo attraverso la lotta di resistenza popolare si potrà costruire una pace duratura e una vera giustizia per il popolo palestinese.
5 febbraio 2025