“Palestina libera! Dal fiume al mare la Palestina sarà libera”
Combattivo presidio a Sassari a sostegno della lotta del popolo palestinese

Dal corrispondente di Sassari de “Il Bolscevico”
"Palestina libera! Dal fiume al mare la Palestina sarà libera". Il grido di battaglia potente e rabbioso si è levato per l'aria dell'emiciclo Garibaldi a Sassari nel pomeriggio del 25 gennaio 2025 dal presidio militante di circa sessanta studenti palestinesi e studenti locali di scuola media superiore e dell'Università, compagni, amici, simpatizzanti della causa per la liberazione del popolo palestinese dall'oppressione terroristica israeliana ed il suo diritto ad uno Stato sovrano e indipendente.
Un giovane studente palestinese si è dilungato sulle linee storiche generali dell'intervento imperialista americano ed europeo in terra palestinese a supporto dell'espansionismo nazisionista nella regione, sull'occupazione militare delle terre sottratte ai palestinesi, sull'apatheid loro imposto, sulla distruzione dei loro beni materiali e sul genocidio: tutti crimini in corso da oltre settanta anni, da quando l'ONU diede il via libera alle pressioni del movimento sionista per fondare lo Stato di Israele in territorio palestinese fin dall'antichità.
In particolare il giovane oratore ha trattato due interessanti aspetti, il primo è la negazione dell'equivalenza tra antisionismo e antisemitismo, tesi della propaganda imperialista per sobillare i popoli contro le rivendicazioni palestinesi. Il secondo è la solidarietà per il genocidio commesso dal nazismo in danno del popolo ebraico con la Shoah e la richiesta alla comunità internazionale, quindi Israele compreso, di riconoscere e far cessare l'ultra settantennale genocidio palestinese.
Più volte il giovane palestinese ha sospeso il discorso rilanciando la parola d'ordine "Palestina libera! Dal fiume al mare la Palestina sarà libera", ripresa dai presidianti con più vigore ed effetto altisonante.
Tra una pausa e l'altra del discorso, esponenti di diverse realtà politiche hanno dato il loro contributo specifico al presidio, Fronte Comunista, Uniscom, Sa domo 'e su populu (la casa del popolo). Tutti gli intervenuti, al pari dell'oratore palestinese, hanno accennato brevemente al ddl repressione.
L'esperienza del presidio di Sassari, per i successivi appuntamenti stabiliti dall'agenda del movimento di lotta in data 11 gennaio, ha posto in primo piano l'esigenza imprescindibile per la crescita della mobilitazione di ben preparare, coordinare e gestire unitariamente le iniziative antimperialiste, antinazisioniste, antifasciste per coinvolgere in massa i sinceri democratici a difesa degli spazi di libertà di lottare e di manifestare. La via da seguire è il più ampio Fronte Unito possibile di democratici e antifascisti, per abrogare il ddl repressione, ora ddl 1236, e buttare giù, con la lotta dura nelle piazze, nei luoghi di lavoro e di istruzione, il suo artefice governo neofascista Meloni.

5 febbraio 2025