Comunicato dell’Organizzazione di Biella del PMLI
Il “giorno del ricordo” rappresenta una falsificazione della storia da parte dei fascisti

Anche quest'anno l'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) intende condannare con fermezza la cerimonia istituzionale del cosiddetto "giorno del ricordo", prevista a Biella per lunedì 10 febbraio, alla presenza del sindaco e altre autorità, presso i Giardini Zumaglini, accanto al cippo del ricordo. Questa celebrazione, promossa da politici che mirano a falsificare la storia, rappresenta un tentativo di sovvertire la verità sugli eventi che seguirono la fine della Seconda guerra mondiale.
Per chiunque desideri comprendere realmente quei fatti, l'incontro organizzato dall'ANPI provinciale presso la Camera del Lavoro di Biella lo scorso giovedì è stato illuminante. Grazie all’intervento del prof. Davide Conti, un oratore di grande spessore accademico, è stata esposta con rigore storico l’occupazione militare delle terre jugoslave da parte dell’Italia fascista, con la complicità dei nazisti. Il prof. Conti ha descritto in dettaglio come questa brutale invasione abbia portato a migliaia di vittime, torture, incendi di interi villaggi e stupri di massa in quei territori.
Inoltre il prof. Conti ha spiegato come la scelta del 10 febbraio come "giorno del ricordo" sia in realtà una provocazione mirata a mettere in discussione il trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, tra lo Stato italiano e le potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale. Questo trattato, i cui termini furono stabiliti durante la conferenza di pace svoltasi a Parigi tra il 29 luglio e il 15 ottobre 1946, segnò la fine formale delle ostilità. Dunque il "giorno del ricordo" rappresenta una pericolosa forma di revisionismo storico, che tenta di capovolgere la realtà, trasformando i carnefici in vittime e cercando di confondere e manipolare le nuove generazioni.
Un altro episodio significativo si verificò lo scorso anno, quando l'ANPI Valle Elvo e Serra organizzò un incontro al Museo del Territorio con la storica Claudia Cernigoi. Durante l’evento un gruppetto di fascisti cercò di interrompere la serata con urla e insulti, accusando la relatrice e i “Comunisti presenti” di voler cancellare la memoria di Norma Cossetto, figlia di Giuseppe Cossetto, un dirigente del Partito nazionale fascista e podestà di Visinada, un piccolo centro in Croazia. In realtà ciò che si cerca di oscurare è la verità storica sugli orrori compiuti dai fascisti in terra jugoslava.
Quest’anno la nostra Organizzazione vuole rendere omaggio alla giovane partigiana jugoslava Lepa Radić, di soli 17 anni, impiccata dai nazisti nel febbraio del 1943. È un dovere storico ricordare non solo le vittime dei massacri fascisti, ma anche tutte le partigiane e i partigiani che con coraggio si opposero alla barbarie nazi-fascista, pagando con la vita il loro impegno per la libertà.
La guerra imperialista, in ogni sua forma, è una mostruosità che genera odio, sofferenza e devastazione. Tuttavia non possiamo permettere che la memoria venga distorta. È nostro dovere ricordare chi davvero ha portato distruzione e morte in Europa: i fascisti italiani e i nazisti tedeschi. Solo attraverso una memoria storica onesta e obiettiva potremo impedire che simili orrori si ripetano.
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban
Biella, 9 febbraio 2025