In pericolo centinaia di posti di lavoro tra Napoli e Benevento
Gli operai “Dema” in piazza a Roma contro i licenziamenti
No al “nuovo” piano del gruppo Adler!

Redazione di Napoli
È da tempo che la nostra Redazione si sta occupando della vicenda di una degli storici stabilimenti metalmeccanici della provincia di Napoli che combatte contro la chiusura a causa della solita arroganza e tracotanza padronale pronta senza alcuna pietà a mettere per la strada centinaia di operaie e operai.
Si tratta dell’azienda “Dema”, che si occupa della produzione di materiali compositi di tipo aeronautico, che da tempo verserebbe in condizioni difficili, che potrebbero aggravarsi ulteriormente a seguito della notizia del nuovo piano industriale da parte del gruppo Adler di Paolo Scudieri ufficialmente prossimo ad acquisirla. Una manovra fatta all’insaputa dei vertici locali dei sindacati con un “nuovo” piano industriale - secondo alcuni fatto trapelare “ad arte”-, dove gli stabilimenti Dema di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, e di Paolisi, in provincia di Benevento, sarebbero prossimi a chiudere con la conseguenza di 170 “esuberi” e 130 eventuali trasferimenti presso lo stabilimento Dema di Brindisi, comportando quindi una delocalizzazione di fatto.
In risposta a questa manovra, gli operai degli stabilimenti di Somma Vesuviana e di Paolisi hanno avviato uno sciopero a oltranza con presidi permanenti fuori dai cancelli. Dichiarazioni di condanna sono state rilasciate sia dalle dirigenze nazionali che provinciali e locali dei sindacati FIOM, FIM e UILM. Crescenzo Auriemma, segretario UILM per Napoli e la Campania, ha definito il nuovo piano industriale “inaccettabile”, chiedendo che venga rispedito al mittente e che venga data priorità alla salvaguardia dei lavoratori e la tutela dei siti industriali napoletani e campani, mentre Mauro Cristiani, segretario FIOM di Napoli, ha chiesto un’analisi approfondita della situazione da parte del Tribunale di Napoli. Simili ma generiche dichiarazioni di “preoccupazione” sono state rilasciate da Marco Sarracino e Arturo Scotto, rispettivamente responsabile Mezzogiorno e capogruppo in commissione Lavoro del PD alla Camera, mentre da parte del presidente della regione Campania De Luca e dall’amministrazione regionale si è avuto un (sospetto) silenzio tombale.
Il 6 febbraio, a Roma, gli operai e le operaie “Dema” sono scesi in piazza e si sono diretti al ministero del Lavoro per richiedere un tavolo di trattaiva, per quanto pare che sia stato in realtà già tutto deciso senza consultazione dei sindacati.
Noi marxisti-leninisti esprimiamo la nostra solidarietà agli operai degli stabilimenti di Somma Vesuviana e di Paolisi e al loro sciopero a oltranza. Li invitiamo a continuare finché non verrà fatta chiarezza da parte delle istituzioni, regionali e governative, e soprattutto da parte di Scudieri, presidente dell’Adler che avrebbe acquisito il gruppo Dema e, soprattutto, condanniamo questa politica economica e industriale da parte del governo neofascista Meloni, diretta causa principale di queste manovre speculative fatte sulla pelle dei lavoratori che rischiano di mandare centinaia di famiglie campane sul lastrico.

12 febbraio 2025