Alcuni grossi problemi della Puglia
Grazie alla semina di Scuderi e degli altri compagni l’albero del PMLI sta crescendo, sta a ogni compagno far nascere nuovi frutti
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Putignano (Bari) del PMLI
La Puglia è una bella regione dove ci sono molte cose da visitare, e sicuramente molti politici borghesi vengono qui a farsi le vacanze dopo il “duro lavoro” cui ogni giorno si sottopongono per il “bene” dell'Italia.
Già durante il G7 che si è svolto in Puglia la ducessa Meloni si sarà accorta com’erano belle le strade appena rifatte apposta per loro, ma se veramente dava un'occhiata alle altre strade o ai marciapiedi un po' più lontano dalla “zona rossa” poteva vedere in quale pessimo stato si trovano. A guardar bene non tutte le strade sono messe male perché, guarda caso, i politicanti di paese “giustamente” si fanno rifare le strade davanti alle loro abitazioni e solo lì perché sarebbe peccato “sprecare soldi” per il resto della popolazione.
Ci sono molti problemi molto gravi che interessano non solo la Puglia ma tutto il Sud, in primis il lavoro.
Com’è possibile morire per il lavoro? Com’è possibile che un operaio agricolo si alzi presto la mattina per recarsi al lavoro per una paga miserabile e tante ore di lavoro e solo se è fortunato è assicurato? Com’è possibile che i padroni trovano sempre la scusa per non assicurare i dipendenti o non dargli paghe più alte in quanto le tasse e i contributi sarebbero troppo alti e “non rientrano coi costi”? Poi però loro con il sudore degli operai si portano a casa tanti soldi.
Com’è possibile che anche se poi ci sono dei controlli i padroni riescono sempre a dimostrare che non hanno niente usando il metodo mafioso di intestare tutto ai parenti o a prestanome? E anche quando l'azienda è intestata a loro nome al massimo pagano qualche multa da poche centinaia di euro e poi non cambia nulla. Sempre a nero, con poca sicurezza, con il rischio vita e salute per gli operai. E anche se ti assicurano trovano sempre il modo per truccare e per pagare meno possibile.
Ci sono molti esempi e qualche operaio ci ha aiutato a comprenderli. Un lavoratore di 63 anni è segnato come operaio agricolo ma in realtà è un muratore. E così ce ne sono molti altri perché così facendo pagano meno tasse. Poi ci sono i padroni che ti mettono solo 50 ore mensili ma tu inizi alle 7.00 di mattina e finisci che non sai per che ora torni a casa. Poi ci sono i camerieri che prendono una misera paga. Ma è infinita la lista di operai e lavoratori che vengono sfruttati.
Deve far riflettere l’esperienza di un giovane, 35 anni. “Mi chiamo Giuseppe Petramala vivevo almeno fino a poco tempo fa a Putignano. Un giorno mi sono alzato presto per recarmi al lavoro come operaio agricolo, ho salutato mia moglie e mia figlia appena nata, è bellissima sapete. Come ogni giorno faccio il mio lavoro però in un certo momento mi sono fatto male. Ero lì con tutto il corpo pieno di ferite e non ricordo più nulla. So solo che giacevo per terra e nessuno mi portava all’ospedale. Poi ricordo che sono stato portato verso le 2 del pomeriggio a casa e dopo molto in ospedale. Il padrone diceva a mia moglie: mi raccomando dì che è caduto dalle scale. E la minacciava. Giunto in ospedale mi hanno dichiarato morto, questa è la mia storia. Ci sono tanti punti che mi chiedo: anche se sono morto com’è possibile se sono caduto da un albero a farmi così male? Come farà la mia famiglia? Perché mi hanno fatto morire così?”. Questa è la sua storia, per sapere la verità ci vorranno tanti anni troppi per come funziona male la legge.
Poi un altro problema, ma non solo in Puglia, è quello che i parenti o i pazienti usano violenza contro dottori e infermieri. Anche se è sbagliata ed esagerata questa violenza, spesso la rabbia prende il sopravvento. Ci sono tanti infermieri e dottori che tengono al loro lavoro ma non mancano gli episodi di malasanità dovuti anche a mancanza di personale medico e paramedico, mancanza di apparecchiature e non ultimo lo stress degli operatori costretti a turni massacranti, ferie e riposi non fruiti. Anche a Putignano venivano portati dei malati in pronto soccorso, è stato detto che non era nulla di che e poi appena tornavano alle proprie abitazioni morivano. Proprio negli ultimi giorni ciò si è verificato per l'ennesima volta, una donna di 71 anni rimandata a casa senza intervenire e poi è morta.
Un altro problema è la mafia che qui al Sud è molto forte e dura da sconfiggere anche perché ci sono sempre giovani che aderiscono alla mafia perché vedono che è più facile guadagnare soldi. I veri mafiosi stanno ovunque, intoccabili.
Un problema che invece non si riesce a sconfiggere è la violenza sulle donne. È assurdo che qualcuno alzi le mani su una donna, è da vergognarsi. Qui al Sud la donna deve stare a casa e fare la serva. E come puoi sconfiggere il problema della violenza sulle donne se non si fa veramente qualcosa. Per esempio in un paesino una donna denunciò il marito e siccome il paese è piccolo costui venne avvisato da chi è competente della denuncia a suo carico, lui è stato allontanato e lei ha cambiato vita. Invece, in un altro caso un giovane usa violenza su sua moglie e lei lo ha denunciato. Ma siccome a volte non funziona, o non lo fanno funzionare, questa ragazza, anche se dovrebbe essere protetta perché lui ha il braccialetto elettronico e ha il divieto di avvicinarsi, sa dove abita e si vendica su chi gli è vicino e ora questa ragazza ha più paura di prima ed è stata lasciata sola.
Questi sono alcuni problemi ma si possono risolvere, bisogna denunciare, bisogna lottare e non avere paura. Molti partiti borghesi di ogni fazione dicono: faremo questo, faremo quello, e poi forse dimenticano che dovrebbero essere al servizio del popolo.
Il PMLI è sempre in prima fila a combattere e denunciare, sotto la sua bandiera e con gli insegnamenti dei Maestri. Questa strada sarà percorsa anche con molte difficoltà ma vinceremo e tutti i soprusi saranno sconfitti.
Il nostro Segretario generale Scuderi ha seminato insieme agli altri compagni, e quell'albero sta crescendo sempre più forte e grande. Ora sta ad ogni compagno far nascere nuovi frutti.
12 febbraio 2025