Lettere

L'iniziativa su Lenin a Ischia, importante e indimenticabile
La manifestazione dedicata a Lenin a Ischia il 22 febbraio presso Villa Arbusto, sicuramente avrà dato a molti il ricordo di una giornata indimenticabile.
È un'iniziativa importante per ricordare il grande Maestro Lenin, organizzata dall'Associazione politica e culturale “Iskra” e sostenuta dalla Cellula del PMLI "Il Sol dell' Avvenire", due nomi che significano molto.
Avevamo visitato il monumento a Lenin quando eravamo a Capri, dieci anni fa, è passato un po' di tempo ma quello che ha significato per noi, poter esserci, è vero come allora.
È anche importante, vedere la partecipazione di molti, sperando che si accenda in loro proprio quella "scintilla" marxista-leninista.
W il PMLI!
Maria e Anna - Cuneo

Vorrei possedere e studiare le pubblicazioni del PMLI
Tempo fa quando vivevo a Biella conoscevo compagni che regolarmente mi portavano copie de Il Bolscevico , condividendo delle lotte sul territorio, oggi faccio riferimento a Rifondazione, non essendoci molte resta comuniste qui a Padova.
Mi piacerebbe davvero possedere, leggere e studiare le vostre pubblicazioni se me ne inviate sarei davvero felice.
Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.
Giovanni - Padova

Le motivazioni del mio astensionismo alle elezioni
Il mio orientamento politico è nettamente critico nei confronti del sistema partitico attualmente vigente in Italia; ho scelto, malgrado ciò mi faccia finire nel calderone delle persone che non votano semplicemente perché non hanno il minimo interesse a cambiare le cose (e che molto probabilmente voterebbero nel caso in cui trovassero un vantaggio economico personale o di carriera dal voto), di astenermi. Non mi riconosco minimamente in partiti che si proclamano di sinistra e allo stesso tempo cattolici, giusto per fare un esempio, non mi riconosco in "moderati" che tutelano gli interessi esclusivamente imprenditoriali, non mi riconosco in "verdi" che promuovono tecnologie cui la maggior parte della popolazione non può accedere se non indebitandosi con banche e finanziarie (e l'attuale sistema economico si basa sull'indebitamento del cittadino). Ciò non vuol dire che non m'interessi l'attivismo.
Sono curioso di conoscere movimenti/organizzazioni di stampo marxista o comunista, così come, da appassionato di storia, vorrei documentarmi sulle figure di Stalin, Lenin, sulla deriva trotzskista (relativamente alla quale sono propenso a credere che fosse orientata ad una politica d'elite e che non rispecchiasse le necessità reali del proletariato, per così dire).
Facendo una ricerca online ho trovato il sito del PMLI, che ricordo di aver visto in passato in qualche turno elettorale (ma non ai più recenti). Ho versato un contributo per i volumi che ho richiesto.
Davide - Milano

I 7 motivi per cui NON va approvata la riforma per l'ingresso a Medicina
L’ANDU ha elencato sette motivi per cui questa riforma rappresenterebbe un vero e proprio “massacro generazionale”, proponendo invece un modello ispirato al sistema olandese. Nonostante l'appello dell'ANDU, il 18 febbraio il ministro Bernini ha comunicato che la riforma ha superato un primo importante step ed è stata approvata in Commissione Cultura.
Le 7 criticità della riforma sono:
1. Penalizzazione degli studenti dell’ultimo anno delle superiori
Gli studenti dovrebbero prepararsi intensamente per il test d’ingresso, sottraendo tempo agli studi scolastici. Inoltre, chi può permetterselo avrebbe un vantaggio grazie ai costosi corsi privati di preparazione, aumentando le disuguaglianze economiche nell’accesso a Medicina.
2. Una competizione estrema e dannosa
Circa l’80% degli studenti del primo semestre (oltre 45.000 persone) verrebbe escluso, dopo aver perso mesi in una corsa ai voti per superare la selezione. Questo sistema non premia il merito in modo equo e spinge molte famiglie a investire ulteriormente in costosi corsi privati di supporto.
3. Rischio di arbitrarietà e favoritismi
Ogni ateneo gestirebbe in autonomia la selezione, aprendo la porta a possibili disparità e favoritismi. Il rischio di ricorsi legali aumenterebbe, creando incertezza per migliaia di studenti.
4. Spinta verso le università private
La riforma non limiterebbe il crescente fenomeno dell’iscrizione a università private, sia in Italia che all’estero, spesso molto costose. Di conseguenza, solo chi ha maggiori disponibilità economiche potrebbe aggirare la selezione, aumentando le disuguaglianze nell’accesso alla carriera medica.
5. Università impreparate a gestire il cambiamento
L’improvvisa applicazione della riforma porterebbe a un sovraffollamento degli atenei pubblici, senza che questi abbiano il tempo di adeguarsi. Questo potrebbe compromettere la qualità della formazione e dei servizi offerti agli studenti.
6. Impatto negativo sul Servizio Sanitario Nazionale
La programmazione del numero di medici viene fatta con oltre 10 anni di anticipo, senza strumenti adeguati per prevedere le reali esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo sistema non considera i cambiamenti demografici, l’evoluzione della medicina o il fenomeno della fuga di medici verso il settore privato e l’estero.
7. Selezione inefficace dei futuri medici
Affidarsi esclusivamente a test ed esami iniziali non è il metodo migliore per individuare i veri talenti della professione medica. Qualità come vocazione, empatia e attitudine emergono durante l’intero percorso formativo e non possono essere valutate solo attraverso un test d’ingresso.
ANDU - Associazione nazionale docenti universitari

26 febbraio 2025