Vergognoso voto in Consiglio comunale
Il PD approva il “salva Milano”: condono e impunità per i costruttori abusivi
Gli ambientalisti protestano e la Polizia Locale strappa i loro cartelli
Redazione di Milano
Lo scorso 10 febbraio il Consiglio comunale di Milano, con i voti del PD, ha approvato un ordine del giorno che esprime il proprio sostegno al disegno di legge 1309 “Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia”, il cosiddetto “salva Milano” fortemente voluto dal caporione dei fascioleghisti, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che sanerà gli abusi edilizi bloccando l'azione della magistratura e aprirà la strada a una cementificazione selvaggia e incontrollata. Con le nuove norme sarà infatti possibile autorizzare la costruzione di edifici attraverso una semplice SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) eliminando la pianificazione e l'obbligatorietà dell'approvazione preventiva consentendo demolizioni e ricostruzioni con volumi e altezze maggiori di quelle degli edifici preesistenti e circostanti, per cui al posto di una casa di pochi piani potrebbe essere costruito un grattacielo.
Il documento di sostegno alla legge, che è già stata votata dalla Camera e a marzo sarà discussa in Senato, è stato imposto dal sindaco Giuseppe “Beppe” Sala (PD) anche se al momento della votazione non era nemmeno presente in aula perché impegnato a farsi propaganda in uno show televisivo. Forte è però l'opposizione di numerose organizzazioni e comitati ambientalisti milanesi oltre che giuristi, accademici, ecologi e urbanisti perché se dovesse essere approvata potrebbero immediatamente ripartire in città oltre 150 cantieri bloccati nei mesi scorsi dalla Procura milanese per presunti abusi edilizi.
All'interno di Palazzo Marino al momento della votazione il pubblico presente ha gridato ripetutamente “vergogna” esibendo cartelli che sono stati strappati dalla Polizia Locale intervenuta per reprimere la contestazione, mentre all'esterno si sono radunati manifestanti tra i quali anche lavoratori edili della CGIL, che hanno esposto uno striscione con la scritta “Salviamo Milano e l’Italia dai palazzinari e dal cemento”.
I marxisti-leninisti condannano l'operato del sindaco Sala e chiedono che questa legge non venga approvata perché a trarne vantaggio sarebbero unicamente immobiliaristi e costruttori favorendo oltretutto corruzione e speculazione. Quello che serve è invece un piano comunale che tenga conto della difesa e del risanamento dell'ambiente e sia mirato a soddisfare il fabbisogno abitativo delle masse lavoratrici e popolari che oggi sono costrette ad affitti insostenibili.
26 febbraio 2025