Nonostante sacrosante iniziative e pressioni dell’Associazione “Non ti scordar di me”
Centro Alzheimer a Isernia, la farsa continua
Le istituzioni borghesi rinnovano le promesse: saranno a vuoto come sempre?

Dal corrispondente del PMLI per il Molise
“Questa volta è la volta buona, ci siamo quasi”, “palazzo De Baggis è a vostra disposizione, ultimi ritocchi e lo consegniamo”, “prendo solenne impegno davanti la cittadinanza, il centro si farà”. Parole parole parole, soltanto parole, cantava Mina: un testo che pare calzare a pennello per la triste vicenda del centro diurno Alzheimer ad Isernia. Più volte, in passato, abbiamo cercato di accendere i riflettori su questa gravissima carenza dell’offerta sanitaria nel territorio Pentro, gravissima perché fra capoluogo di provincia e paesini del circondario, dove risiede una popolazione oramai sempre più in là con gli anni, non può mancare una struttura del genere.
Da parte nostra, abbiamo sempre cercato di supportare le iniziative dell’Associazione “Non ti scordar di me” che da anni fa volantinaggi e sit-in per smuovere la coscienza della popolazione e far breccia tra i politicanti borghesi molisani. I risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutte/i. Passano i dirigenti Asrem, i presidenti di regione, sindaci ed assessori di vario ordine e grado, tutti a salmodiare le stesse promesse di anno in anno! Ad oggi, siamo ancora fermi al palo: non c’è praticamente nulla, sul fronte pubblico (se hai i soldi, ovviamente, altro discorso) in città.
Negli ultimi giorni, ad ogni modo, abbiamo fatto il punto della situazione sia accompagnando il presidente dell’Associazione, Bruno Esposito, a un confronto con il Dg Asrem, Giovanni Di Santo, sia prendendo informazioni da altri esponenti politici che seguono la vicenda. Da non credere quanto abbiamo riscontrato. Innanzitutto, il caos è totale: problematiche comunicative fra i vari Enti; difficoltà ad accedere alle informazioni, Di Santo che, pur mostrandosi disponibile, ha subito detto “la vostra battaglia è giusta, ma siamo commissariati e per me smuovere anche un solo centesimo sarà un’impresa”, ecc.
Ma ecco il pezzo forte: la consigliera regionale delegata alle politiche sociali, Stefania Passarelli, sta lavorando per realizzare un centro ad hoc a Venafro (cosa, comunque, di cui si parla da tempo). Ella ci ha confermato che si sarebbe già a buon punto; ma anche il sindaco Castrataro ha detto che gli ultimi intoppi per attrezzare a centro diurno un immobile sito in località Acqua Sulfurea saranno presto superati e che nel giro di due mesi potrebbe essere tutto a posto. Sulla carta, quindi, le istituzioni starebbero lavorando per fornire lo stesso servizio, ma su due fronti diversi.
La riflessione è d’obbligo: avete preso le masse per cretine? Non c’è mai un soldo nelle casse pubbliche e si viene a dire che si sta lavorando per ben due centri, entrambi pronti a breve? Cosa tocca udire. “Caramelle non ne voglio più, certe volte non ti capisco, le rose e i violini questa sera raccontali a un'altra”, avrebbe detto Mina.
L’unica strada percorribile, a nostro parere, è sempre la lotta di classe: le masse popolari isernine devono comprendere che senza pressione dal basso, senza protesta, quello che sarebbe in teoria un diritto sacrosanto rischia concretamente di restare tale solo sulla carta.

5 marzo 2025