8 Marzo a Catania Apprezzate le parole d'ordine del PMLI e l'Editoriale di Martenghi
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nella centralissima piazza Roma il movimento Non Una Di Meno di Catania ha dato appuntamento per il corteo in occasione della Giornata internazionale della donna, “un giorno non di festa ma di lotta”. In diverse centinaia hanno risposto all'appello nonostante le condizioni meteorologiche avverse abbiano scoraggiato una partecipazione sicuramente più massiccia. Lo striscione con la parola d'ordine "Lotto boicotto sciopero" ha aperto il combattivo e colorato corteo fortemente impegnato sui temi dei diritti sociali e contro le discriminazioni di genere che le donne subiscono quotidianamente, corteo che poi si è snodato per viale Regina Margherita attraversando via Etnea verso sud, piazza Università per terminare in piazza Duomo davanti al palazzo comunale.
In occasione dell'Otto Marzo il movimento Non Una Di Meno di Catania ha stilato un documento in cui vengono denunciati problemi e le disuguaglianze sociali vissute dalle masse femminili catanesi. Esso conclude: “Scioperiamo contro la guerra perché l'escalation bellica è esponenziale. Non vogliamo rinunciare ai nostri diritti e ai nostri salari per fare ingrassare la lobby degli armamenti finanziati con le risorse pubbliche... Scioperiamo contro il governo Meloni e l'asse dei governi ultra-reazionari.... Scioperiamo contro il DDL sicurezza in discussione, che esaspera norme di segregazione e punizione della povertà e criminalizzazione del dissenso e contro le zone rosse in città”.
Nel corteo una selva di cartelloni tenuti alti da tante giovani e giovanissime che hanno partecipato attivamente condividendo le parole d'ordine di Non Una Di Meno, decine di interventi al microfono durante il percorso hanno toccato i temi sopra citati.
Compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI hanno partecipato con spirito unitario. Portavano il bellissimo manifesto "L'8 Marzo marciamo assieme contro il regime capitalista neofascista, presidenzialista, federalista, interventista, antifemminista di Meloni" che è stato apprezzato e fotografato. Apprezzamenti anche verso il volantino con l'Editoriale della compagna Monica Martenghi che è stato ricercato e richiesto ai nostri compagni. Un volantino-documento didattico, una guida di lotta dalla parte delle donne, che tra l’altro fa assoluta chiarezza in quale regime neofascista siamo: "Anche quest'anno l'8 Marzo cade in pieno regime capitalista neofascista di Meloni. È impossibile celebrare degnamente e con spirito militante la gloriosa Giornata internazionale della donna se si ignora o si prescinde da questa realtà storica e politica in Italia è stata instaurata una dittatura neofascista di stampo mussoliniano, seppur sotto nuove forme e nuovi vessilli e Giorgia Meloni ne è la ducessa”.
12 marzo 2025