Nuova iniziativa della Cellula isola d’Ischia “Il Sol dell’Avvenir”
Il PMLI fa sentire la sua voce sulla questione dell’abusivismo e dell’abbattimento delle case che interessa oltre 10 mila famiglie
Dal corrispondente della Cellula “Il Sol dell'Avvenir” di isola d'Ischia
Uno sforzo organizzativo ed economico che la Cellula dell’isola d’Ischia del PMLI “Il Sol dell’Avvenir” ha fatto in questi giorni, è stato quello di far sentire anche la voce dei marxisti-leninisti nella battaglia per il diritto alla casa, sulla questione dell’abusivismo diffuso sull’isola, contro gli abbattimenti selvaggi di case di prima necessità, per denunciare le gravissime inadempienze dei governi di destra e di “centro-sinistra”. Tutta l’isola è stata tappezzata dai manifesti della Cellula isolana del PMLI e sono stati apprezzati da simpatizzanti e da avversari, attratti anche dalla grafica particolarmente accattivante. Nell’immagine figurano su alcuni tabelloni comunali, contemporaneamente i manifesti per l’8 Marzo e quelli per casa, firmati entrambi dal PMLI!
Il manifesto ha un titolo molto chiaro “I governi borghesi sorretti dai padroni e dai proprietari di immobili negano il diritto alla casa. La ducessa Meloni si preoccupa del proprio guardaroba mentre le ruspe continuano ad abbattere case di necessità. Le piazze devono abbattere questo governo”.
Il documento, che sarà anche un comunicato stampa per diffondere ulteriormente la posizione del PMLI, afferma: “I marxisti-leninisti, dinanzi al dramma della mancanza di case, ai decreti di abbattimento delle case abusive, affermano in primo luogo, che lo Stato deve garantire il diritto alla casa per tutti. La mancanza di una politica fondata sul rispetto del diritto ad una casa, costringe le masse ad arrangiarsi da sé, a costruirsi la casa per la propria famiglia, per i propri figli. I governi borghesi, antipopolari preferiscono negare il diritto alla casa ma rendersi complice dell’abusivismo edilizio per tenere in piedi la politica del voto di scambio e nel migliore dei casi, alcuni sindaci scendono perfino in piazza accanto a chi protesta contro gli abbattimenti anche di case realizzate decenni fa. La lotta deve smascherare anche questo comportamento vergognoso e squallido.
Ad Ischia l’abusivismo edilizio si è sviluppato per la mancanza di una reale politica per la casa, con la complicità di personaggi corrotti. La ducessa Meloni continua a tacere su questi problemi”.
E allora cosa fare? Il manifesto è chiaro: “È indispensabile che lo Stato aumenti i finanziamenti pubblici per la politica abitativa, adeguandoli a quelli degli altri paesi europei e per rilanciare l’edilizia popolare e sostenere le famiglie più bisognose.”
E poi si chiede: “Dove sono i piani comunali per soddisfare il fabbisogno abitativo, perché non vengono risanati vecchi edifici, non vengono utilizzate case sfitte, perché non si costruiscono case popolari? Le banche, le società di assicurazioni, la chiesa, i grandi proprietari immobiliari posseggono case? Si requisiscano tali proprietà ricorrendo anche alla leva fiscale per affittarle come prima casa a chi non ce l’ha”.
E mentre i governi di destra e di “centro-sinistra” continuano a stanziare miliardi per le armi, non si trovano risorse per le famiglie a basso reddito, non ci sono soldi per dotare le vecchie case di garanzie antisismiche, soprattutto in un’isola che ha vissuto e rischia di vivere eventi drammatici.
La situazione isolana è gravissima perché ben 10 mila case rischiano di essere abbattute e i cortei promossi dal Coordinamento a difesa del diritto alla casa della Campania non sono ancora riusciti a tranquillizzare tante famiglie. Probabilmente perché scendono in piazza anche quei sindaci che finora sono stati complici di una situazione sempre più inaccettabile. Un comportamento vergognosamente ambiguo che i marxisti-leninisti denunciano con forza, anche perché vanno a minare una giusta protesta popolare.
12 marzo 2025