Un’importante decisione a Bruxelles dopo il dietrofront di Trump sull’Ucraina
L’UE riafferma il sostegno all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina
Contraria l’Ungheria del neofascista Orban. Zelensky: “Gli ucraini vogliono davvero la pace, ma non a costo di rinunciare all’Ucraina. La vera domanda è se la Russia è capace di rinunciare alla guerra”
Al Consiglio europeo straordinario di Bruxelles del 6 marzo oltre al piano di riarmo i leader dei 27 paesi dell’UE hanno discusso del rinnovo del sostegno all’Ucraina, adesso che il fascioimperialista Donald Trump ha fatto capire chiaramente che gli USA hanno scelto la Russia nazizarista del criminale di guerra Putin e intende disimpegnarsi il più e prima possibile dall’aiuto al governo di Kiev. Nelle conclusioni l’UE ha riaffermato il suo importante sostegno a Kiev: “L'Unione europea – vi si legge - è sin dall'inizio al fianco dell'Ucraina, che esercita il suo diritto naturale di autotutela contro la guerra di aggressione su vasta scala della Russia, e continuerà a rimanere al fianco dell'Ucraina e del suo popolo. Il Consiglio europeo riafferma il suo perdurante e fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. Altresì “Tenuto conto del nuovo slancio nei negoziati che dovrebbero portare a tale pace globale, giusta e duratura, il Consiglio europeo sottolinea l'importanza dei principi seguenti: a) non possono esservi negoziati sull'Ucraina senza l'Ucraina; b) non possono esservi negoziati che interessano la sicurezza europea senza il coinvolgimento dell'Europa. La sicurezza dell'Ucraina, quella dell'Europa, quella transatlantica e quella mondiale sono interconnesse; c) qualsiasi tregua o cessate il fuoco può avvenire solo nell'ambito di un processo che porti a un accordo di pace globale; d) qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina che contribuiscano alla deterrenza di una futura aggressione russa; e) la pace deve rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
A Bruxelles però non è stata raggiunta l’unanimità, a causa dell’opposizione dell’Ungheria guidata dal primo ministro neofascista Viktor Orbán: il testo che definisce il prolungamento degli aiuti europei all’Ucraina è stato sostenuto da 26 capi di Stato e di governo su 27. Nelle conclusioni il Consiglio parla di “pace attraverso la forza”, del sostegno militare e di garanzie di sicurezza: le stesse che aveva chiesto Zelensky. Dice anche che “qualsiasi tregua o cessate il fuoco si può compiere solo come parte di un processo che porti a un accordo di pace esaustivo… L’Unione Europea continuerà a fornire all’Ucraina regolare sostegno finanziario”.
Come affermato nel suo intervento al Consiglio straordinario UE di Bruxelles per il presidente ucraino Zelensky il primo passo verso “un accordo più ampio ed esaustivo” potrebbe essere un cessate fuoco che riguardi sia lo spazio aereo, e in cui quindi sia bloccato qualunque tipo di lancio di missili, così come il volo di droni e bombardamenti, sia quello marittimo, in cui vengano sospese tutte le operazioni militari sul mar Nero. “Tutti devono assicurarsi che la Russia, come unica fonte di questa guerra, - ha affermato Zelensky - accetti la necessità di porvi fine…Permettetemi di sottolineare ancora una volta che gli ucraini vogliono davvero la pace, ma non a costo di rinunciare all’Ucraina. È la Russia capace di rinunciare alla guerra – questa è la domanda a cui qualsiasi negoziato deve rispondere. E siate certi che l’Ucraina condividerà tutti i dettagli dei piani di pace e del processo dei colloqui a tutta Europa, ogni nazione europea che aiuta deve essere a bordo sulla strada della pace. Vi esorto a continuare a sostenere la posizione che qualsiasi problema relativo alla sicurezza dell’Ucraina dovrebbe essere risolto con la partecipazione dell’Ucraina, proprio come qualsiasi questione relativa alla sicurezza delle vostre nazioni o qualsiasi questione relativa alla sicurezza della nostra intera Europa dovrebbe essere risolta con la vostra partecipazione. Solo questo può garantire la pace nel continente e il rispetto degli interessi di tutti gli Stati europei… Vi ringrazio per la vostra determinazione ad aiutarci a difendere l’Ucraina. Ogni giorno e ogni notte dobbiamo proteggere le vite. I missili balistici russi continuano a colpire le nostre città. Il bombardamento sul fronte continua. I gruppi di sabotaggio russi stanno ancora cercando di entrare nel nostro territorio attraverso il confine nelle regioni di Sumy e Kharkiv. Mosca non sta riducendo i suoi investimenti nella morte, aumentando il suo esercito e non facendo pause nel tentativo di superare le sanzioni. La Russia ha 220 brigate con esperienza di guerra. Tra cinque anni, porteranno questo numero a 300. Dobbiamo rispondere a questo problema prendendoci cura delle vite ora, domani e dopodomani”.
12 marzo 2025