A nome del PMLI
Intervento di Urgo all'Assemblea di Milano Rete Libere/i di Lottare del 15 marzo

Compagne e compagni antifascisti,
ringrazio le compagne e i compagni del SiCobas Milano per aver organizzato e ospitato questo importante incontro. Vi porto i saluti militanti del Partito marxista-leninista italiano.
Sono passati otto mesi da quando è nata la Rete “Libere/i di lottare-Fermiamo il DDL 1660”. Un fronte unito antifascista e antigovernativo che tra i primi ha denunciato questo grave provvedimento liberticida e fascista senza precedenti, che attraverso la creazione ad hoc di nuove fattispecie di reati ed enormi aumenti di pena per i reati già esistenti, mira espressamente a criminalizzare e colpire il diritto di sciopero e le lotte sindacali, le manifestazioni antimperialiste come quelle contro il genocidio del popolo palestinese a Gaza e Cisgiordania, i movimenti di lotta per il diritto alla casa, contro il cambiamento climatico e contro le grandi opere e la devastazione ambientale, e le proteste anche non violente nelle carceri e nei centri di detenzione dei migranti. Mentre aumentano contemporaneamente la tutela delle forze repressive dello Stato borghese e le immunità dei corpi militari e dei servizi segreti.
Un atto, che ha avuto l'appendice del Daspo urbano e delle "zone rosse", della stessa portata politica del codice Rocco mussoliniano, assieme al premierato, all'autonomia differenziata, alle controriforme giudiziarie, scolastiche e universitarie, all'aumento delle spese militari, al riarmo e all'ammodernamento delle Forze armate, e che consolida e completa il regime capitalista, neofascista e interventista perseguito già dalla P2.
La Rete si è conquistata sul campo un grande merito politico e storico. Dal Nord al Sud del nostro Paese ha dato un importante contributo a chiarire scopi e natura del decreto cosiddetto “sicurezza”, ha organizzato e ispirato assemblee e riunioni, partecipato attivamente a manifestazioni e sit-in.
Secondo noi bisogna estendere il più possibile il fronte unito contro il DDL ex 1660, alleandosi anche con altri soggetti sorti sullo stesso terreno, non ponendo altri obiettivi che quello di fermare il suddetto provvedimento legislativo. Tutte le altre questioni, pur importanti, ad ora devono rimanere subalterne perché se il blocco del DDL è lo scopo della Rete, ciò deve rimanere anche la priorità e il collante assoluto. E se viene approvato dal parlamento dobbiamo promuovere un referendum per abrogarlo. Anche in questo caso occorrerà più che mai costruire un fronte ampissimo, non un fronte di classe, incentrato sull'obiettivo specifico del referendum.
Compagne e compagni,
il governo neofascista Meloni va fermato subito e con le manifestazioni di piazza; questo nero esecutivo rappresenta il ritorno di Mussolini nelle vesti femminili, “democratiche” e costituzionali, perché sta attuando esattamente la stessa politica interna ed estera di Mussolini e sta completando col premierato il “piano di rinascita democratica” della P2 di Gelli e di Silvio Berlusconi, senza incontrare alcun ostacolo concreto e risolutivo dall'imbelle “sinistra” borghese.
Il PMLI e "Il Bolscevico", il nostro settimanale che è ben disponibile a pubblicare i documenti della Rete, sostengono pienamente gli sforzi e le iniziative della Rete libere/i di lottare a cui hanno aderito e sono impegnati a dare il massimo contributo in base alle forze di cui dispongono.
Sulla guerra bisogna trovare un punto d’intesa. Per noi parlare di contrarietà alla guerra in generale non fa chiarezza ideologica, politica e pratica. Ci sono guerre e guerre, di aggressione e di resistenza e di liberazione nazionale, come quella dei nazisionisti di Israele e quella del popolo palestinese, come quella della Turchia fascista o quella del popolo curdo. Dovremmo invece denunciare il pericolo di una guerra mondiale imperialista a causa principalmente delle contraddizioni tra l'imperialismo dell’Ovest e quello dell’Est per il dominio del mondo. E se scoppia questa guerra il popolo italiano dovrebbe insorgere per impedire all'Italia di parteciparvi.
L'Unione europea si è smascherata davanti agli occhi dei popoli, macchiandosi degli stessi crimini imputabili all'imperialismo americano con la partecipazione di primo piano a guerre di aggressione imperialiste, contribuendo alla cancellazione del diritto internazionale, chiedendo e ottenendo più autonomia decisionale e militare all'interno della NATO, sostenendo attivamente il genocidio del popolo palestinese perpetrato dal mostro nazisionista israeliano. Ed ora con la messa in atto della “Bussola strategica per rafforzare la sicurezza e la difesa dell'UE nel prossimo decennio” del 2022 e dell'attuale “ReArm Europe”, ossia le direttive di politica industriale e militare comune che deve portare alla costruzione dell'esercito europeo imperialista e interventista, e le decisioni della Commissione guidata da Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo con l’elmetto, secondo cui anche l'UE si prepara alla guerra mondiale imperialista incrementando l'industria bellica, rafforzando e coordinando “la preparazione militare e civile”, e chiedendo alla Banca europea per gli investimenti di finanziare l'industria bellica, facendo gravare il tutto sulle masse lavoratrici e popolari con ulteriori tagli a scuola, sanità, pensioni ed altri pubblici servizi.
Di fronte a questa escalation bellicista dell’imperialismo europeo occorre schierarsi contro il riarmo e l’esercito dell’Unione europea, ribadendo la sua parola d’ordine “Fuori l’Italia dalla UE”. L’UE è irriformabile, bisogna distruggerla, cominciando a tirarne fuori l’Italia. Non è sufficiente “rompere” i trattati dell’UE o parlare di uscire dall’euro, occorre uscire dall’UE imperialista, così come occorre uscire dalla NATO iniziando dallo smantellamento delle sue basi, logistiche e militari, presenti nel nostro Paese.
Per noi marxisti-leninisti rimane un nostro dovere battersi per l’Europa socialista e faremo fino in fondo la nostra parte affinché un giorno venga instaurata la Repubblica socialista d’Europa. Ma sarà impossibile passare pacificamente a questa nuova Europa se non si realizzerà il socialismo nei singoli paesi dell’UE, a cominciare dall’Italia.
Viva la Rete “Libere/i di lottare-Fermiamo il DDL 1660”!
Avanti uniti contro il DDL “sicurezza” del governo neofascista Meloni!
Fuori l’Italia dalla UE imperialista! Fuori la NATO dall’Italia!
Fuori l’Italia dal pericolo di essere coinvolta in una terza guerra mondiale interimperialista!

19 marzo 2025