Milano
Al grido “Fuori i fascisti dalle scuole” gli studenti contestano Valditara
Il ministro ha inaugurato al Molinari una targa dedicata al fascista Ramelli contro il parere dell'istituto
Redazione di Milano
Il 13 marzo alla scuola Ettore Molinari di Milano, l'Istituto di via Crescenzago che comprende indirizzi di liceo scientifico, Itis e anche corsi serali, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara (Lega) accompagnato dalla sua camerata di
governo Paola Frassinetti, la sottosegretaria all'Istruzione che lo scorso anno inneggiò apertamente alla “marcia su Roma”, ha apposto una seconda targa per commemorare il 50° anniversario dell'uccisione del fascista Sergio Ramelli, che quella scuola aveva frequentato, membro del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del MSI.
Alla posa della targa era presente anche l’assessore regionale alla Sicurezza, il fascista Romano La Russa, fratello del mussoliniano presidente del Senato Ignazio Benito, che in ripetute occasioni ha orgogliosamente esibito in pubblico il saluto romano.
Al suo arrivo Valditara è stato fortemente contestato da collettivi studenteschi, sindacati di base e insegnanti precari che hanno innalzato cartelli e striscioni con scritto “Molinari antifa”, “Valditara la nostra scuola non è un palco” e “Valditara i soldi vanno alle scuole non in tasca”, urlando ripetutamente “Fuori i fascisti dalle scuole”. Dai megafoni sono inoltre state fatte varie denunce come "Stop alla strumentalizzazione continua della nostra scuola da parte della destra" o "Le scuole italiane cadono a pezzi, ma il ministro preferisce concentrarsi sulle targhette per militanti fascisti".
Il discorso tenuto durante la nera cerimonia è stato un comizio che è servito a Valditara sostanzialmente per ribadire la vergognosa tesi secondo cui il fascismo sarebbe un'idea da rispettare e addirittura che per essere democratici bisogna accettarlo, “dimenticando” che quella cerimonia è stata da lui imposta proprio con un atto autoritario dal momento che la scuola, che lui ha avuto la faccia tosta di ringraziare per avere accettato l'affissione della targa, in realtà con una delibera unanime del Consiglio d'istituto aveva proposto di non posarla e per dimostrare quello che è realmente il suo concetto di democrazia sono state schierate le “forze dell’ordine” in tenuta antisommossa per impedire agli studenti che partecipavano al presidio di raggiungere la scuola.
19 marzo 2025