Il governo neofascista Meloni, le amministrazioni e gli Enti di bonifica locali sono i massimi responsabili delle nuova ondata alluvionale che il 14 marzo ha colpito gran parte della Toscana e in particolare la Piana di Firenze, Prato e Pistoia e tutta la Valdisieve.

Esondati il torrente Rimaggio in pieno centro a Sesto Fiorentino e la Sieve che ha rotto gli argini in più punti lungo tutta la vallata da Vicchio di Mugello, a Rufina fino a Pontassieve con centinaia di famiglie sfollate, frane, allagamenti e ingenti danni alle abitazioni, ai terreni coltivati, beni privati e infrastrutture.

Per fortuna, e solo per puro caso, non si registrano morti, feriti gravi e dispersi come purtroppo è avvenuto poco più di un anno fa, il 2-3 novembre 2023, a Campi Bisenzio e a Prato.

Nell'esprimere solidarietà e sostegno alle popolazioni colpite, il PMLI.Toscana esorta le masse operaie e popolari a ribellarsi contro il “piano sicurezza” del governo neofascista Meloni che con il Ddl 1660 intende instaurare un vero e proprio stato di polizia “per proteggere i cittadini” e a livello europeo è pronto a stanziare oltre 50 miliardi di euro per il riarmo della Ue imperialista.

Il PMLI auspica la costituzione di un vasto movimento di lotta per costringere il governo centrale e le amministrazioni locali a risarcire immediatamente e fino all'ultimo euro i danni subiti dalla popolazione, dalle attività agricole, lavorative e commerciali e a stanziare fondi sufficienti non per mettere in sicurezza i “confini dell'Italia e dell'Europa” ma per mettere al sicuro le popolazioni e tutto il territorio nazionale dal rischio idrogeologico; le scuole, le Università, la sanità e le infrastrutture pubbliche.

Una lotta per una vera transizione ecologica, energetica e digitale contro la spaventosa crisi climatica in atto in tutto il pianeta che sia parte integrante della lotta per il socialismo e che può essere completamente vinta solo quando il capitalismo sarà spazzato via.
 

Partito marxista-leninista italiano.Toscana

15 marzo 2025