Intervento alla storica 2ª Sessione plenaria del 4° CC del PMLI tenutasi il 17-18 febbraio 2001
Scuderi: Dobbiamo diventare rossi esperti

Questa Sessione, avendo come compito principale l'approvazione del Nuovo Programma d'azione del PMLI, ha un carattere storico e strategico. Lo capiremo meglio dal Rapporto che fra poco il compagno Emanuele Sala pronuncerà a nome dell'Ufficio politico. è stato un parto lungo e laborioso, date le nostre attuali forze umane, materiali ed economiche e le nostre conoscenze ed esperienze. Se siamo riusciti a elaborare e a presentarvi questo documento strategico, che ci accompagnerà e ci ispirerà per lungo tempo, ciò è dovuto in primo luogo al gioco di squadra che l'Ufficio politico, il Comitato centrale e l'intero Partito, ancora una volta hanno saputo realizzare. In una squadra in cui il ruolo fondamentale è stato svolto dal compagno Sala. Una volta ottenuto l'incarico dal Segretario generale del Partito, conformemente a una importante indicazione del 4° Congresso nazionale del Partito, egli ha fatto un enorme lavoro sulla base del piano di lavoro da lui presentato e approvato nella prima Riunione plenaria del 4° Ufficio politico tenutasi il 12 settembre 1999. Il contributo che il compagno Sala ha dato, avvalendosi della stretta collaborazione di tutti i membri dell'Ufficio politico, rimarrà per sempre iscritto a lettere d'oro negli annali del PMLI. Nella pratica, per l'ennesima volta, abbiamo verificato che il gioco di squadra, la giusta scelta dei componenti la squadra e dell'assegnazione dei ruoli, sul piano organizzativo, e le giuste indicazioni strategiche e politiche costituiscono le carte vincenti per il successo del lavoro ideologico, politico e programmatico marxista-leninista. Tuttavia non possiamo non rilevare che nell'elaborazione del Nuovo Programma d'azione si sono avvertite fortemente le nostre limitate conoscenze ed esperienze in alcuni campi, come per esempio l'agricoltura, il Mezzogiorno, l'ecologia, l'urbanistica, la bioetica. Un problema antico ancora non risolto e di difficile soluzione se un numero adeguato di intellettuali (filosofi, economisti, storici, giuristi, scrittori, biologi, ingegneri, ecc. ecc.) non si schiereranno con il proletariato e il socialismo stando dentro al PMLI o al suo fianco. Non bisogna però farsi condizionare dalla mancanza di intellettuali poiché la conoscenza e l'esperienza si acquisiscono con lo studio e l'applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della linea del Partito, con lo studio della realtà in cui viviamo, con lo studio delle materie che non si conoscono, con il radicamento e lo sviluppo del Partito nei luoghi di lavoro, di studio e di vita, con la penetrazione negli ambienti degli intellettuali, con l'aiuto di simpatizzanti e amici che ne sanno più di noi in settori specialistici e scientifici. Sappiamo infatti, verificandolo ogni giorno di fronte ai nuovi problemi che si presentano, che si può conoscere tutto se si ha un corretto orientamento di classe, una ferma volontà di risolvere il problema e se si applicano le tre fasi che precedono l'azione. Noi dobbiamo mirare a diventare degli esperti rossi, meglio dei rossi esperti, ciascuno nel settore di propria competenza, e al contempo conquistare alla nostra causa quanti più intellettuali è possibile. Solo così potremo colmare le nostre lacune e insufficienze e fronteggiare e battere la borghesia in tutti i campi.
 
(Tratto dall'Intervento pronunciato da Giovanni Scuderi alla 2ª Sessione plenaria del 4° CC del PMLI tenutasi il 17-18 febbraio 2001)

26 marzo 2025