Cariche e manganellate a Città della Scienza contro i manifestanti di Napoli
In migliaia contestano i ministri Salvini, Valditara e Piantedosi
Le masse popolari e i disoccupati organizzati chiedono un piano d’intervento straordinariio per Bagnoli e le zone colpite dal terremoto

Redazione di Napoli
L’indignazione per la fantomatica “riunione per la sicurezza” proposta dai ministri del regime neofascista Salvini (Infrastrutture), Valditara (Istruzione) e Piantedosi (Interno) si è fatta corteo venerdì 21 marzo a Bagnoli quando la partecipazione delle masse popolari è stata supportata anche dalla combattività dei disoccupati organizzati.
Migliaia di manifestanti provenienti dai quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Dazio, ma anche Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Giugliano si sono dati appuntamento a piazzetta Bagnoli con cuscini - per simboleggiare le notti insonni viste le continue scosse notturne che non fanno più dormire i residenti di questi comuni e quartieri - e cartelli al seguito per protestare contro l’indifferenza e la mancanza totale di proposte per affrontare il problema, ormai quotidiano, del terremoto e del bradisismo. Diversamente molto chiaro lo striscione di apertura “La vostra sicurezza è solo repressione. 800 MLD per la guerra, per i territori nessuna prevenzione. No ddl 1660, No ad una zona rossa stile Caivano”; nel contempo i manifestanti richiedono un piano di intervento straordinario per garantire i primi soccorsi abitativi alle case danneggiate e rese inagibili dalle gravi scosse di marzo di magnitudo 4.4: “ai danneggiamenti delle case non vogliamo fra poco contare i morti: che il governo si muova seriamente”.
Presenti in piazza i disoccupati organizzati “Movimento 7 Novembre” con uno striscione per “la lotta di classe”, assieme ai disoccupati “167” di Scampia, diversi Comitati territoriali della zona Ovest di Napoli, studenti e studentesse, spesso con la bandiera palestinese, Potere al Popolo, e anche la nostra Redazione di Napoli che ha seguito tutto il corteo dall’inizio alla fine grazie al compagno Luigi che indossava le spille dei Maestri e del Partito.
Arrivati a Coroglio, il corteo ha dovuto affrontare le “forze dell’ordine” in tenuta antisommossa che hanno sbarrato la strada non permettendo l’accesso verso l’Istituto di Città della Scienza dove si stava svolgendo la riunione dei tre ministri. Impossibile avvicinarsi tanto che la polizia caricava i manifestanti dopo alcuni lanci di uova all’indirizzo del provocatorio presidio che ostacolava l’accesso; i presenti riuscivano ad avere una volta la meglio e poi attutire i colpi di manganello dei poliziotti di Piantedosi in assetto antisommossa, con scudi e protezioni.
Assente il ministro per la protezione civile Nello Musumeci duramente criticato in dalla CGIL: “Il sindacato chiede di mettere subito a disposizione dei cittadini e delle tante aziende che operano sul territorio quegli strumenti che sono necessari per non essere costretti a lasciare le proprie abitazioni e le proprie attività produttive, commerciali e terziarie. Il ministro Musumeci ci lascia sbalorditi. Anziché dirci come e quando saranno operativi quegli strumenti di cui parla, ancorché a nostro avviso insufficienti, si continua ad attaccare il territorio e gli abitanti indicando l'abusivismo e la mancata partecipazione dei cittadini alle esercitazioni come il problema da affrontare''.

26 marzo 2025