Importante sentenza della Cassazione
“I migranti della Diciotti vanno risarciti”
L'ira di Meloni e Salvini
20 agosto 2018: la nave Diciotti attracca nel porto di Catania. A bordo ci sono 177 migranti, salvati nei giorni precedenti al largo di Lampedusa. Dopo lo stop di Malta, anche l’Italia si rifiuta di farli sbarcare in mancanza di un accordo dell’unione europea sulla ripartizione dei profughi.
Oltre cento migranti, salvati al largo di Lampedusa, furono trattenuti a bordo della nave della Guardia costiera, che pure aveva attraccato al porto di Catania, dal 20 al 25 agosto. Uno stallo che provocò tensioni, esposti alle Procure e un’indagine penale contro Salvini, conclusa con il rigetto dell’autorizzazione a procedere votato in Senato a febbraio 2019.
Su quegli eventi la corte di Cassazione ha stabilito che i migranti trattenuti in modo "forzato e arbitrario" per sei giorni sulla nave Diciotti nell’estate del 2018, per ordine dell’allora ministro dell’interno Matteo Salvini, devono essere risarciti dallo Stato che ne ha "violato la libertà personale".
''Si tratta di una sentenza vergognosa: invito i giudici a pagare di tasca loro, se amano tanto i clandestini'' ha dichiarato Matteo Salvini allora vicepremier e ministro dell'Interno, oggi alle Infrastrutture e ai Trasporti, che aggiunge: "Se di fronte allo splendido palazzo della Cassazione esistessero un bel campo rom e un bel centro profughi, magari qualcuno cambierebbe idea".
Ma anche la Meloni va su tutte le furie e attacca duramente e direttamente il "principio opinabile" e la "decisione frustrante" per cui "il governo dovrà risarcire, con i soldi dei cittadini onesti, persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente". Si scaglia contro una "sentenza vergognosa" come viene definita la sentenza.
Risponde Margherita Cassano, che fu eletta al Csm per Magistratura indipendente: "Le decisioni della Cassazione possono essere oggetto di critica. Sono invece inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto".
Si apre sulle migrazioni un nuovo scontro tra magistratura e governo. Fronte caldo quello dei migranti che il governo Meloni vorrebbe deportare e privare di ogni diritto, quando gli vanno riconosciuti pieni diritti, frontiere aperte e libero accesso.
2 aprile 2025