48° Anniversario della Fondazione del PMLI
Scuderi: Operaie e operai, parliamoci!

Operaie e operai, oggi più che mai è necessario incontrarci e parlarci.
Ce lo impone la situazione internazionale in cui soffiano forti i venti di una nuova guerra mondiale imperialista a causa della crescente rivalità tra l'imperialismo americano e il socialimperialismo cinese per il dominio del globo. Tutti i paesi imperialisti si preparano alla guerra. L'Ue l'ha detto esplicitamente: “Entro il 2030 dobbiamo essere pronti alla guerra”. Intanto procedono l'aggressione della Russia imperialista all'Ucraina e il genocidio del popolo palestinese a Gaza e Cisgiordania da parte dei nazisionisti di Israele guidati dal nuovo Hitler Netanyhau. Ed è in corso la guerra dei dazi scatenata dal dittatore fascista Trump per avvantaggiare l'economia e il commercio degli Usa.
Parliamoci, ce lo impone la situazione nazionale che vede il ritorno al governo di Mussolini nelle vesti femminili, “democratiche” e costituzionali di Giorgia Meloni, la quale sta attuando la stessa politica interna ed estera del suo maestro Mussolini e completando, col premierato preconizzato dal “Piano di rinascita democratica” della P2 di Gelli e di Silvio Berlusconi, il regime capitalista neofascista. Purtroppo senza trovare resistenza concreta e risolutiva da parte dell'imbelle “sinistra” borghese. Mentre il governo neofascista Meloni andrebbe abbattuto con moti di piazza.
Parliamoci, ce lo impone la situazione sociale in cui regnano povertà, disoccupazione, licenziamenti, chiusure di fabbriche, bassi salari, pensioni medio-basse insufficienti, alta età pensionabile, bollette alle stelle, disuguaglianze e ingiustizie sociali, disparità di sesso, insicurezza sul lavoro. E il proletariato, la vostra classe, pur producendo tutta la ricchezza del Paese si deve accontentare solo delle briciole del lauto banchetto dei capitalisti e della borghesia.
Parliamoci, ce lo impone la crisi climatica, l'inquinamento della terra, delle acque e dell'aria, la distruzione dell'ambiente, il dissesto idrogeologico che producono alluvioni, terremoti, malattie, pandemie.
Ci rivolgiamo a tutte le operaie e gli operai, in particolare alle operaie, sfruttate in fabbrica e in famiglia, ai più giovani che devono ancora farsi le ossa nella lotta di classe, a chi tra di voi è impegnato in prima linea nelle lotte politiche e sindacali ed è fautore del socialismo.
Tutti i militanti del PMLI sono disponibili a incontrarsi e a discutere con voi durante le manifestazioni di piazza e in qualsiasi luogo concordato. Anche il Segretario generale è disponibile, basta fissare un appuntamento attraverso il numero telefonico 055-5123164 della Sede centrale del Partito e de “Il Bolscevico”. Questo giornale è a vostra completa disposizione, pronto a pubblicare i vostri interventi.
È un dovere proletario rivoluzionario reciproco incontrarci e parlare dei problemi del momento, soprattutto della questione del potere politico del proletariato, che è la madre di tutte le questioni. Una questione che è assente nelle discussioni nei luoghi di lavoro, nei sindacati e nei partiti che si richiamano ai lavoratori. Un tempo non era così, anzi era viva e operante all'interno del proletariato e degli anticapitalisti. Appassionava anche gli intellettuali del popolo. Dovreste riaffrontarla, ne va del vostro avvenire.
Nel nostro Paese capitalista il potere politico, economico, finanziario, istituzionale, giuridico, culturale e mediatico è posseduto interamente dalla borghesia. Il proletariato invece non possiede niente, tranne le braccia per lavorare e arricchire la borghesia. Il voto sulla scheda elettorale serve unicamente a mandare al governo una delle fazioni della classe dominante borghese. Questa situazione va rimossa, capovoldendo la classe al potere: il proletariato al posto della borghesia. Per porre fine allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, alla società divisa in classi e al sistema economico capitalista che è la fonte di tutti i problemi di vita e i mali delle masse, del fascismo, del razzismo, dell'omofobia e della guerra imperialista.
Nel 1864, in occasione dell'inaugurazione dell'Associazione internazionale dei lavoratori, Marx ha lanciato alle operaie e agli operai di tutto il mondo il seguente appello: “Conquistare il potere politico è diventato il grande dovere della classe operaia” .
La classe operaia, sinonimo di proletariato, che ha fatto proprio quello appello alla fine, sotto la direzione del Partito comunista e attraverso la rivoluzione, è riuscita a conquistare il potere politico in Russia, in Cina e in altri Paesi. Se i revisionisti non avessero manipolato e svuotato della sua essenza rivoluzionaria il marxismo-leninismo sicuramente in quei Paesi esisterebbero ancora quelle condizioni e in altri Paesi, come l'Italia, si combatterebbe tuttora per conquistare il potere politico da parte del proletariato e il socialismo.
Ma nulla ci impedisce, se non la borghesia e i suoi servi revisionisti e riformisti, a riprendere la via maestra dell'Ottobre, se voi operaie e operai italiani siete disposti a percorrerla. Ma dovete armarvi della vostra cultura rivoluzionaria che potete trovare nelle seguenti opere fondamentali, non affrontando in un primo tempo il “Capitale” di Marx data la sua complessità: “Il Manifesto del Partito comunista” di Marx ed Engels, “Stato e rivoluzione” di Lenin, “Principi del leninismo” e “Questioni del leninismo” di Stalin e “Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo” di Mao.
Già dalla lettura e dallo studio attento de “Il Manifesto” si capisce quello che si deve fare per cambiare radicalmente l'Italia. Come è accaduto a molti militanti del PMLI. E a Mao, che al giornalista americano Edgar Show ha detto: “Il Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels fu il primo dei libri marxisti-leninisti che si impressero nella mia mente e costruirono in me la fede nel marxismo dal quale una volta che l'ebbi accettato come corretta interpretazione della storia non mi separai mai più” .
In effetti non esiste nella storia, in teoria e nella pratica, un'altra via che consenta al proletariato la conquista del potere politico e il socialismo.
Il socialismo è la società a misura del proletariato e delle masse lavoratrici, l'esperienza sociale, politica, economica, istituzionale, culturale più avanzata della storia umana realizzata dai marxisti-leninisti in vari Paesi del mondo.
Facendo tesoro di questa grande esperienza, il PMLI nel dicembre 1985, al 3° Congresso nazionale, ha lanciato un disegno generale del socialismo in Italia. Nessuno, in precedenza, aveva fatto una cosa simile. Lo potete leggere su “Il Bolscevico” e valutarlo. Ne potremo parlare quando ci incontreremo.
Abbiamo bisogno della vostra esperienza per capire se siamo sulla giusta via e per migliorare la linea politica del PMLI. Forse anche voi avete bisogno della nostra esperienza accumulata in 48 anni, dal 9 Aprile 1977, di duro lavoro ideologico, politico, organizzativo e giornalistico, dopo un decennio di preparazione della fondazione del Partito.
Dovevamo anzitutto capire come mai il proletariato italiano non avesse ancora conquistato il potere politico, e ne individuammo la causa nel PCI revisionista che lo guidava, e in quel che era accaduto in Urss e nel movimento comunista internazionale col XX Congresso del PCUS, nel febbraio 1956, quando era stato rinnegato Stalin ed era iniziata la restaurazione del capitalismo.
Non si finisce mai di imparare, di studiare gli avvenimenti che riguardano direttamente il proletariato, le masse, la lotta di classe. Condividendo ciò che si impara con chi è fautore del socialismo e con gli sfruttati e gli oppressi, quindi con voi operaie e operai.
Abbiamo tante cose da dirci, perché il passaggio dal capitalismo al socialismo nel nostro Paese non è un'impresa facile, ha bisogno di essere approfondito in tutti i suoi aspetti teorici, organizzativi e di lotta. Ci arriveremo attraverso un lavoro ciclopico e di lunga durata, secolare. Intanto cominciamo col primo passo, parliamoci.
 

Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI

Firenze, 2 aprile 2025