Ricordo di Lucia, Nerina Paoletti, scomparsa 19 anni fa, il 6 aprile 2006
Lucia sembrava fragile, in realtà era di acciaio
19 anni fa, il 6 aprile 2006, è scomparsa prematuramente a causa di un infarto post operatorio la compianta Lucia, Nerina Paoletti, cofondatrice del PMLI e membro a vita del Comitato centrale del PMLI.
Sembrava fragile, come ella stessa ha scritto in una nota, presumibilmente del settembre 1976, trovata tra le sue carte. In realtà era di acciaio come ha dimostrato nella sua lunga e attivissima militanza marxista-leninista.
La tenacia nel raggiungere gli obiettivi era la sua forza, come ha scritto. Era umile, modesta, volenterosa, combattiva, generosa, immune dall'individualismo, apprezzava ed elogiava le compagne e i compagni che considerava più bravi di lei.
Alla data della sua nota pensava che il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi e gli altri dirigenti la sottovalutassero e non dessero importanza ai suoi contributi, e di ciò soffriva silenziosamente senza farlo apparire. In realtà i suddetti dirigenti erano coscienti del valore di Lucia. La quale, come scrive, era “sicura che un domani” sarebbero stati riconosciuti i suoi contributi.
Questa meravigliosa compagna, che dopo la scomparsa di Mao per diversi anni attraverso un quadernetto colloquiava idealmente con lui, confidandogli i suoi pensieri politici, ha lottato coerentemente per tutta la vita per dare il meglio di sé al Partito portando fino in fondo il processo della trasformazione della concezione del mondo.
Perché era consapevole, in base all'esperienza di Partito e al comportamento dei suoi militanti, che se non si acquisisce stabilmente la concezione del mondo marxista-leninista è impossibile sottrarsi definitivamente all'influenza culturale e politica della borghesia e vivere, pensare e lottare da marxisti-leninisti.
Ecco il testo integrale della nota della Lucia, compreso il titolo originario.
Sembro fragile!
Caro compagno Mao,
se tu potessi aiutarmi di più a capire. Sento, e vedo nella pratica, che capirò fino in fondo se saprò applicare i tuoi giusti principi.
Sento dentro di me una incapacità intellettiva che mi porta a pensare che i compagni non abbiano fiducia nelle mie capacità.
Ma ti giuro compagno Mao, potessero i compagni vedere fino in fondo dentro di me, vedrebbero quella forza travolgente che mi fa andare avanti con sacrifici enormi, enormi anche per la mia salute.
Ma sono combattiva. Sembro fragile ma non mollo. Fin dalla nascita del gruppo “Stella rossa” (nel settembre 1967, ndr) e poi nella Federazione, nel Pcd'I e nell'Organizzazione sono stata tenace nella lotta e sicura nel raggiungimento dell'obiettivo. Questa è la mia forza.
Che importa se compagni più bravi ti scavalcano. A me importa, vincendo l'individualismo, te lo giuro compagno Mao, mi importa fare (e faccio di fatto) tutto ciò che mi comanda il mio Partito. Forse il Partito non mi focalizza abbastanza, forse mi ha dato un'etichetta di incapace in certi campi, ma che importa. L'importante è fare, fare e dare ciò che il Partito vuole, il resto è secondario. (Anche se ancora non sono state vinte certe remore e ciò ti scoraggia enormemente). Ma ho fiducia nel mio Partito, sono sicura che saprà scorgere un domani anche i miei contributi e quel che faccio per esso, e farmi così crescere.
Già il vincere la vita di tutti i giorni è una lotta coerente per la mia trasformazione.
9 aprile 2025