Campobasso, diffusi l'Editoriale di Scuderi e altri volantini del PMLI fra operai e studenti
Per più giorni, la nostra Organizzazione è stata davanti a scuole, terminal e piccole imprese, riscontrando però scarso interesse verso i volantini del Partito

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Campobasso del PMLI
Nei giorni scorsi, come saltuariamente avviene ormai da anni, l’Organizzazione di Campobasso si è impegnata in una capillare diffusione di volantini del PMLI presso la popolazione. In particolare, sono stati diffusi davanti a scuole e terminal bus (per raggiungere una platea quanto più ampia possibile), volantini rivolti ai giovani (riprendendo ed adeguando ai tempi odierni l’appello che il nostro amato Partito lanciò ad inizio millennio “Alle ragazze e ai ragazzi che vogliono cambiare il mondo”) mentre, nella serata di lunedì, siamo stati impegnati fino a tardi presso alcune piccole aziende della zona industriale per diffondere l’importante editoriale del nostro Segretario generale, compagno Scuderi, rivolto alla classe operaia per conquistare il potere politico.
Partiamo dai giovani. Nei giorni di venerdì e sabato pochi i ragazzi che hanno preso il materiale, ancor meno quelli con i quali si è riusciti ad avere un confronto. Mentre si stavano scambiando pareri con una giovanissima studentessa liceale, un docente si è intromesso chiedendo di vedere cosa stavamo dando ai ragazzi: “ma dai, il comunismo, ragazze lasciate stare queste cose ” è stata la sua reazione! Alcune ragazze, si sono fermate perché, nonostante la spilla dei Maestri appuntata in petto, pensavano che stessimo distribuendo materiale cattolico antiaborto perché, ci hanno detto, “spesso vengono qui a fare propaganda ”. Si è cercato di prendere la palla al balzo per parlare di donne e diritti ma le studentesse andavano di fretta! Nei pressi del terminal dove due giovani studenti si sono lasciati andare a slogan nazionalistici ed anticomunisti. Si avverte la martellante campagna propagandistica reazionaria governativa che sta producendo gli effetti sopra descritti.
Parliamo dei lavoratori. Premesso che nel capoluogo non vi sono certo grosse aziende (anche in passato), men che meno metalmeccaniche, abbiamo fatto su e giù fra alcune piccole imprese della zona industriale. Pochissimi gli operai trovati alle uscite, quindi pochi i volantini diffusi. Qualche lavoratore probabilmente aveva paura di farsi vedere dal titolare a parlare con un militante marxista-leninista.
Non sono state delle diffusioni incoraggianti, ma noi continueremo a volantinare perché non c'è altro modo per far conoscere alle masse le posizioni del Partito.

16 aprile 2025