Drone spia russo sul centro di ricerca dell'Ue di Ispra e su quattro stabilimenti di Leonardo
Anche in Germania droni russi hanno volato sopra insediamenti militari e industriali

Un drone di sospetta origine russa ha sorvolato sicuramente per almeno sei volte nella seconda metà del mese di marzo a Ispra, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, la sede del Joint Research Centre dell'Ue, ed è certo che lo stesso abbia anche sorvolato le aree dove sono ubicati quattro stabilimenti dell'industria aeronautica e aerospaziale Leonardo che si trovano in Provincia di Varese: infatti a Vergiate, che dista in linea d'aria 16 chilometri da Ispra, ha sede la Divisione Elicotteri di Leonardo e vi è la più grande linea di assemblaggio di elicotteri dell'azienda, a Somma Lombardo, che dista dalla stessa località 19 chilometri, c'è lo scarico merci della Divisione Elicotteri, a Venegono Superiore, che si trova all'estremità orientale della Provincia di Varese e a meno di 30 chilometri in linea d'aria da Ispra, c'è l'Aicraft Division della stessa azienda e infine, all'estremità meridionale della Provincia e precisamente a Samarate che dista in linea d'aria 30 chilometri da Ispra, c'è un altro stabilimento minore della Divisione Elicotteri di Leonardo. I velivoli prodotti in questi quattro stabilimenti sono in gran parte destinati a organizzazioni militari, italiane ed estere.
Inoltre a Solbiate Olona - nella parte meridionale della Provincia di Varese a 28 chilometri in linea d'aria da Ispra e a soli 9 chilometri dallo stabilimento Leonardo di Samarate - c'è dal luglio del 2024 la sede operativa del Comando Nato di Rapida Operatività, ma non è dato sapere se il drone abbia potuto avvicinarsi anche a quest'ultima area, fortemente presidiata.
Il Joint Research Centre è una direzione generale della Commissione europea finanziato dalla Ue che gestisce sei istituti di ricerca con lo scopo di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all'attuazione e al controllo delle politiche dell'Ue: in modo particolare, nei laboratori di Ispra, che è il centro di gran lunga più grande tra i sei dislocati in vari Paesi europei, si studiano tecnologie finalizzate alla protezione e alla sicurezza dei cittadini, si studiano l'ambiente e la sostenibilità, la salute e la protezione del consumatore e, soprattutto, tecnologia finalizzata alla produzione di energia. Recentemente nei laboratori del Joint Research Centre di Ispra è stata avviata una ricerca relativa agli aspetti della sicurezza dei droni ad uso non militare.
Il drone, rilevato per l'ultima volta lo scorso 28 marzo sopra il Lago Maggiore mentre si dirigeva verso il territorio piemontese, ha comunque fatto perdere da allora completamente le sue tracce.
Sul caso la Direzione distrettuale antiterrorismo del capoluogo lombardo ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di spionaggio politico o militare aggravato dal terrorismo. Dai primi riscontri i magistrati milanesi non hanno dubbi che il drone sia di fabbricazione russa perché ogni apparecchio di questo genere produce frequenze specifiche che ne identificano la provenienza.
I dati tecnici relativi al drone provengono dalle frequenze rilevate da un captatore del centro di ricerca dell’Ue.
Gli stessi magistrati, comunque, alla luce della scarsa capacità del mezzo aereo ritengono che il drone possa essere partito da un luogo compreso tra le Province di Varese, di Novara e di Verbano – Cusio – Ossola.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è intervenuto sulla vicenda con un nervoso post nel quale ha parlato di “conclamato tentativo di spionaggio industriale” con un chiaro riferimento a Leonardo e ha parlato di “guerra ibrida” , facendo così capire chiaramente che la natura delle ricerche del Joint Research Centre della Ue è anche di tipo militare e che probabilmente anche la base Nato di Albiate Olona potrebbe essere stata interessata dall'attività di spionaggio del misterioso drone.
È grave che tra il 9 e il 29 gennaio 2025 una formazione composta di almeno tre droni abbia potuto tranquillamente sorvolare indisturbata per almeno sei volte la base dell'esercito tedesco di Schwesing, nel Land settentrionale dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca: a rivelarlo è stato il giornale Süddeutsche Zeitung che ha citato un rapporto segreto del ministero della Difesa di Berlino.
Tali droni spia, estremamente sofisticati e resistenti a contromisure, hanno potuto volare su una base dove, tra l'altro, venivano addestrati militari ucraini all'uso dei missili di difesa antiaerea Patriot.
Altri due episodi del tutto simili sono avvenuti ad agosto del 2024, il primo sull'area industriale di Brunsbüttel, sempre nello Schleswig Holstein, dove si trovano un impianto nucleare ormai spento e un terminale di gas naturale liquefatto, oltre ad alcuni impianti chimici, e il secondo sulla base aerea Nato di Geilenkirchen, nella regione tedesca del Nord Reno-Westfalia al confine con l'Olanda, e in entrambi i casi gli oggetti volanti hanno fatto poi perdere ogni traccia: questa volta a rivelarlo sono stati i quotidiani tedeschi Bild e Spiegel.

16 aprile 2025