Presidio sotto la prefettura di Catania delle lavoratrici e lavoratori Oda
La Fondazione che fa capo alla Diocesi di Catania non paga gli stipendi. Solidarietà militante del PMLI che distribuisce in piazza anche l'Editoriale di Scuderi

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 17 aprile la Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI ha portato la solidarietà militante alle lavoratrici e ai lavoratori della Fondazione Oda senza stipendio da 5 mesi al presidio che stavano svolgendo sotto il palazzo della prefettura catanese in via Etnea, organizzato dall'USB-lavoro privato.
L'USB infatti ha proclamato lo stato di agitazione delle maestranze della Fondazione Oda (Opera diocesana di assistenza di Catania) per rivendicare con forza il pagamento degli stipendi non corrisposti. Le mensilità arretrate per gli oltre 300 dipendenti che si occupano di servizi assistenziali e riabilitativi anche in convenzione con l'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP), sono novembre, dicembre, compresa la tredicesima del 2024, e di gennaio, febbraio, e marzo. Va fatta anche chiarezza sul fatto che, mentre l'Asp paga l'Oda, l'Oda non paga gli stipendi.
La situazione attuale, denuncia il sindacato USB in una nota, comporta la fuga del personale, che non intende più subire mancati pagamenti delle dovute mensilità. La Fondazione Oda, dovrebbe essere un luogo di supporto e di cura, si sta trasformando in un incubo per ognuno delle lavoratrici e dei lavoratori e per gli assistiti e le loro famiglie. Le promesse dell'Oda sono che entro aprile saranno pagati gli stipendi arretrati. Stiamo a vedere!
I nostri compagni oltre a portare il manifesto con la parola d'ordine “Il lavoro prima di tutto”, hanno distribuito il volantino con l'Editoriale del Segretario generale e Maestro del PMLI Giovanni Scuderi in occasione del 48° fondazione del Partito dal titolo che lancia la parola d'ordine "Operaie e operai, parliamoci!"
Il compagno Sesto Schembri è stato intervistato e ripreso col manifesto da una televisione locale anche se non sappiamo se il servizio è stato trasmesso.

23 aprile 2025