Nel settore del mobile imbottito a Forlì
Scioperano da una settimana i lavoratori della “Giuliani Arredamenti”
Scioperi anche alla “Bakery” di Forlimpopoli e “Astercoop” di Cesena

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Forlì
Dal 14 aprile continua lo sciopero alla Giuliani Arredamenti, azienda del distretto del mobile imbottito (divani) di Forlì e tra i committenti del marchio “Poltrone e Sofà”, dove i lavoratori denunciano condizioni igieniche e di sicurezza precarie, di ricattabilità, di normative eluse a partire dal fatto che la Giuliani si dichiara impresa artigiana con circa 120 dipendenti dei quali solo 11 assunti direttamente e gli altri in “somministrazione” tramite agenzie interinali, alcuni addirittura da 13 anni.
Sabato 19 aprile è giunta anche la Segretaria nazionale della Cgil, Francesca Re David, a portare solidarietà alle decine di lavoratori in presidio davanti ai cancelli dell’azienda e per denunciare “una bella vetrina che nasconde lavoro nero e sfruttamento che riguarda questo territorio e non solo”, “Molti di loro sono migranti e sappiamo che oggi dal lavoro dipende tutto, dalla casa al permesso di soggiorno”.
I sindacati confederali chiedono la stabilizzazione dei lavoratori e che venga applicato il contratto per l’industria del settore, oltre a ripristinare le tutele piene su salute e sicurezza. L’azienda per ora non risponde ma i lavoratori non hanno intenzione di mollare. Infatti dopo le festività pasquali riprenderà anche il presidio e dovrebbe tenersi il tavolo istituzionale per affrontare la situazione.
Quella dei lavoratori della Giuliani è una lotta importante e coraggiosa, perché la condizione da loro vissuta è la stessa di tante, in particolare piccole aziende, del settore e nella zona, dove vi sono condizioni di lavoro durissime: ritmi frenetici, pressioni e ricatti, basilari norme sulla sicurezza violate a partire dalla movimentazione dei divani, la mancanza dei dispositivi di protezione individuale, assenza di qualsiasi strumento per contrastare il freddo d’inverno e il caldo d’estate, insomma una giungla lavorativa che si nasconde dietro alle pubblicità televisive e ai “prezzi stracciati”. I lavoratori della Giuliani hanno però avuto il coraggio e la determinazione per mostrare uno squarcio di ciò che è realmente il settore del mobile imbottito nel forlivese.
Sciopero anche dei lavoratori della Bakery di Forlimpopoli, specializzata nella produzione di prodotti da forno, dove il grave incidente a un lavoratore poi ricoverato in rianimazione in prognosi riservata dopo essere stato operato d’urgenza per un trauma pneumotoracico, ha fatto emergere una situazione di grande precarietà con più di sette agenzie interinali coinvolte nel reclutamento dei lavoratori per periodi da 15 giorni a 3 mesi e lavoratori in appalto sotto numerose cooperative.
Sciopero infine dei lavoratori Astercoop del magazzino di Pievesestina a Cesena contro i comportamenti antisindacali dell’azienda e “per richiamare l’attenzione sulla situazione che vivono i lavoratori, privati dei diritti previsti dal Contratto collettivo nazionale e delle tutele adeguate a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. In seguito allo sciopero, Astercoop avrebbe “chiamato lavoratori da Udine e da Padova per sostituire i dipendenti che hanno deciso di incrociare le braccia davanti al magazzino” .

23 aprile 2025