Il forte e interessante intervento di una ragazza a Bologna
25 Aprile contro tutti gli imperialismi per la liberazione di tutti i popoli oppressi

Dal 25 Aprile svoltosi al Pratello, Bologna, abbiamo trovato un video su Facebook che riporta il forte e interessante intervento di una ragazza (non ne conosciamo il nome) ascoltata dalla piazza, chiaramente putiniana, con forti brusii e insofferenze.
 
“Oggi a seguito degli interventi di tutte le compagne e i compagni che hanno denunciato i regimi fascisti e imperialisti, quello del ventennio italiano, quello israeliano e americano suo complice, voglio denunciarne un altro, io sono stanca del silenzio e voglio dar voce ad un popolo dimenticato dalle nostre piazze, ma non dal loro invasore, il regime russo.
Vorrei rispondere a ciò che è stato detto poco fa sui 'partigiani per la pace'. Vorrei ricordare a tutti noi che i nostri e le nostre partigiane hanno combattuto con le armi, hanno combattuto e sono morte contro un regime imperialista, razzista, patriarcale e omotransfobo. Hanno combattuto come i partigiani e partigiane di tutta Europa contro i regimi nazi-fascisti. Hanno combattuto come resistono oggi i fratelli e le sorelle palestinesi contro il genocidio israeliano. Hanno combattuto come lottano oggi i fratelli e le sorelle ucraine contro il colonialismo russo.
Vorrei ricordare a tutti voi che il regime russo non è comunismo, non è il comunismo antifascista dei nostri partigiani e partigiane. Ma è (come quello israeliano e italiano del fascismo) un regime imperialista razzista, patriarcale e omotransfobo.
Questi regimi hanno invaso altri popoli, negando e cancellando la loro storia, la loro cultura e la loro identità. Questi regimi reprimevano con la violenza la libertà di parola, di espressione e di esistenza di queste persone e della sovranità del loro popolo.
I nostri partigiani hanno combattuto questi regimi con le armi. E hanno combattuto non solo per la pace ma per la libertà. E non si sono sottomessi alle condizioni dell'invasore e del fascista. Non si sono sottomessi e non hanno accettato alcun compromesso. Non hanno accettato di parlare con loro e sedersi al tavolo della pace con Hitler e Mussolini. Così come nessuno può pensare di stringere la mano a Putin o a Netanyahu in nome di una pace dettata da loro, in nome di una pace ingiusta. E così noi chiamiamo Resistenza la violenza dei palestinesi oppressi dal popolo israeliano. Allora iniziamo tutti noi, a partire dalle piazze, dal 25 Aprile, a chiamare le cose come stanno. A chiamare la difesa degli ucraini dal regime imperialista russo con il suo vero nome: Resistenza. A chiamare la loro vittoria, con il suo vero nome: Liberazione”.

30 aprile 2025