Comunicato congiunto PRC, PCI e PMLI
Ennesimo atto di disprezzo verso la memoria della Resistenza e della lotta antifascista da parte della giunta di Biella Olivero (FdI)
La Federazione Biellese del Partito della Rifondazione Comunista (PRC), la Sezione di Biella del Partito Comunista Italiano (PCI) e l'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) denunciano
con fermezza l'ennesimo atto di disprezzo verso la memoria della Resistenza e della lotta antifascista da parte dell'amministrazione comunale di Biella, guidata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Per il secondo anno consecutivo, la Polizia municipale di Biella, sotto la responsabilità dell’assessore leghista, Giacomo Moscarola, non ha predisposto - nonostante regolare autorizzazione ottenuta dalle nostre Organizzazioni, come dimostrato da documentazione ufficiale - il divieto di transito in piazza Martiri, nel tratto antistante il Monumento ai Partigiani. Tale chiusura era necessaria per permettere la deposizione di una corona di gerbere rosse, simbolo della Resistenza, in onore dei 22 partigiani brutalmente trucidati il 4 giugno 1944 e per celebrare degnamente l'80° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Ricordiamo che Biella, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, fu tra le prime città a liberarsi, precedendo di un giorno il resto del Paese.
Il comportamento delle autorità municipali, negligente e provocatorio, ha messo in grave pericolo la sicurezza dei manifestanti, costretti a svolgere la commemorazione tra il traffico veicolare, a rischio della propria incolumità e di quella degli automobilisti. Perfino il prof. Charlie Barnao, sociologo dell’Università degli Studi di Palermo e relatore ufficiale della celebrazione del 25 Aprile 2025 a Donato Lace, presente all’iniziativa, si è dichiarato profondamente indignato e allarmato di fronte a una simile situazione.
A ciò si aggiunge un ulteriore, intollerabile atto di provocazione: le nostre Segreterie denunciano
la vergognosa esposizione di una bandiera fascista in un condominio del quartiere popolare Thes-Vernato. Questa infamia è avvenuta proprio nel giorno della Festa della Liberazione e, a oggi, nessun intervento è stato effettuato dagli organi di polizia. Come è possibile che, di fronte a una manifestazione così grave e palese di apologia del fascismo, nessuna autorità intervenga? È inaccettabile che nel pieno dell’80° Anniversario della Liberazione si consenta la diffusione impunita di simboli del regime fascista che le masse popolari hanno abbattuto con il sacrificio di migliaia di partigiani.
Il clima revisionista e reazionario imposto dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Marzio Olivero di Fratelli d’Italia, è ormai insopportabile. Sotto il pretesto dei giorni di lutto nazionale proclamati per la morte del Pontefice, l’amministrazione ha silenziato la banda cittadina, vietando l’esecuzione di canti partigiani e perfino degli inni ufficiali - l’Inno di Mameli e l’Inno alla Gioia - durante le celebrazioni del 25 Aprile. Una decisione ignobile, giustamente condannata dall’ANPI provinciale e dal presidente Gianni Chiorino, che l’ha definita “squallida imposizione vergognosa” e un oltraggio ai valori della Resistenza.
Questi atti non sono casuali: si inseriscono in un più ampio tentativo delle forze reazionarie di depotenziare e cancellare la memoria storica della lotta antifascista, di legittimare il fascismo e di reprimere ogni voce che si richiami ai valori di libertà, uguaglianza e giustizia sociale per cui combatterono i partigiani comunisti e tutte e tutti i sinceri antifascisti.
Partito della Rifondazione Comunista - Federazione biellese
Partito Comunista Italiano - Sezione di Biella
Partito marxista-leninista italiano - Organizzazione di Biella
Biella, 26 aprile 2025