Lettere
Lasciato in biblioteca l’Appello di Scuderi alle operaie e agli operai
Grazie per l’importante messaggio sul 1° Maggio del PMLI che riporta un grande impegno da parte di molti, in tutta Italia.
Abbiamo letto con grande interesse l'Appello del compagno Giovanni Scuderi alle operaie e agli operai, e quanto è vero, è la realtà che si sta vivendo ogni giorno, e che va cambiata, e portata verso un rosso sole dell'avvenire.
Abbiamo pensato di lasciare nella biblioteca della nostra città, l'Appello del compagno Giovanni Scuderi alle operaie e operai, sperando che qualcuno lo leggerà e prenda atto del suo valore.
Anna e Maria - Cuneo
Mi è piaciuto l’Appello del Segretario generale del PMLI ad operaie e operai
Mi piace l'apertura del Segretario generale del PMLI ad operai e operaie, e l'appello affinché possano prendere coscienza della situazione attuale.
È importantissima una presa di coscienza o il rischio negli anni a venire è la totale passività delle masse o il loro indottrinamento totale a una politica che è basata sui like e sul controllo dei social media, il primo canale di approvvigionamento informazioni (e non mi stupirei se un canale in crescita come quello delle IA venisse "orientato" verso un determinato credo politico, ad esempio Grok di Elon Musk).
Davide - Milano
Ho trovato intenso l’articolo sul 1° Maggio nazionale a Montemurlo
Ho letto in anteprima un articolo che immaginavo di trovare sul n. 19 de "Il Bolscevico" (https://www.facebook.com/100069004576391/posts/981663247477152/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v) dedicato alla manifestazione nazionale di Montemurlo (Prato) per il 1° Maggio e l'ho trovato intenso sia per gli interventi che per il ricordo toccante di Luana D'Orazio. Ciliegina sulla torta i saluti di Sabrina Scuderi allo zio, stimato ed indefesso compagno Segretario generale del PMLI.
Cartesio - Napoli
Numero chiuso: un immenso pasticcio al Senato
Il Presidente-Relatore della Commissione Cultura del Senato ha proposto uno “Schema di parere” sul primo decreto legislativo (n. 263) per il numero chiuso a Medicina.
Nel parere è tra l’altro scritto: “si invita il Governo a specificare che le prove d'esame relative agli insegnamenti di cui si compone il semestre filtro debbano essere somministrate in forma scritta e simultaneamente su tutto il territorio nazionale secondo modalità definite con il decreto ministeriale di cui all'articolo 4, comma 3, del decreto legislativo in esame”.
Sarebbe la prima volta che nell’Università italiana a un insegnamento non segua una valutazione da parte di chi ha tenuto un corso. Si introdurrebbe così un unico esame-test nazionale, un esame impersonale al posto di un giudizio frutto di un “confronto” diretto tra studente e docente, con le date degli appelli decise centralmente e le stesse per tutti gli studenti.
Una modalità di esami che, assieme ai programmi dei corsi rigidamente definiti a livello nazionale, sembra andare verso la “robotizzazione” dell’insegnamento universitario.
Tutto ciò deve allarmare non solo i docenti di Medicina perché si sta minando il principio costituzionale della libertà di insegnamento sotto attacco da diversi anni.
Si doveva superare l’“immondo» (così è stato anche definito) test di ingresso e invece se ne introducono tre dopo un semestre di studi pesanti e, per l’80% degli studenti, inutili.
Si dovevano evitare i ricorsi e invece essi saranno più facili e più numerosi anche perché inevitabilmente diversa da ateneo ad ateneo sarà l’obbligatoria preparazione universitaria (insegnamenti) ai test.
Si doveva porre fine al mercato della preparazione ai test e invece si aumenta a dismisura tale mercato: preparazione all’ingresso, preparazione delle materie, preparazione ai tre test.
I senatori non vogliono ascoltare l’invito a fermarsi in tempo che viene loro rivolto non solo dall’ANDU. Anche il documento che l’ANDU ha inviato il 28 aprile 2025 non ha avuto alcun riscontro.
ANDU - Associazione Nazionale Docenti Universitari
14 maggio 2025