Esemplare iniziativa della Cellula “Mao” di Milano del PMLI
Studio collettivo dell'articolo de “Il Bolscevico” sull'80° della grande vittoria storica su Hitler e Mussolini” e del Discorso di Stalin sull'Armata Rossa

Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano del PMLI
In occasione dell’80°Anniversario della Liberazione dell'Europa, 9 maggio, militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI si sono riuniti sabato 10 maggio presso la Sede milanese del Partito per un intenso pomeriggio di studio, diretto dal Segretario di Cellula e del Comitato lombardo compagno Angelo Urgo, basato sull’articolo “Celebriamo con orgoglio, sentimenti e spirito di lotta antifascisti e antinazisti la grande vittoria storica su Hitler e Mussolini” e sul Discorso di Stalin per il 27° Anniversario dell'Armata Rossa, pubblicati entrambi sul n.19 de “Il Bolscevico”.
Lo studio ha innanzitutto evidenziato che il merito principale della sconfitta del nazismo hitleriano - che con l’attivo supporto del fascismo mussoliniano e degli altri aderenti al blocco aggressore imperialista dell’Asse e per quasi 6 lunghi anni aveva messo a ferro e fuoco e insanguinato l'intera Europa - è della gloriosa Unione Sovietica e dell'eroica Armata Rossa guidate da Stalin, che hanno sopportato il peso preponderante della lotta mortale contro la belva nazifascista, con un tributo di ben 27 milioni di morti, ai quali va la gloria eterna e la riconoscenza degli antifascisti e degli amanti della libertà di tutto il mondo; e grazie anche a battaglie epiche, come quella di Stalingrado, scolpita indelebilmente nella storia, che hanno cambiato il corso della guerra e decretato la sconfitta finale delle armate hitleriane, fino a quel momento considerate "invincibili".
Lo studio ha fornito ai partecipanti validi e concreti argomenti per smascherare in profondità le falsificazioni e strumentalizzazioni della propaganda dell’imperialismo dell’Ovest e dell’Est.
L’imperialismo occidentale USA del fascioimperialista Trump, GB del laburista Keir Starmer e UE della guerrafondaia Ursula von der Leyen, tra i quali si barcamena la ducessa Meloni, racconta una storia falsa in cui la svolta che determinò la sconfitta non sarebbe stata la decisiva vittoria sovietica a Stalingrado del febbraio 1943 bensì il tardivo sbarco in Normandia del giugno 1944 degli eserciti anglo-americani quando l’Armata Rossa era ormai già a soli 80 chilometri da Berlino.
Ancora più gravi sono le risoluzioni dell’orpello parlamentare della UE imperialista che equipara il comunismo al nazismo per promuovere il divieto dell'uso dei simboli comunisti, basando il tutto sulla mastodontica e assurda menzogna che a scatenare la seconda guerra mondiale siano stati i governi firmatari del patto di non aggressione del 1939 tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, scagionando da ogni responsabilità i governi di Francia e Gran Bretagna di allora, che con l'appeasement e la Conferenza di Monaco avevano resuscitato e favorito l'espansionismo dell'imperialismo tedesco in funzione antisovietica, per poi invece ritrovarselo contro nel contendersi l'egemonia europea e mondiale.
Il compagno Urgo ha affermato che solo chi studia la storia sui fatti documentati, e accetta la sua verità obbiettivamente e senza pregiudizi, può sapere quanti e quali furono i vani sforzi del governo sovietico presso quelli francese e britannico per coinvolgerli in un'alleanza politico-militare antinazista al fine di arginare, fermare e neutralizzare sul nascere, l'espansionismo guerrafondaio dell'imperialismo hitleriano, così da garantire la pace in Europa e nel mondo. Studiando i suoi documenti e i fatti documentati risulta chiaro, inoltre, come quel patto di non aggressione fu un patto di pace e non un'alleanza di guerra, un patto tradito proditoriamente dalla Germania nazista nemmeno due anni dopo, con la sua criminale aggressione all'Unione Sovietica.
Contro queste vergognose risoluzioni anticomuniste dell'Unione europea imperialista - basata su uno spregiudicato revisionismo storico - occorre un vasto fronte unito non solo di chi ha a cuore la causa del socialismo e del comunismo, ma anche dei democratici e degli antimperialisti per impedire al governo e al parlamento italiani di attuarla nel nostro Paese tramite le proposte di legge dei neofascisti al governo che vogliono mettere fuori legge i partiti comunisti.
I sinceri comunisti, democratici e antimperialisti devono anche respingere e smascherare la propaganda dell’imperialismo russo, fatta propria da tutto l’imperialismo dell’Est e rilanciata nel suo discorso dal nuovo zar Putin alla parata militare di Mosca del 9 maggio. I valori universali del Giorno della Vittoria non sono in continuità ma in antitesi sia con l’aggressione nazizarista su larga scala all’Ucraina cominciata nel febbraio 2022, sia con la precedente subdola aggressione all’Ucraina in Crimea e soprattutto nel Donbass cominciata nel 2014. Due guerre ingiuste che nulla hanno avuto di “antinazista” considerando la loro evidente natura aggressiva, le reiterate argomentazioni ultranazionaliste e neozariste della propaganda che le supporta e il largo e spregiudicato uso di formazioni paramilitari e mercenarie di palese ispirazione neonazista e neozarista come Wagner, Rusič, Unione Slava, Altra Russia, UNR, ecc.
L’“antinazismo” di Putin è falso come quello Netanyahu, non a caso le autorità nazizariste russe hanno invitato i rappresentanti dell’entità sionista israeliana a recarsi a Mosca per il 9 maggio. Chi si assomiglia si piglia! Ma, parafrasando Stalin, per quanto i corvi neonazisti si rivestano di penne di pavone antinaziste non cessano di essere corvi neonazisti!
Gli insegnamenti del Giorno della Vittoria si trovano invece nelle parole pronunciate nel discorso del 23 febbraio 1942 da Stalin: “La forza dell'Esercito rosso consiste innanzi tutto nel fatto che esso non conduce una guerra di conquista, una guerra imperialistica, ma una guerra patriottica, di liberazione, giusta. […] Nessun soldato tedesco può dire di condurre una guerra giusta, perché il soldato tedesco non può non vedere che è costretto a combattere per il saccheggio e l'oppressione degli altri popoli. […] Ogni combattente dell'Esercito rosso può dire invece con fierezza di condurre una guerra giusta, di liberazione, per la libertà e l'indipendenza della sua patria”.
Applicando l’antimperialismo leninista, già impugnato con successo da Stalin e da Mao, dobbiamo quindi sostenere la lotta di liberazione nazionale del glorioso popolo ucraino guidato da Zelensky per liberarsi dall’occupante, oppressore e macellaio imperialismo neozarista russo, con lo stesso spirito con cui appoggiamo la lotta di liberazione nazionale del glorioso e martoriato popolo palestinese guidato da Hamas per liberarsi dall’oppressione nazisionista e genocida di Israele.
L’iniziativa si è conclusa con la soddisfazione politica di tutti i partecipanti onorati e fieri aver celebrato il 9 Maggio, con orgoglio, sentimenti e spirito di lotta antifascisti e antinazisti, la grande vittoria storica su Hitler e Mussolini. Il suo fulgido esempio ci ispira oggi più che mai ad unirci a tutti gli antifascisti, gli anticapitalisti e i sinceri democratici europei nella lotta contro il neofascismo e il neonazismo che avanzano di nuovo in tutta Europa. E, in Italia, ci incita a rilanciare l'appello del PMLI a costruire un largo fronte unito antifascista per buttare giù con la lotta di piazza il governo di Mussolini in gonnella Meloni. Prima che riesca a completare il regime capitalista neofascista col premierato, il controllo del governo sulla magistratura e lo Stato di polizia, già preconizzati nel piano della P2.
Viva la storica vittoria sul nazifascismo conquistata col contributo decisivo dell’URSS di Stalin!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e col PMLI vinceremo!

14 maggio 2025