Nuovo giro di vite fascista di Valditara
Consenso dei genitori prima di parlare di sesso, arresto in flagranza per chi aggredisce i professori, a 15 anni in fabbrica per l'alternanza scuola-lavoro, nuove misure per chi viola le “regole della buona condotta”, bocciatura con 5 in condotta

Il 30 aprile il ministro fascisoleghista dell'Istruzione e del “Merito” Giuseppe Valditara ha impresso un altro giro di vite fascista alla scuola della seconda repubblica capitalista, neofascista, classista, aziendalista, meritocratica, punitiva e oscurantista perseguita dal governo della Mussolini in gonnella Meloni fin dal primo giorno del suo insediamento.
Si tratta di due nuovi disegni di legge inerenti il “consenso informato in ambito scolastico” presentati da Valditara e già approvati dal Consiglio dei ministri che infliggono un altro colpo mortale alla libertà di insegnamento e introducono addirittura l'arresto in flagranza per le aggressioni contro gli insegnati; e due regolamenti che danno piena attuazione al disegno di legge governativo per la “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” approvato in via definitiva il 25 settembre 2024 dalla Camera che fissano le nuove sanzioni da infliggere alle studentesse e agli studenti che violano le “regole di buona condotta”.
I due ddl nei prossimi giorni saranno calendarizzati e discussi in Camera e Senato per l'approvazione definitiva.
Il primo ddl ricalca due proposte di legge che Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato a fine febbraio primi firmatari Alessandro Amorese (FdI) e Rossano Sasso (Lega).
Il ddl di Amorese si chiama “Introduzione del requisito del consenso informato dell’esercente la responsabilità genitoriale per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche vertenti su materie di natura sessuale, affettiva o etica”. Quello di Sasso, invece, ha per titolo “Norme sul riconoscimento dell’identità di genere in ambito scolastico e sul consenso informato preventivo delle famiglie per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche su temi concernenti la sessualità e l’affettività”.
Il ddl Valditara sul consenso informato in ambito scolastico modifica in senso peggiorativo le due proposte di legge Amorese/Sasso e subordina la libertà d'insegnamento al gradimento delle famiglie già minato alle fondamenta lo scorso 10 marzo con la pubblicazione del DM n. 32 del 26 febbraio 2025, con cui si stabilisce che su richiesta della famiglia il docente di sostegno, anche se privo della specializzazione, possa essere confermato, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto assegnatogli nel precedente anno scolastico.
Con questo ddl Valditara punta a “mettere in riga” tutti gli insegnanti del primo e secondo grado di istruzione che dovranno chiedere il consenso alle famiglie prima di parlare di educazione sessuale in aula. Lo schema di legge prevede che i genitori siano informati sui corsi che la scuola intende realizzare anche con soggetti esterni in ambito sessuale e che diano il loro assenso scritto di modo che le famiglie siano rese partecipi delle scelte educative.
“ll provvedimento – ha spiegato il ministro – prevede che i genitori siano pienamente informati sulle iniziative didattiche che affrontano temi delicati come la sessualità”. Servirà “il consenso scritto e preventivo dei genitori” ha proclamato ancora Valditara “Se il consenso viene negato, la scuola dovrà offrire agli studenti un’attività formativa alternativa”. Mentre per la scuola primaria non si potrà andare oltre alla biologia già prevista dalle indicazioni nazionali.
Il riferimento alle attività alternative di insegnamento svela chiaramente che il provvedimento non è limitato alle sole scelte educative che non rientrano nella ordinaria didattica, ma allarga il consenso informato a tutte le lezioni e attività che riguardano “materie di natura sessuale, affettiva o etica” ed è riferito a tutta la didattica e non solo quella extra-curricolare e pomeridiana.
Il secondo ddl presentato da Valditara riguarda invece i rapporti tra insegnanti e genitori e ricalca pari pari il decreto legge 171/2024 già approvato in via definitiva e pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 25 novembre, che riguarda le aggressioni contro il personale medico e sanitario, e prevede anche nelle scuole l’arresto in flagranza per chi aggredisce gli insegnanti o il personale scolastico.
I due regolamenti danno invece piena attuazione alla legge di controriforma del voto di condotta e fissano le nuove sanzioni per le studentesse e gli studenti che violano le “regole di buona condotta”. Le sospensioni da tre a quindici giorni prevedono fra l'altro l’obbligo per gli studenti di partecipare a attività di “cittadinanza solidale” organizzate da associazioni di volontariato o istituzioni pubbliche socio-assistenziali. La punizione contempla anche la partecipazione ad attività che non hanno nulla a che fare i valori formativi e educativi e prevedono invece “l'umiliazione dello studente” che può essere “condannato” alla “pulizia del giardino della scuola” ha specificato Valditara.
Il secondo regolamento invece imprime un ulteriore giro di vite fascista sul comportamento degli studenti “sediziosi” e impone ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di impugnare il manganello disciplinare per colpire con il voto di condotta e la bocciatura le studentesse e gli studenti che promuovono scioperi e occupazioni degli istituti per difendere i propri diritti e osano mettere in discussione le istituzioni, gli ordinamenti e gli insegnamenti scolastici borghesi col chiaro obiettivo di criminalizzare le lotte del movimento studentesco e reprimere ogni forma di dissenso politico e civile nelle scuole.
Le conseguenze per chi avrà un voto di condotta insufficiente saranno pesantissime. Con il cinque in condotta scatta automaticamente la bocciatura indipendentemente dal profitto riportato nel resto delle materie, come peraltro già prevedeva la controriforma Gelmini del 2008 e finora mai applicata proprio in mancanza dei regolamenti attuativi.
Chi prenderà sei “verrà rimandato a settembre” ha sentenziato Valditara che evidentemente ignora l'obbligo da lui stesso introdotto di effettuare gli esami di recupero entro il 31 agosto. “Lo studente – ha proclamato – dovrà presentare un elaborato critico sui temi valoriali sul comportamento tenuto e dimostrare perché quel comportamento è giudicato negativamente dalla comunità”. Inoltre in un allegato al decreto inerente l’attuazione del Pnrr attualmente all’esame della commissione Cultura del Senato Valditara ha proposto di “realizzare, a partire dalla seconda classe, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro, ndr) nei soli istituti tecnici in gran parte frequentati da studentesse e studenti di estrazione proletaria e operaia condannandoli, a differenza dei loro coetanei più ricchi che frequentano i licei, fin dall'età adolescenziale a imparare un mestiere per fornire braccia fresche al capitalismo e alle borghesie locali.
Insomma una scuola classista, punitiva, militarizzata e gerarchizzata che impone “merito”, “ordine”, “disciplina” e “sicurezza” a tutti i livelli di istruzione col chiaro intento di irregimentare e imbrigliare gli studenti nella scuola capitalista, neofascista, aziendalista, e autonomista.
Auspichiamo che il movimento studentesco prenda esempio dalle grandi lotte del Sessantotto e del Settantasette e scenda compatto e unito nelle piazze di tutta Italia per spazzare via i ddl e i regolamenti Valditara e il governo neofascista Meloni.
Allora come oggi, il voto di condotta costituisce lo strumento politico usato dall'amministrazione scolastica più reazionaria per punire, reprimere, intimidire, isolare e discriminare gli studenti e le studentesse più attivi.
A confermarlo è lo stesso ministro fascioleghista Valditara il quale ha sempre indicato il Sessantotto come “la causa di tutti i mali della scuola” attribuendo invece alla “punizione e all'umiliazione dello studente un valore altamente educativo”.
Meloni e Valditara sono esattamente come Mussolini e Giovanni Gentile che negli anni Venti elaborarono per la scuola “la più fascista delle riforme” e coniarono lo slogan “libro e moschetto fascista perfetto” per assoggettare l’istruzione pubblica, gli studenti e tutto il personale docente, tecnico e amministrativo al controllo diretto del Partito Nazionale Fascista e agli interessi del padronato e dell'imperialismo italiani.

14 maggio 2025