Provincia di Bari
Passa il Giro d'Italia. La polizia fa rimuovere la bandiera della Palestina da un balcone a Putignano

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Putignano
"Oggi la polizia è salita a casa nostra per chiederci di rimuovere la bandiera della Palestina esposta sul nostro balcone privato" perché sarebbe stata inquadrata dalle televisioni nazionali che seguono il Giro d'Italia a cui partecipa anche il team a IPT di nazionalità israeliana.
È quanto è accaduto il 13 maggio a Putignano (Bari). A denunciare il gravissimo intervento di ennesima censura preventiva in un post è Sofia Mirizzi che aggiunge: "Non stavamo disturbando nessuno. Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene". Ma per le “forze dell'ordine” dei neofascisti Piantedosi e Meloni denunciare il sionismo è un pericolo e Sofia è stata costretta a rimuovere la bandiera.
Sofia sostiene: "Ci chiediamo con preoccupazione: da quando esporre una bandiera che rappresenta un popolo e una causa umanitaria è diventato motivo d’intervento delle forze dell’ordine? In quale momento il sostegno civile e pacifico a un popolo sotto occupazione è diventato un problema di ordine pubblico? Siamo profondamente indignati e allarmati. Questo episodio non riguarda solo noi, ma chiunque creda nella libertà di espressione, nei diritti civili e nella possibilità di esprimere solidarietà".
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà militante alla coraggiosa Sofia Mirizzi.
Quest'ennesimo atto di repressione fascista avvenuto a Putignano si è ritorto contro i protettori del boia Netanyahu. E così il giorno dopo a Napoli, a tre km dall'arrivo di tappa sono state decine gli attivisti in piazza del Municipio per manifestare contro la guerra di Gaza. E poi a Matera dove nei pressi dell'arrivo della quinta tappa alcuni attivisti hanno sventolato la bandiera per la Palestina e un cartello pro-Gaza “20.000 bambini. Uccisi. Nel silenzio del mondo”. Anche sul traguardo di Lecce vi erano striscioni e cartelli simili.

21 maggio 2025