Lettera dei membri del CC del PMLI al Segretario generale del Partito Giovanni Scuderi
I tuoi formidabili novanta anni sono di esempio e di stimolo per tutti noi
In queste pagine pubblichiamo il messaggio di auguri che i membri del Comitato centrale del PMLI hanno inviato al compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI, in occasione del 90° compleanno, caduto il 24 maggio 2025.
L'iniziativa è stata presa dal compagno Mino Pasca, Portavoce nazionale del PMLI, uno dei primi quattro pionieri e cofondatore del PMLI. Il testo scritto da lui è stato condiviso con entusiasmo da tutti i membri del Comitato centrale del PMLI.
“Il Bolscevico” condivide con calore e con gioia rivoluzionarie ogni parola del messaggio, con gratitudine verso il compagno Scuderi che segue con grande attenzione l'organo del PMLI fin dalla sua fondazione.
Il compagno Scuderi ha così risposto ai membri del CC del PMLI:
Care compagne e cari compagni del Comitato centrale del PMLI, grazie di cuore per l'incoraggiante messaggio di auguri che mi avete inviato in occasione del mio 90° compleanno. Vi auguro di raggiungere e superare quest'età, e in salute.
Ma ho fatto solo il mio dovere marxista-leninista e quello che ho potuto fare, e che farò fino all'ultimo respiro.
Comunque senza la concezione del mondo, la cultura, l'esperienza e lo stile di lavoro del marxismo-leninismo-pensiero di Mao non avrei potuto realizzare niente di proletario rivoluzionario e di marxista-leninista. E senza il sostegno, l'aiuto, la collaborazione, il contributo, l'esempio e l'incoraggiamento dei membri del Comitato centrale, in particolare dei primi pionieri, Mino Pasca, Patrizia Pierattini e Lucia Nerina Paoletti e dei cofondatori del PMLI, e senza la dedizione alla causa e l'esperienza delle compagne e dei compagni di base non avrei potuto fare quello che ho fatto.
Esorto tutte le compagne e tutti i compagni del Partito, dal vertice alla base, a tenere lo stesso atteggiamento, rafforzandolo, nei confronti del prossimo Segretario generale del Partito. ネ una questione di vitale importanza per l'avvenire del nostro amato Partito.
La nostra epica Lunga marcia politica e organizzativa è tuttora in salita, ma la vetta sarà certamente raggiunta. Non importa quando e con quanti sacrifici. L'importante è non arrestare mai la marcia, anche se dovessimo rallentarla. Non esistono montagne non scalabili per chi osa raggiungere la vetta.
Viva il PMLI e i suoi membri e simpatizzanti attivi!
Viva il 5° Comitato centrale del PMLI!
Avanti con forza e fiducia sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Vostro compagno di lotta
Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI
Firenze, 24 maggio 2025
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Questa lettera non vuole in alcun modo contraddire la giusta decisione del Partito di non festeggiare i compleanni dei suoi dirigenti e, del resto, siamo pienamente consapevoli che essa ha giocoforza una forma irrituale ed eccezionale perché proviene non da un'istanza ma dai membri del Comitato centrale, tuttavia ci è sembrato il solo modo per inviarti i nostri più calorosi e sentiti auguri.
Ci sono giovani presto invecchiati e vecchi che attraversano il mondo come un alito di vento, ma tu, caro compagno Giovanni, sei la dimostrazione vivente che si può rimanere giovani, nonostante gli anni, e segnare la storia quando si ha “fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nel socialismo, nel Partito, nelle masse e in noi stessi
”. I tuoi formidabili novanta anni sono per tutti noi l'esempio concreto di che cosa significa mettersi al servizio del proletariato e delle masse popolari con tutto sé stessi.
Col cuore gonfio di gioia, vogliamo esprimerti le nostre profonde gratitudine e riconoscenza e augurarti lunga vita perché abbiamo bisogno della tua saggia, preziosa e lungimirante direzione nel continuare a spianare assieme, per molti anni ancora, le montagne del capitalismo e dell'imperialismo che opprimono il nostro popolo e i popoli del mondo. Un'impresa titanica iniziata nel lontano 1967, con la demarcazione, l'unità e l'organizzazione dei marxisti-leninisti italiani, e poi proseguita nel 1977 con la fondazione del Partito marxista-leninista italiano. E tu, con Mao, ci hai insegnato che non importa quante nuove generazioni dovranno avvicendarsi prima di vincerla perché in ogni caso sarà vinta. “Il socialismo tornerà di moda
”, hai ricordato quando il colpo di Stato revisionista abbatteva quel faro e baluardo del socialismo che era stata la Cina di Mao nel mondo e tutto sembrava perduto. Si trattava di comprendere che tutto ciò si sommava alla nefasta opera di devastazione ideologica e corruzione politica, compiuta in seno al proletariato italiano dal PCI revisionista e dai falsi comunisti alla PRC, PdCI e similari, fino a fargli perdere la coscienza di essere una classe per sé, indipendente e antagonista rispetto alla borghesia e dunque consapevole del suo ruolo storico quale forza motrice fondamentale della rivoluzione socialista, e a risospingerlo in una sorta di “situazione pre-marxista, quando si muoveva come classe in sé, non avendo ancora potuto acquisire quella coscienza, quella mentalità, quella cultura che Marx ed Engels, per primi nella storia, seppero infondere al proletariato internazionale
”. Tutto ciò ha posto sulle spalle del PMLI la missione storica di “dare al proletariato italiano la coscienza di essere una classe per sé. Un compito assai difficile, e occorre molto tempo, una seria preparazione culturale e grandi capacità di persuasione, ma è assolutamente necessario per far compiere un salto di qualità alla lotta di classe e portarla su un terreno rivoluzionario”.
Come siamo certi che senza di te il PMLI non sarebbe mai esistito né diventato questo PMLI. Tu l'hai fondato quando sull'onda della Grande Rivolta del Sessantotto e del Settantasette in Italia gli autentici marxisti-leninisti fronteggiavano il più forte partito comunista revisionista non al potere e decine e decine di partiti e organizzazioni che si professavano marxisti-leninisti e rivoluzionari e che si sarebbero rivelati delle trappole ideate dalla borghesia e manovrate dalla reazione per confondere e bruciare la marea di giovani anticapitalisti sinceramente schierati con la rivoluzione e il socialismo. E non era facile neppure esistere per noi autentici marxisti-leninisti, privi di santi in paradiso, poverissimi e perseguitati - fin dalla strage di Stato del 1969 subisti una perquisizione domiciliare e il processo e la condanna - dalla repressione giudiziaria e poliziesca. Costretti, peraltro, a contrapporci con un coraggio e una determinazione rari e grazie alla granitica difesa dei principi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao di fronte al tradimento dei revisionisti moderni e al colpo di Stato di Deng Xiaoping che avrebbe trasformato la Cina, dopo la morte di Mao, dalla patria e dal bastione del socialismo nel mondo a una dittatura di tipo fascista, a una nera potenza socialimperialista in competizione con l'imperialismo americano per il dominio del mondo. Mentre altri partiti e noti personaggi sedicenti comunisti si sarebbero venduti e rivelati dei sicofanti e agenti prezzolati.
Tu l'hai aiutato a crescere e a diventare quel Gigante Rosso a cui si tratta di dare un corpo appropriato “radicandolo ed estendendolo nelle città e regioni dove siamo presenti, in modo da ricavarne le forze per espanderlo in tutta Italia
”. Ne sei stato in tutti questi anni il Maestro, l'educatore, la guida e l'organizzatore riuscendo nell'impresa di costruire l'autentico Partito del proletariato e del socialismo che non era mai esistito in Italia, né col PSI di Turati e Nenni né col PCI di Bordiga, Gramsci, Togliatti e Berlinguer. A cominciare dai suoi fondamenti teorici, ideologici e programmatici difendendo strenuamente i principi rivoluzionari del marxismo-leninismo-pensiero dalle deformazioni devastanti dei revisionisti moderni e degli opportunisti di ogni tipo ma senza ridurli a formule libresche ma traendone quella linfa vitale che ci ha permesso di applicarli creativamente alle condizioni specifiche dell'Italia e dei nostri tempi. Costruendo un Partito che pur piccolo e povero ha finito per diventare gradualmente stimolo e riferimento per gli autentici partiti, organizzazioni e militanti marxisti-leninisti dei cinque continenti.
Noi che ti siamo accanto nel lavoro quotidiano e condividiamo con te la vita interna di Partito sappiamo quanto è infaticabile, acuto e prezioso il tuo contributo: in campo ideologico e in quello politico e organizzativo, quando si tratta di elaborare la linea e i documenti fondamentali e strategici e quando occorre coniare le parole d'ordine per le battaglie sui diversi fronti della lotta di classe, nell'opera di ispirazione e di rettifica del lavoro centrale e delle istanze locali e nei suggerimenti, consigli e modifiche per migliorare il nostro lavoro, nella critica e nell'autocritica che sempre sono indirizzate a debellare la malattia e non a uccidere il malato. Vediamo che la tua giornata comincia all'alba e finisce tardi, stremato dai tanti, troppi carichi di lavoro che ricadono sulle tue spalle. Senza pause e senza ferie. “Non un minuto vada perso, tutto il tempo venga dedicato alla rivoluzione
”, non è rimasto uno slogan ma ha animato la tua esistenza. Nulla ti ha frenato, neppure il dolore terribile di perdere la cara e amata compagna di vita e di lotta, l'indimenticabile Nerina “Lucia” Paoletti, una perdita prematura che avrebbe frenato chiunque e invece hai saputo trasformare quel dolore in forza.
Non è questa l'occasione anche solo per richiamare i tratti fondamentali della tua biografia ma invitiamo i dirigenti e i militanti, i simpatizzanti e gli amici del PMLI e tutti i combattenti per il socialismo a leggere quella ricchissima e pur breve biografia tracciata dalla compagna Monica Martenghi il 9 Settembre 2021, in occasione della Commemorazione di Mao nel 45° Anniversario della scomparsa, quando pronunciasti un discorso dal titolo: “Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo
”.
L'ultimo grande regalo che hai fatto al Partito e al proletariato italiano è l'Editoriale scritto per il 48° Anniversario della Fondazione del PMLI dal titolo: “Operaie e operai, parliamoci!”.
Un accorato e motivato appello alle operaie e operai a incontrarci e discutere per “parlare dei problemi del momento, soprattutto della questione del potere politico del proletariato, che è la madre di tutte le questioni. Una questione che è assente nelle discussioni nei luoghi di lavoro, nei sindacati e nei partiti che si richiamano ai lavoratori
”. Un appello più che mai urgente oggi che le nubi di una guerra imperialista mondiale si fanno ogni giorno più minacciose mentre la Mussolini in gonnella piomba l'Italia in un sempre più nero regime capitalista neofascista. È vero che per dialogare bisogna essere almeno in due ma se non vogliamo che rimanga lettera morta ora occorre farlo circolare e farlo conoscere, occorre stimolare quelle discussioni che aprano un nuovo ciclo virtuoso per il proletariato italiano, lo sottraggano alla passività, al pessimismo e alla subalternità nei confronti della borghesia al potere, fino a renderlo pienamente consapevole di essere l'unica classe in grado di cancellare la barbarie del capitalismo e dell'imperialismo e di conquistare la nuova società socialista. “Ci arriveremo -
conclude l'appello - attraverso un lavoro ciclopico e di lunga durata, secolare. Intanto cominciamo col primo passo, parliamoci”.
Noi siamo certi, compagno Giovanni, che il migliore augurio che possiamo rinnovarti è quello di impegnarci con tutto noi stessi nello studio e nell'applicazione della linea politica del Partito per rafforzarlo, renderlo l'avanguardia riconosciuta del proletariato italiano e portare alla vittoria la Lunga marcia per la conquista dell'Italia unita, rossa e socialista. Impegnarci a marciare, oggi, assieme alle forze antifasciste e anticapitaliste contro il governo capitalista neofascista di Meloni per buttarlo giù dalle piazze il prima possibile.
Lunga, lunga vita al compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI!
Viva il PMLI!
I membri del Comitato centrale del PMLI
24 maggio 2025