Ancora tonfo dell'affluenza alle urne a Bolzano
Al ballottaggio del 18 Maggio per le comunali la diserzione vola al 57,2% (10% in più rispetto al primo turno)
La coalizione di destra del fascista Corrarati batte quella di “centro-sinistra” dell'avvocato e consigliere comunale uscente Andriollo

Dal corrispondente dell’Organizzazione della provincia di Bolzano del PMLI
Anche al ballottaggio per le elezioni comunali di Bolzano l'astensionismo trionfa, e si conferma primo “partito”. L'affluenza, infatti, è stata appena del 42,78% contro il 52,2% del primo turno (in termini assoluti, si sono recati alle urne 34.977 elettori su 81.752 aventi diritto, contro i 42.672 del 4 maggio). Una vera e propria “mazzata” per i partiti del regime neofascista.
Sale, dunque, delegittimata la coalizione dell'imprenditore Claudio Corrarati (FdI, Civica per Corrarati, Lega e Forza Italia) che ottiene il 51,03% dei voti validi, contro il 48,97% di Juri Andriollo (Pd, Verdi, Lista civica per Andriollo). Il ballottaggio si conclude con un “divario” fra i due di appena 708 voti (pari al 2,06%). A livello di circoscrizioni, a Gries-San Quirino si è recato alle urne il 46,9% degli elettori (al primo turno era il 56,51%). A seguire come maggiore affluenza il quartiere Europa-Novacella con il 45,5% (al primo turno era il 53,6%). Poi Oltrisarco-Aslago con il 41% (51,5% al primo turno). Quindi Don Bosco con il 40,9% (al primo turno 50%), e, per ultimo, Centro-Piani-Rencio con il 37,1% (il 4 maggio era il 47%; dati pubblicati sull'“Alto Adige”).
A livello di singole sezioni balzano all'occhio alcuni casi davvero significativi. In primo luogo il 24,85% di affluenza nella sezione 10 del quartiere Centro-Piani-Rencio, oppure il 28,88% nella sezione 60 del quartiere Don Bosco e il 34% nella sezione 65 del medesimo quartiere. Ed ancora, tornando in centro città, il 34,6% della sezione 6 presso la scuola Goethe in piazza Madonna.
Ma qual è stata la reazione del neo-eletto sindaco di Bolzano di fronte a questa sfiducia così forte e inequivocabile da parte delle masse bolzanine verso le istituzioni borghesi locali? Intervistato dal quotidiano “Alto Adige”, a firma Antonella Mattioli, Claudio Corrarati ha risposto con impareggiabile faccia tosta: “Ad uscire indebolita purtroppo è la città (non le istituzioni comunali?, ndc ). Visto che è andato a votare solo il 42% degli aventi diritto”. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo recuperare il dialogo con i cittadini”. E ancora: “Dobbiamo cambiare il modo di comunicare. Negli ultimi 15-20 anni c'è stato uno scarso dialogo tra la politica e i cittadini: questi sono i risultati”. Un problema di comunicazione con le masse popolari o piuttosto, questo fortissimo astensionismo è il risultato di un distacco sempre maggiore delle masse da queste sempre più marce e putride istituzioni borghesi, o dal processo di fascistizzazione che ormai subiscono da decenni? Ad ogni modo, Corrarati ha dichiarato che “Bolzano adesso ha voltato pagina” (passando dalla padella alla brace?, ndc ), riferendosi al fatto che il “centro-sinistra” aveva governato ininterrottamente il comune di Bolzano per 20 anni.
Per quanto riguarda la composizione del nuovo Consiglio comunale, Corrarati punta ad avere una maggioranza schiacciante: si partirà con 17 consiglieri scelti tra la propria coalizione (sette eletti in FdI, sei per la “Civica con Corrarati”, due consiglieri per la Lega e due per Forza Italia) sul totale di 45 dell'intero consiglio comunale (quindi per avere la maggioranza basterebbero 23 seggi), ma mentre scriviamo sono ancora in corso trattative per “imbarcare” nella nuova maggioranza anche Svp, Civica per Gennaccaro e forse anche la lista “Team k”. Esattamente, nelle intenzioni del nuovo sindaco, si tratterebbe di aggiungere alla coalizione altri 7 seggi per l'Svp e 6 per la “Civica di Gennaccaro”, quindi in questo modo la maggioranza sarebbe di 30 seggi su 45, cioè i due terzi.
Sul programma politico, Corrarati punta sostanzialmente a un’ulteriore fascistizzazione della città. Lo si evince già, per esempio, dalla lettura dei suoi “10 punti prioritari”, in cui troviamo anche il tema tanto caro alla destra della “sicurezza e decoro urbano”, ossia la repressione neofascista. Attraverso l'installazione di nuove telecamere “intelligenti” e l'introduzione del “vigile di quartiere”, nonché attraverso la promozione del “controllo di vicinato” e l'introduzione dello “sportello della sicurezza”. I vigili, inoltre, verranno dotati di Taser.
Vi è poi il punto 4 dei 10 punti prioritari intitolato “Un welfare innovativo”, in cui si parla apertamente di “contrasto all'assistenzialismo”, promozione del welfare aziendale e maggiore sfruttamento del volontariato. Quali siano le vere priorità di questa “nuova” amministrazione lo si evince, inoltre, già dal primissimo provvedimento messo in campo appena insediatasi: ossia lo sgombero con la forza dei poveri senza-tetto accampati lungo gli argini del fiume Isarco!
Noi marxisti-leninisti della provincia di Bolzano, dunque, non nutriamo la benché minima illusione su quale possa essere la reale novità e “cambiamento” (lo slogan di Corrarati è “fare per cambiare”) in arrivo con questa amministrazione: ci aspetta un aumento del razzismo, maggiore spazio ai fascisti dentro e fuori il Consiglio comunale, maggiore repressione contro le lotte sociali (in perfetta sintonia con il famigerato “Decreto sicurezza” nazionale), un aumento del revisionismo storico in chiave anticomunista ed in generale un'amministrazione ancora più sfacciatamente amica della grande borghesia locale e nemica delle masse popolari bolzanine, anzitutto contro proletariato e sottoproletariato.
Invitiamo, perciò, sin da ora tutte le forze democratiche, progressiste, antifasciste, fautrici del socialismo anche non astensioniste della città, in un vasto fronte unito per rispondere colpo su colpo con la lotta di classe e di piazza ai vari provvedimenti neofascisti di questa nuova amministrazione.
Uniamoci e battiamoci per Bolzano governata dal popolo e al servizio del popolo!

28 maggio 2025