Mentre i nazizaristi russi sabotano qualsiasi proposta di tregua e respingono la proposta del Vaticano quale sede delle trattative
Il criminale di guerra Putin continua a bombardare l’Ucraina e a fare strage di civili
Il fascioimperialista Trump lo copre e di fatto lo aiuta in questo, arrivando allo scontro con i leader europei, negando sanzioni a Mosca
Zelensky: “La Russia riempie ogni giorno di orrore e omicidi, sta prolungando la guerra. Tutto questo richiede una risposta forte da chiunque nel mondo voglia la fine di questa guerra”
Con il messaggio del 24 maggio il presidente ucraino Zelensky ha sintetizzato perfettamente l’attuale situazione della guerra di aggressione russa: "L'Ucraina è pronta a qualsiasi forma di diplomazia che produca risultati concreti. Siamo pronti a tutte le misure che possano garantire una vera sicurezza. È la Russia che non è pronta a nulla, Ogni notte – ha proseguito - le nostre forze lavorano per proteggere vite umane. Oggi c'è stato un attacco russo su larga scala e vile. Missili balistici, alcuni dei quali sono stati intercettati con successo. C'erano anche 250 droni, per lo più Shahed. Sono grato a tutti coloro che aiutano l'Ucraina con la difesa aerea. Fornirci sistemi di difesa aerea significa una vera protezione per le persone, qui e ora. La Russia – ha continuato - riempie ogni giorno di orrore e omicidi, sta semplicemente prolungando la guerra. Tutto ciò richiede una risposta: una risposta forte dagli Stati Uniti, dall'Europa e da chiunque nel mondo voglia la fine di questa guerra. Putin si è rifiutato ripetutamente di fermare il fuoco. Ogni giorno fornisce nuove basi per sanzioni contro la Russia. Ogni giorno dimostra che senza pressioni sulla Russia, la guerra continuerà".
Intanto il nuovo zar del Cremlino e criminale di guerra Putin alla faccia dei recenti colloqui e intese sabota qualsiasi proposta di tregua e respinge la proposta del Vaticano quale sede delle trattative, continua a bombardare e fare stragi di civili, mentre il fascioimperialista presidente USA Trump lo copre e di fatto lo aiuta in questo, arrivando allo scontro con i leader europei, negando sanzioni a Mosca, fino ad arrivare a dire che la guerra è sempre più “questione loro”.
Putin dunque non rinuncia al suo obiettivo di vincere in Ucraina. Nonostante le perdite significative e il protrarsi del conflitto, la sua strategia rimane invariata. Lo riporta RBC-Ucraina, facendo riferimento al rapporto annuale "Global Threat Assessment - 2025", preparato dall'Office of Military Intelligence degli Stati Uniti per il Congresso degli Stati Uniti. Secondo l'intelligence statunitense, Putin cerca quasi certamente la vittoria in Ucraina e i suoi obiettivi sono rimasti sostanzialmente invariati dall'inizio della guerra: tra di essi la neutralità dell'Ucraina, e un ulteriore divisione del Paese. Secondo i dati dell'intelligence, in assenza di una soluzione negoziata o, in alternativa, di una forte assistenza occidentale, è probabile che le prospettive sul campo di battaglia continuino a cambiare lentamente a favore della Russia fino al 2025, anche se, come ha chiarito l'intelligence, le conquiste russe sul campo di battaglia stanno rallentando e continuano a verificarsi a scapito di pesanti perdite di personale e attrezzature.
Intanto continuano le stragi di civili nazizariste. Sempre il 24 maggio il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha definito l'attacco russo lanciato nella notte contro la città di Kiev come "una chiara prova della necessità di aumentare la pressione delle sanzioni su Mosca per accelerare il processo di pace". L'ultima serie di attacchi aerei russi contro l'Ucraina nella notte del 25 maggio ha ucciso almeno 13 persone, di cui 3 bambini, e ferito 56 civili in tutto il Paese. Solo nella capitale sono stati lanciati 250 droni e 14 missili balistici, la maggior parte intercettati, che hanno provocato il ferimento di almeno 14 persone e incendi in edifici residenziali. "Ogni attacco terroristico russo di questo tipo – ha dichiarato Zelensky - è motivo sufficiente per nuove sanzioni contro la Russia. La Russia sta prolungando questa guerra e continua a uccidere ogni giorno. Il mondo può anche essere in vacanza, ma la guerra continua, indipendentemente dai fine settimana e dai giorni feriali. Questo non può essere ignorato. Il silenzio dell'America e il silenzio di altri nel mondo non fanno che incoraggiare Putin".
Gli attacchi russi in Ucraina da gennaio ad aprile 2025 hanno ucciso e ferito più civili rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo ha riferito un rapporto dell'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch, citata da Ukrinform. Il report evidenzia che nei primi quattro mesi dell'anno le vittime civili sono aumentate del 57%, in particolare il numero di feriti, rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli attivisti per i diritti umani hanno esaminato quattro attacchi russi contro l'Ucraina tra il 1° febbraio e il 4 aprile, che complessivamente hanno causato almeno 47 morti e 180 feriti tra i civili.
Il 23 maggio la Russia aveva bocciato la possibilità di una tregua e la sede del Vaticano per i futuri colloqui. Per il ministro degli Esteri Sergei Lavrov
"Immaginare il Vaticano come sede di negoziati, è un po' inelegante, direi, quando i Paesi ortodossi si troveranno su un territorio cattolico a discutere di questioni legate all'eliminazione delle cause profonde. Penso che non sarebbe molto opportuno per il Vaticano stesso ricevere delegazioni di due paesi ortodossi in queste condizioni". Lavrov ha poi affermato che l'Ucraina avrebbe accettato i colloqui di Istanbul "perché pensavano che il sostegno dell'Occidente, compresi gli Stati Uniti, sarebbe stato eterno e che sarebbe stato permesso loro di fare qualsiasi cosa per sempre. Ma Trump ha mostrato una diversa comprensione della situazione, sottolinea sempre che non è la sua guerra, ma quella di Biden. La sua posizione secondo cui gli Stati Uniti sono guidati dagli interessi nazionali si applica anche alla situazione ucraina. Quale interesse nazionale hanno gli Stati Uniti in Ucraina se non l'obiettivo che si era posta l'amministrazione democratica, cioè contenere, circondare e tenere costantemente in tensione la Russia? Nessuno. Trump è stato il primo, se non l'unico finora, leader a dire pubblicamente che sarebbe un grave errore far entrare l'Ucraina nella Nato e che la questione territoriale è imprescindibile, dovrà essere risolta, a partire dalla realtà dei fatti, mentre l'Europa ripete insistentemente e in modo poco intelligente che i russi dovrebbero ritirarsi ai confini del 1991".
Seppur il 21 maggio il presidente degli Stati Uniti abbia dichiarato che la sua decisione sull'eventuale imposizione di ulteriori sanzioni contro Mosca dipenderà da "come si comporterà la Russia". "Quella sarà una mia decisione - ha affermato dallo Studio Ovale - Non sarà la decisione di nessun altro", come riferito il 25 maggio dal media tedesco Bild, il presidente USA Donald Trump, dopo la conversazione avuta con il presidente russo Vladimir Putin, ha “scioccato” i leader europei affermando inaspettatamente che non avrebbe più chiesto un cessate il fuoco alla Russia o imposto nuove sanzioni. Secondo l'emittente, dopo la sua conversazione con Putin, Trump, durante una telefonata a porte chiuse con i leader dell'UE, ha annunciato un brusco cambiamento nella sua politica sulla guerra in Ucraina. Fonti del governo tedesco hanno detto a Bild che Trump non chiede più un cessate il fuoco di 30 giorni a Mosca e non ha intenzione di imporre nuove sanzioni. Bild riferisce che il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e altri partecipanti alla chiamata sono rimasti "sbalorditi" dalla dichiarazione di Trump. Fonti anonime hanno riferito che Trump ha osservato che "la Russia e l'Ucraina cercheranno ora una soluzione tra di loro". E il 25 maggio non ha risparmiato critiche al presidente ucraino: Volodymyr Zelensky "non fa un favore al suo Paese parlando come fa. Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi. Non mi piace, è meglio che smetta", ha affermato il presidente americano sul suo social Truth.
28 maggio 2025