Mugello e Valdisieve
Intensa e proficua propaganda del PMLI. Un lavoratore: “Io sono comunista, voto 5 Sì e sarò sempre comunista”
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Nel pomeriggio di sabato 31 maggio la Cellula “Friedrich Engels” della Valdisieve e l'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI hanno effettuato una diffusione del volantino del Partito per i 5 Sì ai referendum dell'8 e 9 giugno all'ingresso dell'iniziativa il “Toscanello d'Oro”, una festa paesana che si svolge nel centro di Pontassieve (Firenze).
I compagni, attrezzati con i manifesti referendari del PMLI sul cartello a v rovesciata sormontato dalla bandiera del Partito, indossata la rossa maglietta del PMLI, si sono posizionati all'entrata del ponte mediceo, sul fiume Sieve, nel territorio comunale di Pelago. Il volantino è stato accettato bene e apprezzato dalla popolazione come testimoniano i 200 documenti distribuiti.
Per tutta la durata dell'iniziativa, un susseguirsi di lavoratori, lavoratrici, donne e anziani hanno continuamente ripetuto ai compagni “io voto Sì”, in un vero e proprio ritornello. Ci sono state anche discussioni da parte dei nostri compagni per convincere chi aveva delle perplessità perché il Jobs Act è stato fatto dal PD di Renzi quando era al governo dieci anni fa, forza ora schierata per il Sì. Riconoscendo la giustezza dell'osservazione, i compagni hanno invitato a guardare oltre, e cioè verso la difesa degli interessi dei lavoratori.
Un lavoratore ha dichiarato “Io sono stato comunista, voto 5 Sì e sarò sempre comunista!”.
Abbiamo fatto notare a chi manifestava la preoccupazione che governo e padronato si rimangiassero un eventuale risultato positivo al referendum, com’è successo dopo quello sull'acqua ad esempio, che l'eventuale vittoria referendaria va sostenuta anche con la mobilitazione di piazza. Con spirito unitario sono stati diffusi anche alcune decine di volantini referendari della CGIL, rimanenze delle loro attività all'interno dei Comitati referendari territoriali che è stata molto apprezzata dalle altre forze, soprattutto sociali e sindacali, presenti in tali organismi. Ma d'altra parte sul PMLI ci si può sempre contare, quando al centro dei fronti uniti ci sono gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori.
I compagni delle due Istanze del PMLI si sono prodigati per il Si, hanno collaborato fraternamente e sono rimasti soddisfatti per la buona riuscita della diffusione.
Al mattino compagni dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello hanno effettuato un ulteriore volantinaggio, con sempre indosso la maglietta del Partito ed esposti i manifesti referendari, nel centrale Corso Matteotti a Borgo San Lorenzo. Anche questa diffusione ha avuto dei riscontri positivi benché vi sono stati dei rifiuti, con tanti che hanno dichiarato di votare Sì e ringraziato del volantino.
Anche in questa occasione vi è stato chi ha rilevato presenza nello schieramento del Sì del PD che al governo approvò il Jobs Act; un’osservazione non banale, per di più in zone che in passato sono state roccaforti della “sinistra” parlamentare ad iniziare dal vecchio PCI. Un disoccupato di lunga data ha riportato la sua drammatica esperienza e ha denunciato la situazione del “mercato del lavoro” che rifiuta ed emargina i lavoratori più anziani in cerca di occupazione.
Un pensionato giustamente ha affermato che le conquiste degli anni Sessanta e Settanta quando si scendeva in piazza per lotte di massa dure e durature sono state in gran parte perdute; animati quanto si vuole da spirito unitario non si può fare a meno di far presente l'abbandono delle piazza e della lotta di classe anche per responsabilità dei vertici sindacali confederali, CGIL compresa, e delle forze della “sinistra” parlamentare. Ma questo alla fine è il nostro compito nei fronti uniti secondo il principio unità-critica-unità, e a noi spetta il compito di elevare la coscienza di classe, a partire proprio tra i lavoratori che comprendono certe contraddizioni.
Si stanno infine facendo circolare i volantini referendari del PMLI tappezzando le stazioni ferroviarie di Rufina, Pontassieve e Vicchio, non risparmiandosi per far trionfare questa importante battaglia referendaria per diritti sul lavoro e sulla cittadinanza.
4 giugno 2025