Putignano (Bari)
Qualche controllo non basta per sradicare il lavoro nero nelle campagne e nei cantieri

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Putignano del PMLI
A Putignano e in Puglia, ultimamente si parla dell'attacco contro il lavoro a nero nelle aziende agricole dove sono state fatte multe e qualche chiusura per qualche giorno, ma poi tutto torna come prima. Perché agli schiavisti costa meno pagare le multe che mettere i lavoratori in regola.
Ed è anche vero che i controlli continuano a essere inesistenti negli altri settori e che spesso i lavoratori in nero durante i controlli vengono allontanati e rimangono privi anche della loro misera paga e così sono loro a pagare questa falsa “lotta” al lavoro nero finendo senza lavoro e senza salario.
C'è poi il problema che dopo una certa età la ricerca di un lavoro stabile e tutelato diventa sempre più difficile, si è costretti ad accettare qualunque lavoro a qualunque condizione per sfamare le famiglie. Chi ha tentato di ribellarsi alle ingiustizie, come un operaio edile in nero di 56 anni, dopo la denuncia, segnalato dal padrone, non ha più trovato occupazione nei cantieri finendo a lavorare in nero nelle campagne pugliesi. Invece il suo vecchio datore continua indisturbato a lavorare senza pagare tasse, tanto se viene un controllo non gli possono sequestrare niente perché ha intestato tutto a parenti.
E gli operai che lavorano in nero che fine fanno? Solo loro pagano perché il lavoro in campagna serve non solo per raccogliere frutta e verdura ma anche per dare da mangiare agli operai, pur con una paga bassa e senza essere assicurati, serve quando l'età avanza, diciamo dai 40 in su, e non si trova più lavoro.
Ma non è tutto perduto, insieme al PMLI che combatte insieme alle masse e con le parole del grande Segretario generale Scuderi, con il pugno chiuso possiamo schiacciare e sconfiggere tutto questo marciume.

11 giugno 2025