Organizzato dalla CGIL Sicilia
Manifestazione davanti alla base Usa-Nato di Sigonella
Il PMLI diffonde la sua posizione sui preparativi di guerra della Nato e dell'Italia e il comunicato “Meloni rompi con Israele genocida!”
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 28 giugno a Sigonella si è svolto un partecipato corteo/presidio indetto della CGIL Sicilia nei pressi della base Usa-Nato. Sono state migliaia le lavoratrici e lavoratori e le pensionate/i, assieme a sinceri antimperialisti e pacifisti, che hanno aderito alla protesta, con delegazioni da diverse parti della Sicilia, per dire No alla guerra e al riarmo.
Hanno aderito la rete siciliana "Contro la guerra e per il disarmo" con la parola d'ordine "Sicilia terra di pace", Anpi, Comunità di Sant'Egidio, Legambiente, Libera, Sinistra italiana, Arci, Acqua pubblica Bene comune, PD, 5 stelle e tante altre varie associazioni. Era presente una delegazione della comunità araba palestinese.
Ad aprire gli interventi per la CGIL Alfio Mannino, segretario regionale, con determinazione: “la Sicilia non vuole prestare il fianco a nessuna politica di guerra, è, e intende rimanere terra di pace. Sarebbe una scelta anacronistica e contro la storia, quella di una Sicilia, terra di pace e da sempre mobilitata contro la guerra, che si prestasse a diventare avamposto di guerra piuttosto che di pace". Quella di Sigonella è la base Usa-Nato da cui partono i droni per intervenire in Medio Oriente, per questo è considerata un obbiettivo sensibile. Dopo il bombardamento dell'Iran così tutte le basi americane in Sicilia sono in massima allerta, anche dopo la tregua. "Siamo per un mondo e una economia di pace, non di guerra. Il governo escluda la partecipazione dell'Italia alle operazioni militari (interpretando solo parzialmente le rivendicazioni che da anni portano avanti gli antimperialisti siciliani come la chiusura della base militare di Sigonella un presidio militare di morte nei confronti dei popoli oppressi responsabile del genocidio del popolo palestinese.
Il segretario del PD Anthony Barbagallo ha menzionato Pio La Torre: "ricordando la grande manifestazione del 4 aprile 1982 per la pace organizzata per dire No ai missili Cruise a Comiso" (a cui peraltro era presente una combattiva delegazione nazionale del PMLI), ha aggiunto che “viviamo in tempi complessi con un governo, quello guidato da Giorgia Meloni, totalmente genuflesso a Trump. E che irresponsabilmente ha detto che se si vuole la pace bisogna preparare la guerra".
I compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI hanno partecipato con spirito unitario per gli obiettivi comuni contro la base di Sigonella e il MUOS di Niscemi (Caltanissetta), per la pace e contro le guerre imperialiste, contro il riarmo dell'Europa imperialista, contro l'aumento al 5% del Pil per le spese militari voluto da Trump che la Meloni, Mussolini in gonnella, ha accettato a sfavore delle politiche sociali come sanità, istruzione, edilizia popolare, inserimento al lavoro e altro. I nostri compagni sono stati accolti con interesse dai manifestanti. In diversi li hanno salutati e riconosciuti per i precedenti volantinaggi alla zona industriale di Catania. Dialoghi e discussioni di attualità.
Il PMLI aveva i manifesti con le parole d'ordine "Sciogliere la Nato. Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia. Abbattere il governo neofascista Meloni, per il socialismo e il potere politico del proletariato", fotografati e filmati. Avevano anche i manifesti “Fermare i criminali nazisti sionisti con la resistenza palestinese fino alla vittoria". Distribuito il volantino del PMLI sulla questione del riarmo dell'Europa con l'articolo de “Il Bolscevico” “L'Alleanza atlantica e l'Italia si preparano alla guerra mondiale imperialista” nonché il comunicato dell'Ufficio stampa del Partito "Meloni rompi con Israele genocida!”.
2 luglio 2025