L’8 luglio, nei pressi dei Giardini Zumaglini, nel cuore di Biella, si è svolto un presidio antifascista e antisionista in solidarietà con il popolo palestinese, martoriato dai continui bombardamenti dell’esercito criminale del regime sionista israeliano guidato dal nuovo Hitler, Benjamin Netanyahu.

Decine di biellesi, compagni e compagne, sinceri democratici, hanno risposto all’appello del "Coordinamento biellesi per la Palestina libera", manifestando la loro totale contrarietà al genocidio in corso a Gaza e nei territori occupati. Il presidio è stato colorato da numerose bandiere della Palestina e della pace, testimonianza del crescente sentimento di solidarietà internazionalista presente nel biellese.

Tra i partecipanti una delegazione di giovani antifascisti provenienti da Ivrea, accorsi per portare il proprio sostegno e per rilanciare la necessità di un’azione unitaria e determinata contro l’imperialismo sionista e i suoi governi amici occidentali. In particolare, l’Unione europea e l’ONU si sono rivelate ancora una volta organi complici dell’imperialismo, incapaci di esercitare anche la minima pressione contro i crimini del governo nazisionista israeliano.

Presente al presidio anche una delegazione dell’Organizzazione di Biella del nostro Partito che ha esposto il “corpetto” con le parole d’ordine: “Viva la Resistenza palestinese!”, “Fermiamo il genocidio!”, “Palestina libera!”. I compagni del PMLI hanno preso parte attiva al presidio, intrecciando numerose discussioni e rilanciando con forza la necessità di costruire una grande manifestazione unitaria a Biella per la Palestina libera, antifascista, antimperialista e antisionista. Il PMLI sostiene incondizionatamente la giusta Resistenza armata del popolo palestinese che ha tutto il diritto di liberare la propria terra dall’occupazione e dall’apartheid sionista con ogni mezzo necessario. I compagni biellesi del Partito hanno ribadito che solo con la costruzione di uno Stato palestinese libero, indipendente e democratico, con Gerusalemme capitale, sarà possibile porre fine all’orrore e restituire dignità al popolo palestinese.