A Rio de Janeiro riuniti i 10 Paesi che rappresentano quasi la metà della ricchezza mondiale
Il vertice dei paesi BRICS si accorda per avere più spazio, più influenza e più potere nella “governance globale”
L'Iran sostiene per la Palestina un “unico Stato per musulmani, cristiani e ebrei”
Trump: “I BRICS sono stati creati per indebolire il dollaro e toglierlo dal sistema monetario. Se perderemo il dollaro standard mondiale, sarebbe come perdere una guerra, una grande guerra mondiale”

I 10 Paesi BRICS, Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, Iran, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti e Indonesia, si sono riuniti il 6 e 7 luglio a Rio de Janeiro per analizzare i temi principali sul tappeto dell’agenda globale, accordandosi per avere più spazio, più influenza e più potere nella “governance globale”.
Nel suo discorso di apertura, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha affermato che "stiamo assistendo al collasso senza precedenti del multilateralismo" e che l'incontro si sta svolgendo "nello scenario globale più avverso" delle quattro volte in cui il Brasile lo ha ospitato. "Se la governance internazionale non riflette la nuova realtà multipolare del XXI secolo, spetta ai BRICS contribuire al suo rinnovamento", ha aggiunto Lula che ha voluto inserire nell'agenda del 17esimo vertice BRICS anche alcune delle priorità della sua amministrazione come il futuro dell'intelligenza artificiale e il cambiamento climatico.
Il vertice ha adottato una dichiarazione congiunta contenente 126 impegni relativi a governance globale, finanza, salute, intelligenza artificiale, cambiamento climatico e altre aree strategiche. Il documento ha sancito l’impegno del blocco imperialista dell’Est a “rafforzare il multilateralismo, difendere il diritto internazionale e impegnarsi per un ordine mondiale più equo”. Un passaggio è stato dedicato al recente conflitto tra Israele e Iran, che fa parte del gruppo, in cui si legge delle "gravi preoccupazioni per i deliberati attacchi contro le infrastrutture civili e siti del nucleare civile" nel Paese, senza nominare esplicitamente Israele e Stati Uniti che li hanno bombardati. Su Gaza gli 11 hanno fatto riferimento "a un cessate il fuoco immediato, permanente e incondizionato con il pieno ritiro delle forze di Israele dalla Striscia di Gaza e da tutti gli altri territori palestinesi occupati".
Per quanto riguarda la questione dello Stato palestinese il vertice ha rilasciato una nuova dichiarazione in cui si sostiene, come in precedenti occasioni, la soluzione a due Stati, uno palestinese e uno israeliano. “Riaffermiamo il nostro sostegno alla piena adesione dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite, nel contesto del nostro incrollabile impegno per la soluzione dei due Stati, che include l’istituzione di uno Stato di Palestina sovrano, indipendente e vitale entro i confini internazionalmente riconosciuti del 1967”, si legge nel documento. Pur essendo membro dei BRICS, il Ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha definito “irrealistica” la soluzione dei due Stati e ha sostenuto la necessità di “un unico Stato per musulmani, cristiani ed ebrei… La Repubblica Islamica dell’Iran ritiene che una soluzione giusta per la Palestina sia un referendum con la partecipazione di tutti gli abitanti originari della Palestina, inclusi ebrei, cristiani e musulmani, e che questa non sia una soluzione irrealistica o irraggiungibile”, ha affermato, sottolineando che la Palestina dovrebbe seguire la strada intrapresa dal Sudafrica. “Così come il regime dell’apartheid in Sudafrica fu stabilizzato attraverso un referendum e la democrazia, e non dividendo il Sudafrica in due parti, bianchi e neri, il regime dell’apartheid in Sudafrica fu rovesciato dalla lotta dei neri. Nessuno ha mai sostenuto l’idea di due Stati”.
Quanto ai dazi commerciali sulle importazioni Usa dal resto del mondo, che dal 9 luglio sono in vigore per molti Paesi che non hanno ottenuto nel frattempo rinvii o nuovi accordi con la Casa Bianca, Lula ha impegnato il blocco dei BRICS, che rappresenta il 40 per cento del Pil mondiale, a "guidare un nuovo modello di sviluppo sostenibile". Nella dichiarazione congiunta su questo tema, gli 11 si sono detti preoccupati per "l'aumento di misure tariffarie e non tariffarie unilaterali che distorcono il commercio e sono incoerenti con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio".
Il nuovo zar del Cremlino Putin in videocollegamento ha detto che i BRICS rappresentato il futuro e che "la globalizzazione liberale è obsoleta". Durante la sessione plenaria sul tema “Pace e Sicurezza e Riforma della Governance Globale”, il premier cinese Li Qiang ha sottolineato che i paesi BRICS devono aspirare a diventare l’avanguardia nella riforma della governance globale, invitando il blocco a tutelare la pace e la tranquillità mondiali e a favorire la soluzione pacifica delle controversie.
Gli esperti cinesi hanno osservato che il meccanismo BRICS, ampliatosi in dimensioni economiche, popolazione e contributi all’economia globale, sta acquisendo crescente influenza sulla scena mondiale. La voce collettiva e le azioni del gruppo sono fondamentali per sostenere il sistema commerciale multilaterale con al centro l’Organizzazione Mondiale del Commercio, dimostrando che unilateralismo e protezionismo non intimidiscono il Sud globale. In quanto forza trainante del Sud globale, i paesi BRICS devono sostenere l’indipendenza e l’autosufficienza, dimostrare senso di responsabilità e giocare un ruolo maggiore nella costruzione di consenso e sinergie, ha aggiunto Li. Il premier ha annunciato la creazione, entro l’anno, di un Centro di ricerca Cina-BRICS sulle nuove forze produttive di qualità e l’istituzione di borse di studio per i paesi BRICS, con l’obiettivo di agevolare la formazione di talenti nei settori dell’industria e delle telecomunicazioni.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha altresì criticato la decisione della NATO di incrementare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035, osservando che il mondo non affrontava un numero così elevato di conflitti dalla Seconda guerra mondiale e che questa scelta sta alimentando una nuova corsa agli armamenti. Lula ha inoltre condannato le violazioni della sovranità territoriale da parte di alcuni Paesi, sottolineando che tali comportamenti minano i negoziati e compromettono il processo di non proliferazione nucleare.
In un post su Truth Social, il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di imporre un dazio aggiuntivo del 10% su “qualsiasi Paese si allinei alle politiche antiUSA dei BRICS”. L’8 luglio lo stesso Trump in una riunione del gabinetto alla Casa Bianca ha ribadito che i BRICS “Devono pagare il 10%”, perché “sono stati creati per danneggiarci. I BRICS sono stati creati per indebolire il nostro dollaro e toglierlo dal sistema monetario. E va bene se vogliono giocare a questo gioco, ma posso giocare anch’io. Quindi chiunque faccia parte dei BRICS riceverà una commissione del 10%… I BRICS non rappresentano, a mio parere, una minaccia seria, ma quello che stanno cercando di fare è distruggere il dollaro in modo che un altro Paese possa prendere il sopravvento e diventare lo standard, e noi non perderemo mai lo standard. Se hai un presidente intelligente, non perderai mai lo standard. Se hai un presidente stupido come l’ultimo, perderai lo standard… E se perdessimo il dollaro standard mondiale, sarebbe come perdere una guerra, una grande guerra mondiale. Non saremmo più lo stesso Paese. Non permetteremo che accada. Il dollaro è il re. E sto solo dicendo che se qualcuno vuole sfidarlo, può farlo, ma dovrà pagare un prezzo alto e non credo che nessuno di loro sia disposto a pagare quel prezzo”.
I BRICS hanno come paesi associati (partner): Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malaysia, Nigeria, Thailandia, Uganda, Uzbekistan, Vietnam (non sono inclusi Algeria e Turchia, che non hanno ancora confermato il loro status). E attualmente sono candidati: Azerbaijan, Bangladesh, Myanmar, Pakistan, Senegal, Sri Lanka, Siria (non ancora chiaro dopo la cacciata di Assad) e Venezuela (non incluse Algeria e Argentina, che hanno ritirato la candidatura).
 
16 luglio 2025