Dietro frasi di circostanza
Meloni e Tajani coprono il genocidio nazisionista a Gaza
Ipocrita “condanna” del bombardamento della chiesa cattolica
La mattina del 17 luglio l'agenzia ANSA batte la notizia che “è stata colpita da un raid la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza”. Ipotizziamo da parte dei sionisti. Infatti dopo 30 minuti segue il testo della dichiarazione della neofascista Meloni: "I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi". Da qualche settimana la Mussolini in gonnella non può continuare col complice silenzio come ha fatto fin dall'inizio sul genocidio palestinese degli alleati nazisionisti e si affida alla condanna degli “inaccettabili attacchi”. Che resta alle cronache senza alcuna azione conseguente, parole al vento. Ipocrite.
Non se la cava meglio, anzi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani che via messaggio social dichiara che "gli attacchi dell'esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace". Quindi ci dice che gli attacchi ai civili finora erano ammissibili, da cui se ne deduce che la soglia dell'indignazione del ministro è altissima, attorno ai 59 mila morti; con lo stesso criterio applicato ai luoghi di culto se ne deduce che la distruzione di tutte le moschee di Gaza è scivolata via veloce come l'acqua nei torrenti in piena, la definizione di atto grave vale solo per un luogo di culto cristiano. O meglio, non sempre; questa volta non poteva ignorare le bombe sulla stessa chiesa come aveva fatto due giorni prima. Ipocrita.
23 luglio 2025