Bolzano: Combattivo presidio. A ruba i volantini diffusi dal PMLI

Dal corrispondente dell'Organizzazione della provincia di Bolzano del PMLI
In occasione dello sciopero generale si è tenuto a Bolzano un presidio per la Palestina e in sostegno alla Global Sumud Flotilla organizzato da CGIL-AGB e Filcams coadiuvata da ANPI. Non c'è concordanza sui numeri della partecipazione: secondo l'agenzia di stampa RTTR Alto Adige i partecipanti sono stati circa mille, secondo il quotidiano “Alto Adige”, invece, duecento.
Presente anche Emergency, che ha pronunciato un intervento dove ha ricordato le proprie iniziative in Palestina, e “Assemblea solidale con il popolo palestinese-Bolzano”, che ha diffuso un volantino. In questo volantino si denuncia soprattutto il business che c'è dietro la vendita di armi a Israele da parte di Leonardo spa, Iveco DV e l'azienda “Oto Melara”.
Compagni dell'Organizzazione della provincia di Bolzano del PMLI con la spilla del Partito in petto hanno diffuso un centinaio di volantini col Comunicato stampa “Criminale e intollerabile aggressione militare a Flotilla. Meloni corresponsabile” che sono andati letteralmente a ruba. In molti casi il volantino ci è stato richiesto vedendolo in distribuzione. Durante il volantinaggio abbiamo subìto anche una provocazione da parte di un soggetto che si è autodefinito “ex marxista-leninista” (ma non ha voluto dirci di quale organizzazione avesse fatto parte), il quale ci ha contestato vomitando veleno su Marx che a suo dire sarebbe “anacronistico” e ha detto che il vero Partito marxista-leninista era quello di cui ha fatto parte lui. Gli abbiamo risposto di informarsi bene sul PMLI, prima di parlare a vanvera.
I primi interventi sono stati quelli dei delegati CGIL, tra cui uno di essi era letteralmente avvolto nella bandiera della pace. Subito dopo, è intervenuta l'ANPI attraverso il suo Presidente locale, Guido Margheri. Il suo discorso è stato un vero e proprio panegirico sulla non-violenza e la pace in generale, un “porgi l'altra guancia” degno di Gandhi. Queste le sue incredibili parole: “L'immagine vera di questo movimento (si riferisce alle proteste generate dalla Flotilla) è: quando aspettavano l'abbordaggio delle navi militari israeliane, colpiti magari dagli idranti, con prodotti urticanti e da altre rudezze assolutamente non necessarie, hanno alzato la mano! Hanno alzato le mani, quella bandiera bianca di cui parlava anche papa Francesco, dimostrando la forza della non-violenza, la forza della pace, la forza dei messaggi che fanno riferimento ai valori piu profondi dell'umanità. Questo è stato il messaggio della Flotilla, e questo è il messaggio nostro, di tutte e tutti noi!” Successivamente, Margheri è passato a criticare (“attaccare” sarebbe un termine esagerato) la ducessa Meloni per aver detto che gli scioperi sono “un weekend piacevole” e che tutto questo movimento “non serve a niente”, ed in quel momento un manifestante avvolto nella bandiera palestinese ha urlato “Meloni fascista!”. A questo manifestante abbiamo subito consegnato un volantino del Partito.
Tra i comizi della CGIL e quello dell'ANPI, un rappresentante di “Assemblea solidale con il popolo palestinese” ha più volte urlato fra la folla “Free Free Palestine!”, “Palestina libera!” “Assassini! Assassini! Giù le mani dai bambini!”, “Bolzano lo sa da che parte stare! Palestina libera dal fiume fino al mare!”, slogan prontamente ripresi e ripetuti dai manifestanti.
Ha preso la parola anche un rappresentante delle Acciaiere Valbruna di Bolzano per denunciare la situazione di precarietà che stanno vivendo gli operai del sito siderurgico, ed ha invitato a partecipare alla manifestazione di martedì 7 ottobre organizzata da Fim, Fiom e Uilm che terminerà sotto la sede della provincia di Bolzano.
In generale, rileviamo la forte indignazione e un'elevata combattività tra i manifestanti, testimoniate dagli applausi durante le critiche al governo Meloni e dagli slogan a sostegno del popolo palestinese. Ma, ancora una volta, sia la CGIL che l'ANPI hanno “perso l'occasione”! La prima non si propone, neanche con l'ondata di proteste e indignazione che stanno montando in tutto il Paese, di mandare via questo governo con la lotta di piazza. La seconda si ostina a non denunciare la natura neofascista di questo governo, neppure dopo l'arroganza e la tracotanza tipicamente neofasciste dimostrate in questi giorni con l'attacco frontale, attraverso i media, ai lavoratori in sciopero.

8 ottobre 2025