Catania: In 20 mila hanno riempito la piazza. Giovani e giovanissimi protagonisti. Occupata la stazione centrale dove i manifestanti vengono caricati dalla polizia. Partecipazione attiva e militante del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
A Catania il 3 ottobre il concentramento per il corteo in solidarietà della Flotilla è all'entrata Ovest del porto. Dopo mezz'ora, per la grande partecipazione, il corteo già si muove e percorre parte del centro storico, la città è bloccata soprattutto il centro storico ma anche le periferie. Con lo striscione "No genocidio. Fermiamo Israele" alcuni centinaia di manifestanti si staccano dal corteo e vanno ad occupare la stazione centrale di piazza papa Giovanni XXIII dove si sono verificate cariche della polizia, con due feriti fra i quali una ragazza.
Il corteo è una marea di 20 mila partecipanti di tutte le età in maggioranza giovani studentesse e studenti e lavoratrici e lavoratori di tutti i settori sindacali, tutti al grido "Catania sa da che parte stare. Palestina libera dal fiume fino al mare" e “Blocchiamo tutto” a partire dal trasporto d'armi verso Israele e il boicottaggio dei suoi prodotti. I manifestanti protestano per l'abbordaggio della Flotilla con il sequestro delle barche e degli attivisti, contro la violazione dei diritti umani che i nazisionisti applicano contro il popolo palestinese con la complicità dei potenti del mondo. La storia della Palestina è un esempio di lotta per l'autodeterminazione dei popoli. E queste nuove generazioni che sono state le protagoniste dei cortei e dei presidi a Catania sono una lezione di storia all’arroganza del potere imperialista neocolonialista contro i popoli oppressi del trio fascista Trump, Netanyahu e la ducessa Meloni.
Il corteo si conclude in piazza Federico di Svevia dove la CGIL apre gli interventi con Carmelo De Cauto. "Non ci siamo fatti fermare dalle minacce del vicepremier Salvini, stando all'art. 2 comma 7 della legge 146 /90 che disciplina gli scioperi nei servizi essenziali. Articolo che stabilisce che le astensioni del lavoro senza preavviso sono possibili in difesa dell'ordine costituzionale" ed è questo il caso. Perché Israele ha attaccato barche italiane in acque internazionali. Un atto di pirateria inaccettabile.
Gli interventi mettono sotto accusa anche la Meloni serva di Trump e Netanyahu. Una studentessa delle superiori legge un foglietto con la lista di tutti gli attacchi terroristici di Israele contro il popolo palestinese.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania portando la bandiera rossa del Partito e i due manifesti di sostegno alla Flotilla e contro gli attacchi prima dei droni e poi dell'aggressione vera e propria alle barche e agli equipaggi. Nei “corpetti” i compagni avevano la parola d'ordine "Viva la resistenza palestinese. Onore ai martiri di Gaza, di Cisgiordania, della battaglia del "diluvio di al-Aqsa", “Fermiamo il genocidio. Governo neofascista Meloni rompi le relazioni diplomatiche e sospendi la vendita delle armi a Israele nazisionista. Palestina libera uno Stato due popoli". Distribuiti i volantini del comunicato stampa del PMLI "Criminale e intollerabile aggressione militare a Flotilla. Meloni corresponsabile" e anche altri nostri volantini sulla questione palestinese.
8 ottobre 2025