Napoli: In circa 50mila occupano il porto e l’imbocco dell’autostrada. Storico sciopero generale di CGIL, USB e sindacati di base. Il Comitato universitario “Linea di massa” distribuisce centinaia di volantini in appoggio allo sciopero
Redazione di Napoli
Sono circa 50mila i manifestanti che hanno invaso Napoli, venerdì 3 ottobre, per lo storico sciopero generale proclamato da Cgil, Usb e sindacati di base che hanno letteralmente travolto il capoluogo campano per protestare contro il genocidio in atto nei confronti dei palestinesi in generale e dei gazawi in particolare.
Chiaramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il vergognoso e illegittimo sequestro della Global Sumud Flotilla da parte del regime criminale nazi-sionista del nuovo Hitler Netanyahu che ha letteralmente scatenato un’ondata di protesta che non si vedeva da tempo e che bissa gli ultimi cortei di settembre a Napoli. Fin dalle 8 del mattino e, ininterrottamente fin verso le 18, è stata una magnifica dimostrazione di fronte unito contro la complicità del governo di Mussolini in gonnella Meloni, bersagliata dai manifestanti con volantini, cartelli, manifesti, striscioni e slogan che ne chiedevano le dimissioni immediate.
Il corteo, partito da Piazza Garibaldi, avrebbe dovuto raggiungere Piazza del Plebiscito passando per il Rettifilo, ma all’altezza di Piazza Nicola Amore è stata fatta un’apposita deviazione da parte degli organizzatori e la marea di manifestanti ha mosso verso il porto di Napoli per impedire l’attracco di navi cargo che avrebbero scaricato e caricato materiale bellico utilizzato dai nazi-sionisti nel genocidio del popolo palestinese. A metà mattinata lo sciopero aveva bloccato completamente il porto e dirigeva le sue forze verso l’autostrada e l’imboccatura della tangenziale con l’impossibilità delle “forze dell’ordine” di contenere l’ondata rossa e colorata e anzi subire l’iniziativa della testa del corteo che più volte superava o “sfondava” il provocatorio quanto inutile assetto antisommossa. Così praticamente per tutto il corteo con questurini e Digos in balia completa dello sciopero che però si svolgeva fermo, duro ma pacifico anche quando i manifestanti sono riusciti ad aprire un varco nella zona del porto, occupando anche quest’area e muovendo successivamente verso l’uscita della tangenziale Napoli-Salerno a Via Nuova Marina, bloccandone l’accesso. Il corteo continuava a coprire ogni strada del centro partenopeo, con gli autisti delle auto bloccate che incitavano i partecipanti o applaudendo o solidarizzando, per niente indispettiti dell’attesa. In decine di migliaia proseguivano per l’itinerario iniziale del corteo e la manifestazione terminava a Piazza Dante nel primo pomeriggio. I giovani, soprattutto studentesse e studenti medi e universitari continuavano la protesta fino a tarda serata cantando a più riprese e in capannelli a favore della Palestina, gli slogan della giornata chiedendo le dimissioni dell’esecutivo Meloni.
Praticamente a ruba il documento del Comitato Studentesco “Linea di Massa” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli Federico II, il cui volantino di appoggio all’occupazione dell’ateneo da parte dei collettivi studenteschi è stato distribuito in centinaia di copie e accolto positivamente dalla componente studentesca dei manifestanti.
Fin dalle prime ore della mattina ha seguito il corteo un membro della Redazione napoletana de Il Bolscevico.
8 ottobre 2025