Sentenza favorevole del Tribunale
IL PMLI HA BATTUTO IL
COMUNE DI FIRENZE
Non si deve pagare nulla e non occorre autorizzazione per diffondere volantini
politici
Redazione di Firenze
Riportiamo integralmente il comunicato, diffuso il 5 f ebbraio, con cui il Comitato
provinciale di Firenze del nostro Partito ha ben spiegato il significato di questa
importante vittoria legale del PMLI, in difesa del diritto di propaganda politica.
Si è conclusa vittoriosamente, il 31 gennaio, presso il Tribunale di Firenze la causa
promossa dal Partito marxista-leninista italiano contro il Comune di Firenze che reclamava
il pagamento di una sanzione di L. 817.500, per una presunta violazione del Regolamento
comunale relativo all'imposta sulla pubblicità. Il Tribunale nella persona del giudice
Paola Ciulli ha respinto la pretesa del Comune di Firenze e annullata, perché
illegittima, l'ingiunzione di pagamento notificata al PMLI.
Ci sono voluti oltre sei anni per ottenere giustizia, ma finalmente è stato chiarito che
il Comune non può pretendere il pagamento dell'imposta di pubblicità e che vi sia la sua
autorizzazione per diffondere volantini politici.
Il fatto risale al 10 settembre 1994, quando era ancora sindaco Morales, i vigili urbani
contestarono a due militanti del PMLI di aver diffuso, violando le norme comunali sulla
pubblicità, dei volantini del Partito che annunciavano un pubblico dibattito sul tema
"Mao, la famiglia e lo Stato''.
Il PMLI evidenzia, legge alla mano, per iscritto l'infondatezza giuridica della sanzione
inflitta. Nel frattempo alla giunta pentapartito subentra il "centro sinistra'', ma
la musica non cambia, il sindaco Primicerio respinge la tesi difensiva dei
marxisti-leninisti e notifica un'ingiunzione di immediato pagamento della sanzione.
Il PMLI ricorre alla magistratura per veder riconosciuto il proprio buon diritto, ma anche
il nuovo sindaco DS, Domenici, non demorde e con apposita delega incarica i propri
ispettori di polizia municipale, Burberi e Vitali, a rappresentarlo in giudizio per
insistere nell'assurda pretesa.
Il PMLI, difeso dagli avvocati Elisabetta Bavasso e Sibilla Santoni, dimostra che in base
alla legge vigente, che il Regolamento comunale può unicamente riflettere e non
contravvenire, solo i messaggi diffusi nell'esercizio di un'attività economica sono
assoggettabili all'imposta sulla pubblicità ed alla preventiva autorizzazione del Comune,
mentre ne sono escluse tutte le forme di comunicazione ideologica, qual è appunto quella
della diffusione di volantini politici, perché ogni altra interpretazione della legge
sarebbe incostituzionale per contrasto con il 1 comma dell'art. 21 della
Costituzione, il quale recita "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione''.
Il tentativo del Comune di Firenze di cancellare questo diritto democratico è stato
battuto, la magistratura ha dato ragione al PMLI, i volantini politici si possono
diffondere liberamente.
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