Al primo posto il tifo o la politica? di Claudia del Decennale Visto che purtroppo ancora non abbiamo potuto incontrarci, ti scriviamo per aiutarti a fare chiarezza nelle tue idee a volte un po' confuse, complice la giovane età, ma soprattutto il livello di coscienza che ancora devi maturare. Un discorso non facile da mettere per scritto, che sarà più chiaro e profondo quando finalmente ci potremo incontrare di persona. Il Partito con questo sue parole non vuole convincerti su qualcosa, ma solamente farti riflettere, per il tuo bene, per la tua crescita politica, per l'aiuto più profondo e maggiore che potresti dare al Partito e alla causa rivoluzionaria per il socialismo, partendo proprio dai giovani, dagli studenti. Il Partito comprende bene il tuo sfogo e le tue motivazioni per non essere potuto venire alla Commemorazione di Mao e ti è vicino per le ingiustizie, le umiliazioni che anche tu, in prima persona, hai subito dalla polizia del neofascista Berlusconi in seguito ai fatti calcistici di Roma. Detto questo, vogliamo però esortarti ad aprire gli occhi e la mente per vedere il mondo e le contraddizioni della società borghese nella quale viviamo non attraverso il tifo, lo stadio, ma attraverso gli strumenti politici del telescopio e del microscopio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, con gli occhi di un giovane combattente rivoluzionario, che dà il giusto ordine e la giusta priorità a tutto quello che lo riguarda e lo circonda. Ti diciamo questo, caro compagno, in sincerità, come si fa tra compagni, e il Partito comprende bene che ciò non è facile, ma ti indica anche che per acquisire tale coscienza, occorre comprendere una grossa verità materialista, ovvero che su tutto, politica, cultura, sport, famiglia, ecc, si ha o una visione e una concezione borghese o una visione e una concezione proletaria. Alcune volte, seppur in buona fede, ci sembra di pensarla correttamente, magari perché influenzati dai falsi comunisti o da amici che pensano di essere nel giusto, ma non sempre è così e in ciò ci viene in aiuto il Partito del proletariato, il PMLI, che ci vuole aiutare a inquadrare correttamente il mondo perché forte degli insegnamenti teorici e pratici dei maestri del proletariato internazionale che sappiamo essere anche i tuoi, ossia Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Se si raffrontano la nostra vita e le nostre scelte a questi grandi maestri, o più vicino a noi nel tempo ai fondatori del PMLI ancora fedeli alla causa, ai suoi militanti e a chi nella storia ha dato anche la vita per il socialismo, per lottare contro le ingiustizie, si può cominciare a dare la giusta priorità e la giusta visione alle cose che ci circondano, ma ciò non basta. Nessuno, bada bene, vuole toglierti i tuoi interessi, le tue passioni che è giusto avere ad ogni età, però riteniamo un nostro dovere, come rivoluzionari, farti riflettere che prima di essere un tifoso del Livorno, tu sei figlio della classe proletaria, sei un giovane livornese, sei uno studente, ecc. e come tale, cosciente o meno, vivi sulla tua pelle lo sfruttamento e la repressione da parte della borghesia, in ogni ambito sociale e politico. Lo sfruttamento e la repressione ti colpiscono anzitutto nella tua condizione di studente e quindi attraverso la scuola controriformata in senso fascista, privatizzata e aziendalizzata da Berlusconi-Moratti. E ancora come figlio di operai che vivono in una società che vede il proletariato sempre più povero e i borghesi sempre più ricchi, come giovane che magari vorrebbe più luoghi dove poter socializzare, fare sport e quant'altro insieme ad altri giovani. La borghesia è "furba" e proprio per non far prendere coscienza soprattutto ai giovani della propria condizione di sfruttati ed oppressi, da destra e anche da "sinistra", foraggia e inventa mille diversivi e inganni, annebbia le menti e addormenta le coscienze propinando modelli di vita e maestri che nella realtà non nuocciono minimamente a se stessa. Tu hai capito una cosa importante, che non tutti i giovani della tua età purtroppo hanno ancora chiaro, ovvero che per cambiare questa società occorre lottare per il socialismo. Questa lotta però non può essere solo un ideale, ma deve essere concreta, cominciando a mettere in primo piano nella propria vita questa priorità, partendo dalla propria collocazione sociale, quindi tu come studente, razionalizzando e collocando al giusto posto i propri interessi e rispondere efficacemente alle "pallottole zuccherate" della borghesia, che nel tuo caso corrispondono al tifo calcistico. Questo non significa che i giovani rivoluzionari e marxisti-leninisti non possano essere tifosi o avere altri interessi, significa solo inquadrarli correttamente. Il grande maestro Mao diceva: "I giovani dai quattordici ai venticinque anni devono studiare e lavorare, ma la gioventù è il periodo dello sviluppo fisico; se non si dà la dovuta importanza a questo è molto pericoloso. I giovani hanno bisogno di studiare più degli adulti, devono apprendere molte cose che quelli hanno già appreso. Ma il loro carico di studio e di lavoro non deve essere eccessivo. Specialmente per i giovani dai quattordici ai diciotto anni, l'intensità del lavoro non può essere uguale a quella degli adulti. I giovani devono divertirsi di più, avere più attività ricreative, saltare e ballare. Altrimenti non sono contenti. Poi vengono l'amore, il matrimonio. Tutte cose che li differenziano dagli adulti". Di ciò il Partito è cosciente, ma seguendo gli insegnamenti di Mao (vedi le sue quattro opere pubblicate su Il Bolscevico), sprona i giovani a prendere in mano il proprio destino, a diventare dei combattenti rivoluzionari; splendido esempio recente sono i giovanissimi compagni di Vicenza, che come avrai letto su Il Bolscevico, hanno avuto il coraggio di fondare una Cellula nella loro città. Ebbene, qualsiasi sia il rapporto che tu intendi avere con il Partito, ti chiediamo di prendere in mano il tuo destino, mettendo le tue capacità e le tue energie prioritariamente al servizio della causa del proletariato, del socialismo e del Partito e non solo nell'andare organizzato allo stadio che comunque può e deve rimanere come tuo interesse. Visto che sei uno studente ciò significa in primo luogo lottare contro la scuola borghese e sviluppare e approfondire lo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la linea del PMLI, soprattutto nella parte studentesca. Solo così potrai essere realmente coerente con i tuoi splendidi sentimenti di sincero rivoluzionario. Fin da ora ti ringraziamo per tutto quello che potrai fare per il Partito. Chiudiamo questa lettera con un'altra citazione di Mao sui giovani: "Il mondo è vostro, come è nostro, ma in ultima analisi è vostro. Voi giovani, pieni di vigore e vitalità, siete nel fiore della vita, come il sole alle otto o alle nove del mattino. Le nostre speranze sono riposte in voi... Il mondo vi appartiene". (Da una lettera della compagna Claudia Del Decennale, Responsabile del PMLI per la Toscana, a un giovanissimo studente livornese) 7 dicembre 2005 |