VOTA NO contro il federalismo del
"centro-sinistra'' e quello del governo del neoduce Berlusconi.
Per l'Italia unita, rossa e socialista! |
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Voteremo ``No'', e
invitiamo l'elettorato a votare ``No'', al referendum confermativo della legge
costituzionale sul federalismo. Per dire ``No'' al federalismo del ``centro-sinistra'',
che è il padre di tale controriforma costituzionale; ma anche ``No'' al federalismo del
governo del neoduce Berlusconi che intende completare la ``riforma'' federalista della
Costituzione attraverso il progetto di legge sulla ``devolution'' che, d'accordo con
Ciampi, prenderà il via subito dopo il referendum.
La legge costituzionale sul federalismo, voluta e fatta approvare in parlamento dal
``centro-sinistra'', ricalca sostanzialmente il progetto che era stato votato
all'unanimità dalla Bicamerale golpista di D'Alema. Tant'è vero che il ``centro-destra''
ben si guarda dall'osteggiarla. Addirittura forze governative sono orientate per
l'astensione o per il sì al referendum.
Il federalismo del ``centro-sinistra'' di cui oggi si chiede l'avallo di massa, capovolge
l'attuale ordinamento dello Stato. Esso infatti ribalta completamente la piramide
istituzionale dando il primato di poteri e competenze ai comuni, alle province e alle
regioni e lasciando in coda lo Stato, trasformato in uno Stato federale a tutti gli
effetti. Inoltre introduce per la prima volta nella Costituzione il liberista ``principio
di sussidiarietà'', che lascia allo Stato una competenza residuale nel campo dei servizi,
dell'assistenza, della sanità, della scuola, ecc. a tutto vantaggio del mercato privato,
e ``l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa'', il famigerato ``federalismo
fiscale'', ai comuni, province, città metropolitane e regioni.
Con questa controriforma costituzionale lo Stato unitario nazionale viene così distrutto.
Ogni regione-Stato penserà a se stessa e ne faranno le spese le più deboli e povere,
specie quelle del Sud. Tutto sarà subordinato al mercato e agli interessi economici delle
borghesie regionali. Regnerà la legge della giungla all'interno di ciascuna regione e tra
una regione e l'altra.
Il federalismo è una vera e propria iattura per l'unità del popolo italiano e del Paese,
un ritorno al passato, all'Italia divisa in molti Stati prima dell'Unità, un regalo fatto
ai capitalisti delle regioni del Nord che hanno bisogno di sganciare il Sud per poter
meglio competere con le altre parti d'Europa nel mercato unico europeo e mondiale.
Il nostro ``No'' non è solo contro la legge costituzionale sottoposta a referendum.
E' un ``No'' globale alla seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista e
federalista instaurata col concorso di entrambi i poli, ivi comprese le loro rispettive
appendici (il partito fascista di Rauti e il partito della rifondazione trotzkista di
Bertinotti).
La nostra indicazione di partecipare al referendum e di votare ``No'' non è affatto in
contraddizione con l'indicazione di astenersi alle elezioni amministrative, politiche ed
europee. Per i referendum, trattandosi di scelte concrete, il PMLI stabilisce ogni volta
se partecipare o no e quale voto indicare, in base al quesito posto, alle circostanze
politiche e a ciò che è più vantaggioso per il proletariato e le masse popolari
sfruttate e oppresse del nostro Paese. In questo referendum chi si oppone al federalismo
si deve esprimere in modo aperto e deciso votando ``No''.
Questo nuovo regime fascista, che ha fatto scempio anche delle libertà costituzionali del
regime democratico borghese, come tutti hanno potuto vedere chiaramente a Genova in
occasione del G8, ci vedrà sempre all'opposizione, da dove non ci stancheremo mai di
invitare il proletariato, le masse sfruttate e oppresse e le ragazze e i ragazzi
rivoluzionari a unirsi a noi per combattere una guerra totale al governo del neoduce
Berlusconi, per abbattere il capitalismo e realizzare l'Italia unita, rossa e socialista.
Firenze, 27 agosto 2001
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
Ufficio politico
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